Curiosità Spaziali: Saturno

Buonasera Legaioli!

Stanotte ritorna la rubrica più amata da tutti gli alieni, e da tutti gli alienati, iscritti a Lega Nerd.

In questo articolo daremo un’occhiata a un nostro vicino spaziale amante degli anelli.

Saturno

1_ Saturno è il sesto pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il secondo pianeta più massiccio, dopo Giove.
O il terzo se il telescopio WISE proverà l’esistenza di Tyche
Saturno, con Giove, Urano e Nettuno, è classificato come gigante gassoso. Il nome deriva dall’omonimo dio della mitologia romana; il suo simbolo astronomico è una rappresentazione stilizzata della falce del dio dell’agricoltura e dello scorrere del tempo (in greco, Kronos).

2_ Le velocità del vento nella atmosfera di Saturno possono raggiungere 1800 km/ora, significativamente più veloci di quelle su Giove.
Ma sono sempre più lenti delle “brezze” di Nettuno

3_ Della sessantina di lune conosciute che orbitano intorno al pianeta, Titano è l’unica luna del Sistema solare ad avere un’atmosfera significativa.
Ed è inoltre l’unico satellite del sistema solare su cui è atterrata una sonda umana, naturalmente se la nostra Luna viene esclusa dal conto.

4_ Saturno è l’ultimo dei pianeti visibili ad occhio nudo, ed era conosciuto sin dall’antichità. Il primo astronomo ad osservarne la forma peculiare fu Galileo, che nel 1610 non riuscì a risolvere completamente la figura del pianeta circondato dai suoi anelli. Inizialmente il pianeta gli apparve accompagnato da altri due corpi sui lati, e pertanto lo definì “tricorporeo”.

Nel 1649 un costruttore di telescopi marchigiano Eustachio Divini pubblicò per la prima volta una illustrazione dettagliata degli anelli di Saturno, successivamente nel 1655 l’astronomo Christiaan Huygens fu il primo ad intuire la natura anulare dei corpi visti da Galileo attorno al pianeta, e scoprì anche il satellite Titano. Giandomenico Cassini nel 1675 fu il primo a ipotizzare la natura degli anelli e vi individuò la prima suddivisione o lacuna, che ancora oggi porta il suo nome. Inoltre scoprì altre quattro lune saturniane: nel 1671 Rea, nel 1672 Dione e Teti nel 1684. La natura “granulare” degli anelli fu dimostrata per via teorica nel 1859 dal fisico scozzese James Clerk Maxwell.

5_ Saturno è il pianeta con la densità più bassa del sistema solare: solo 0,69 grammi per centimetro cubico, un valore inferiore anche a quello dell’acqua.
Ragionando per assurdo se si disponesse di un mare abbastanza grande e se immergessimo Saturno al suo interno, esse galleggerebbe come un colossale iceberg.
In realtà il valore della densità è ottenuto da una media fra la densità degli strati più esterni e leggeri dell’atmosfera, e il suo, relativamente piccolo, nucleo solido.

6_ . Negli anni ottanta le due sonde del Programma Voyager fotografarono una struttura esagonale presente nei pressi del polo nord del pianeta, che è stata osservata anche dalla sonda Cassini. Non si conoscono ancora le cause della presenza di questa forma geometrica regolare, ma sembra che non sia collegato con la radio-emissione di Saturno e con la sua attività delle aurore polari.

7_ Saturno possiede un elevato numero di satelliti naturali: 61 di cui se ne conoscono 49 tra confermati e probabili, 12 dei quali scoperti solo nel 2005 grazie al telescopio giapponese Subaru; solo 30 sono attualmente dotati di nomi propri. Non sarà mai possibile quantificare con precisione il loro numero, perché tecnicamente tutti i minuscoli corpi ghiacciati che compongono gli anelli di Saturno sono da considerarsi satelliti.

8_ Gli anelli di Saturno
L’origine degli anelli è sconosciuta. Ci sono due ipotesi principali: che siano il risultato della distruzione di un satellite di Saturno, ad opera di una collisione con una cometa o con un altro satellite, oppure che siano un “avanzo” del materiale da cui si formò Saturno che non è riuscito ad assemblarsi in un corpo unico.

Queste due teorie però, probabilmente, andranno presto riconsiderate, invero, esse si basano sul presupposto d’instabilità degli anelli, condannandoli ad una vita relativamente breve (dispersione, o caduta sul pianeta, nel giro di pochi milioni di anni); tuttavia studi recenti hanno ipotizzato che la loro massa sia maggiore di quanto creduto, facendo così spostare la datazione della loro nascita a miliardi di anni indietro.

9_ L’esplorazione di Saturno: dalla Pioneer 11 alla Cassini-Huygens.

10_ Bonus
Il sito ufficiale della missione Cassini-Huygens ci fornisce tutti i dati inviati alla terra dalla sonda, oltre a numerosi scatti del gigante gassoso e delle sue lune.

Parlando di scatti la Nasa ci permette di usufruire di tutte le immagini registrate dalle sonde che hanno incontrato nel loro cammino Saturno.

Fonti
Wikipedia
Sito della missione Cassini-Huygens
Nasa Planetary

[Curiosità Spaziali] è la rubrica di Lega Nerd sulle curiosità e notizie riguardanti spazio e astronomia.

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