Le scarpe “intelligenti” by Smiling

[more]Di immagini delle scarpe ne ho soltanto trovata una ed è terribilmente piccola da non poter essere messa in apertura di post, per cui beccatevela qui sotto:

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Il cervello e’ stimolato a imparare, o re-imparare, nuove strategie motorie per rendere piu’ sicure e piu’ efficienti queste azioni quotidiane”, ha detto la coordinatrice del progetto, Fiorella Marcellini. “Il continuo cambiamento di posizione dei motori delle scarpe – ha aggiunto – simula passo dopo passo un terreno irregolare e rende l’esercizio piu’ stimolante e unico”.

Gli autori di questo progetto sono i ricercatori del “Smiling” (“Self mobility improvement in the elderly by conteracting falls”), una iniziativa che ha ricevuto qualcosa come 2,25 milioni di euro direttamente dall’Unione Europea. Un progetto europeo portato avanti da 11 esperti in 4 Stati membri dell’Ue (Italia, Paesi Bassi, Slovacchia e Regno Unito) più Israele e Svizzera.

Un problema certamente annoso per le sanità pubbliche che si ritrovano a dover fare i conti con le cadute accidentali degli anziani che, secondo le statistiche, riguardano il 33% degli over65 (1 su 3).
A questo si aggiunge un panorama di invecchiamento costante della popolazione dovuto soprattutto alle migliori condizioni di vita negli ultimi anni.

Il sistema messo a punto dal progetto Smiling non è nient’altro che una sorta di “scarpe intelligenti” che saranno utilizzate all’interno di sedute di riabilitazione ospedaliere o anche solo come una sorta di “allenamento” per gli anziani con lo scopo di prevenire le cadute.

Delle imbragature avvolgono le scarpe dell’anziano mettendo al di sotto delle sue suole dei piccoli motorini che simuleranno un terreno sconnesso, con ostacoli accidentali e qualche sorpresa improvvisata. Questo sistema secondo i ricercatori dovrebbe stimolare il cervello a imparare-di-nuovo a camminare con attenzione così come si fa in età più giovane.

Gli obiettivi ufficiali del progetto sono infatti:
1) implementare un nuovo sistema di training in campo riabilitativo per gli anziani, utilizzabile all’interno di centri sanitari e palestre di riabilitazione;

2) costruire e sviluppare un prototipo non invasivo e computerizzato per combattere e prevenire la tendenza a cadere degli anziani;

3) sviluppare un algoritmo per il training che si adatti ai bisogni specifici degli utenti finali;

4) testare il prototipo e l’algoritmo in reali condizioni d’uso.

”L’innovazione scientifica del progetto Smiling si basa sulla teoria del caos e sulla teoria dei sistemi dinamici”, ha spiegato Marcellini. “Dal punto di vista tecnologico – ha continuato - il sistema e’ un importante esempio nel campo meccatronico. Il sistema Smiling si potrebbe usare in palestre e centri benessere, con lo scopo di migliorare la camminata e l’equilibrio delle persone piu’ anziane e per prevenire e contrastare le cadute, ma anche a casa, in futuro”.

Per ora il progetto, ancora in fase sperimentale, è rivolto solamente agli esperti del settore quali terapeuti, medici, fisioterapisti e istruttori di fitness per gli anziani con il pacchetto chiamato Smiling-Pro con un bacino di utenza stimato in 30mila potenziali clienti dal punto di vista ospedaliero e altri 68mila comprendendo anche i centri fitness per gli anziani.

Fonti www.senzaeta.it | www.agi.it

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