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Originaria delle zone temperate, Mediterranee, fa parte della famiglia delle [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Solanaceae]Solanaceae[/url], dove troviamo pomodori, patate e melanzane. Durante l’evoluzione dell’uomo ha avuto un posto di rilievo, sia in ambito farmacologico che in ambito occultistico.
Per molti millenni è stata la “pianta sacra” per eccellenza. Il suo uso è riscontrabile all’inizi dell’antica Grecia. Probabilmente la sua fama deriva dalla inusuale forma della radice simile a quella di un essere umano. Si distingueva infatti la forma maschile e femminile, mandragora officinarum e mandragora autumnalis. Sotto spoiler i due esempi raffigurativi.
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[b]Leggende[/b]: In epoca romana si credeva che fosse sede di un demone e se si sradicava la pianta dal terreno il demone si sarebbe risvegliato e con il suo urlo avrebbe ucciso o reso folle chiunque gli fosse vicino. Per scongiurare questo evento si usava tracciare tre cerchi con un ramo di salice attorno alla pianta, legarla con un filo nero e allacciarlo al collo di un cane, in modo che il demone colpisse il povero quadrupede. Vi chiederete il perché del cane: la risposta è da attribuire alle antiche credenze, visto che il cane rappresentava la divinità degli inferi [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Ecate]Ecate[/url].
[b]Ma quali sono le sue caratteristiche farmacologiche?[/b] in principio veniva utilizzata sia come anestetico che come afrodisiaco, e si parla della mandragora classica ovvero la Mandragora Officinarum. Si pensi che Ippocrate, famoso medico dell’antica Grecia, somministrava la mandragora contro le forme di depressione, e in forma liquida unita al vino a coloro che dovevano subire un taglio o una cauterizzazione.
Questa pianta però, oltre a possedere caratteristiche per lo più tossiche, e durante il XVIII secolo non venne più utilizzata nella farmacopea. La sua tossicità è data da un complesso alcaloide molto simile all'[url=http://it.wikipedia.org/wiki/Atropina]atropina[/url]: se assunta in dosi massicce provoca nausea allucinazioni, vomito e diarrea. Se assunta in piccole dosi, ovvero polverizzata e sciolta nel vino, provocava uno stato di ipnosi simile a quello riscontrato nella fase REM.
In epoca odierna è usata molto raramente. Sotto spoiler un esempio di come si presenta la pianta: [more] [image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_037748.jpg[/image][/more]
Se volete approfondire la lettura della mandragola vi mando ai siti a cui ho preso spunto per questo articolo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Mandragora]qui[/url], [url=http://www.galenotech.org/licenza.htm]qui[/url], [url=http://storia-della-scienza.over-blog.it/article-la-mandragora-pianta-magica-45263545.html]quo[/url] e [url=http://goodmorningumbria.wordpress.com/2009/12/18/mandragora-mandragora-officinarum-fam-solanaceae/]qua[/url].
Vorrei proporre la consuetudine di pubblicare ogni domenica info e proprietà di piante se siete d’accordo sotto il tag rubrica natura.