Rimborso Windows su nuovi PC: parte la class action italiana

Come tutti i bravi nerd devono sapere, in teoria – in TEORIA – acquistando un nuovo computer che ha Windows preinstallato e non accettando la licenza che viene proposta all’inizio ( NON usufruendo quindi del prodotto), si ha diritto al rimborso dei soldi spesi per il sistema operativo.

Purtroppo questo diritto in Italia viene sistematicamente negato, un po’ per la negligenza di Microsoft (e vorrei ben vedere), un po’ per il disinteresse delle case produttrici, un po’ perché la maggior parte degli utenti ignorano questa possibilità: quando qualcuno vuole avvalersi di questo diritto, quindi, si trova spesso a dover fare causa a chi di dovere per ottenere ciò che gli è dovuto.
(ricordo le vicende di un ragazzo che portò in tribunale la DELL: qui, quo e qua gli articoli sul suo blog).

Per questo motivo è partita una class action italiana nata dalla collaborazione dell’ADUC con un pool di avvocati e tecnici informatici, che vuole aprire un varco giuridico affinché Microsoft non “usi la propria posizione di forza sul mercato per diffondere i propri prodotti in modo illegittimo, ai danni degli utenti e della concorrenza

Questo significa che se la class action verrà giudicata ammissibile dal tribunale di Milano, tutti i privati che aderiranno alla causa potranno (si spera) avere ciò che gli spetta di diritto e che finora si sono visti negati: i soldi per un prodotto che NON hanno utilizzato e che NON volevano

A seguire, cito quanto riportato sul pagina di ADUC e il link del sito stesso.

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PERCHÈ UNA CLASS ACTION – Ad oggi sono centinaia le segnalazioni di utenti sulla impossibilità di ottenere questo rimborso. Sono diverse le cause individuali avviate e quella “pilota”, promossa da noi presso il giudice di pace di Firenze, è stata vinta. Ma l’adire cause individuali non può che riguardare un numero limitato di utenti, quelli più tenaci e convinti disposti anche a sobbarcarsi il peso di una causa giudiziaria.

Per cui, visto l’alto numero di utenti coinvolti e l’importanza della questione in ambito di libertà di mercato, abbiamo deciso di prepararci per agire con un’azione giudiziaria collettiva. Quella class action che -nonostante la normativa in vigore ne abbia limitato pesantemente l’efficacia che ha in altri Paesi- dovrebbe essere praticabile a partire dal prossimo 1 gennaio 2010, quando la legge entrerà in vigore.

CHI PUÒ PARTECIPARE – La class action che prepariamo, come stabilisce la legge, è rivolta esclusivamente ad acquirenti privati (ovvero che non abbiano fatto l’acquisto tramite partita Iva) di computer con sistemi operativi preinstallati e che non abbiano accettato la licenza d’uso del software né l’abbiano mai utilizzato.

COME PARTECIPARE – Per ora basta compilare il modulo che segue e fornire informazioni dettagliate sulla propria vicenda. La compilazione non comporta alcun impegno. Per il momento serve a raccogliere informazioni ed a verificare un effettivo interesse collettivo.

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ADUC- Class Action per il rimborso di Windows preinstallato (OEM)

E se me lo permettete, anch’io vorrei dire la mia, ovvero
[more]GNU/Linux FTW :res:[/more]

Via

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