Sangre de drago


Il sangre de drago è una sostanza che viene estratta da particolari tipi di alberi che si trovano nella foresta amazzonica, impiegato da secoli in amazzonia. L’albero in questione è della famiglia delle Euphorbiaceae.
Ma cosa fà di preciso? Viene utilizzato come cicatrizzante ed emostatico, sia per via esterna che per via interna.
Al suo interno questa particolare sostanza di colore rosso sangue, da cui ne deriva il nome: sangre (sangue), contiene tre componenti attivi, tra cui la più importante è la taspina, considerato il principio attivo della sostanza, che ha la caratteristica di richiamare i fibroblasti durante il processo di ricostruzione cutanea. Le altre due sostanze sono la proantocianidine, che aumenta la velocità di cicatrizzazione e una piccola frazione di lignina diterpenici, che hanno funzione simile alla taspina. Sotto spoiler un’incisione fatta su un tronco dell’albero del sangre de drago:
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Come agisce: quando la cute subisce un trauma, per esempio un taglio, e si usa il sangre de drago le sostanze che agiscono in modo primario sono le proantocianidine che, grazie alla sua struttura chimica, fà precipitare le proteine seriche, che non sono altro che le proteine del siero, formando nell’arco di 24h una crosta superficiale. Poi entra in gioco la taspina, con la sua azione cicatrizzante, che rimargina la ferita.
Come detto prima il sangre de drago si può usare sia per uso esterno, enunciato poco fa, e sia per uso interno. Con uso interno si parla di disturbi come ulcere gastrointestinali o gastriti. Qui con un dosaggio di un paio di gocce si esercita la sua azione peculiare di cicatrizzante, ma se si aumenta il dosaggio di 10 o 20 volte questa ha un’azione antimicrobica riducendo il contenuto batterico dell’ulcera. Si è notato che ha anche un’azione sulle terminazione nervose, che sono responsabili del suo effetto analgesico. Tutt’ora si sta’ studiando questa stupefacente sostanza, anche se, ahimè, ogni giorno vengono abbattuti ettari ed ettari di foresta amazzonica, distruggendo un patrimonio, oltre che mondiale, anche scientifico.

Se volete approfondire la lettura sul sangre de drago vi mando sui link di riferimento usati per questo articolo qui e quo.
(Perdonate la qualità dell’immagine ma non ho trovato altro.)

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