Scooter Kustom

LEGANERD 037415

Della mia passione per vespe e lambrette ve ne ho già accennato qui.
Considerata l’età media dei frequentatori della lega, penso che la maggior parte di voi sia del periodo in cui per scooter si intende quei catorci a presa diretta carenati di plastica…

Per i “diversamente giovani” come me e gli amanti del vintage (odio questo termine), gli scooter sono invece la mitica vespa (e personalmente fino al ’78, anno in cui la Piaggio comincia a produrre il primo Px con le frecce, non avendo capito che già con quello senza aveva sbagliato strada), e la lambretta.

Esiste un certo odio tre vespisti e lambrettari: a me piacciono entrambe le marche, anche se prediligo quella che porta il motore laterale.

Ad oggi possiedo sei vespe e una lambretta, senza contare la montagna di pezzi e rottami vari.
Inoltre faccio parte del direttivo del Vespa club di Montegrotto Terme (PD)(sito e pagina FB), anche se, come ho già detto, ormai le biciclette prendono molto del mio tempo libero.
Fin dalla sua nascita, gli scooter italiani sono stati, nel bene e nel male, vittime di piccole e grandi “modifiche”, sia nel motore che nel telaio.

Già le case costruttrici si sbizzarrivano in prototipi più o meno da corsa, con motori ad alte prestazioni e carenature aerodinamiche (NO PLASTIC!).

Come esempio si possono menzionare la vespa Sport 6 giorni del ’52, la Montlhery del ’50 (17 record mondiali), la Siluro del ’51 (172 Km/h per un 125 non era male all’epoca….) e la Circuito del ’50.

Da queste a quello che avete visto nel video sopra e che spero gusterete nella speronontroppolunga gallery, ne è passata di miscela nei serbatoi….
Le prime quattro foto sono della mia Bomboniera (un Primavera seconda serie del ’77 restaurata e personalizzata) e della mia Rabbiosa (un ET3 modificato, personalizzato e “leggermente” elaborato :D con cui partecipavo a gare su piste sterrate, cosa a cui ho rinunciato dopo varie contusioni e costole incrinate…).

Il resto è una selezione di creature per la maggior parte Indonesiane ed europee.
Ci sono dalle “semplici” elaborazioni dove del motore originale è rimasto poco o nulla, a quelle in cui ad avere la peggio (o la meglio..) è stato il telaio.
Nota dolente di tutto ciò, è che mentre nel nostro fott amato stato vieni inseguito anche solo se cambi uno specchietto (ACAB), da altre parti puoi girare con quel catso che ti pare.
Ass, gas or grass, nobody rides for free.

Polo Nerd
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