Fantascienza Hard

Tiratevi su le braghe gente! In questo post non si parla dell’ultima parodia porno di star trek (anche se Jenna Haze!), bensì di un filone letterario!

Per fantascienza hard infatti si intende un racconto, un romanzo o un fumetto che verte su dati scientifici incontrovertibili!

Il filone nasce per la necessità di distinguere cosa era realmente attinente al campo scientifico e cosa non lo fosse.

Elementi come: mega cannoni ai protoni nucleari o doppi magli perforanti sono assolutamente vietati, nonostante questo alcune imprecisioni vengono comunque giustificate.

Il primo romanzo di fantascienza hard è “Stella doppia 61 Cygni” di Harry Clement Stubbs (pseudonimo: Hal Clement) il quale riesce a sintetizzare egregiamente le basi che un romanzo di fantascienza hard deve avere:

Scrivere una storia di fantascienza è un divertimento, non un lavoro. […] il divertimento … consiste nel trattare l’intera cosa come fosse un gioco. […] Le regole devono essere piuttosto semplici. Lo sono; per il lettore di un romanzo di fantsacienza, consistono nel trovare quante più possibili affermazioni o implicazioni dell’autore che siano in contrasto con i fatti così come la scienza li interpreta attualemnte. Per l’autore, la regola è fare il minor numero possibile di questi scivoloni. […] Alcune eccezioni sono consentite (ad esempio, permettere di viaggiare a velocità superiore a quella della luce), ma il fair play richiede che tali strataggemmi siano menzionati il prima possibile nel romanzo…

Tutto ciò crea un rapporto tra autore e lettore molto intenso, un gruppo di lettori del Massachusetts Institute of Technology (M.I.T) infatti, riesce a dedurre e quindi a correggere le informazioni sul pianeta Mesklin (solo io ci leggo Mescalina?).

Oltre ai romanzi, anche alcuni fumetti vengono definiti “hard” i più famosi sono sicuramente Mobile Suit Gundam e Ghost in the Shell.

Spero di aver stuzzicato abbastanza la vostra curiosità… io vado a vedermi Shasha Gray in versione Spok!