Quando la Musica prende lo stipendio

Noi, che siamo Nerd per bene, sappiamo quanto sia faticoso per i nostri artisti preferiti scrivere canzoni, musicarle e poi fare tutti quei stancanti concerti per promuoversi; per tale motivo, tutti noi abbiamo sempre comprato musica su dispositivi audio quali CD o tramite internet store, come iTunes. Nessuno di noi si è mai sognato di non pagare i cantanti… bene, il vostro sforzo immane è stato finalmente ripagato.
Sino a poco tempo fa, da quanto riferito qui e qua, i cantanti ricevevano solo una parte dei soldi che spettavano loro. I produttori vendevano la musica, ma non pagavano i dovuti diritti (copyright, ndr) ai rispettivi autori.
L’accusa di non aver pagato i diritti dovuti ad alcuni artisti è, infatti, costato ben 34 milioni di €uro alle sedi canadesi di quattro grandissime major musicali: Universal Music, Warner Music, EMI e Sony BMG. Gli sventurati ladri produttori sono stati gabbati da una causa durata 2 anni e mezzo per un accordo stipulato nel 1988 in cui ogni autore veniva messo in una “lista di attesa” per i pagamenti dei diritti… diritti mai corrisposti in oltre 20 anni :)
I fautori di questa “impresa” sono stati gli eredi del jazzista Chet Baker che hanno creato un precedente non indifferente per gli artisti di tutto il mondo; da ora in poi infatti, i cantanti potranno usare questo evento come esempio per intentare causa contro le proprie case discogragiche se queste non rispettassero pienamente gli accordi stipulati.
RIASSUNTO:
Chi: gli eredi di Chet Baker
Dove: in Canada
Cosa: intentano causa contro Universal, Warner, Sony e EMI
Motivo: perché le major non hanno pagato i soldi del copyright ai cantanti
Capito cari nerdini!?!?!
Adesso non siete molto più felici per i vostri cantanti preferiti?