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L’ambigramma è una forma grafica nella quale si riconoscono delle lettere e/o dei numeri e che può essere letto in almeno due diverse maniere attraverso rotazioni, o inversioni a specchio della forma grafica stessa.
Generalmente le due parole dell’ambigramma si leggono eseguendo una rotazione di 180° (cioè capovolgendo lo scritto), la leggibilità del contenuto non varia, ma può cambiare il significato.
Un ambigramma è detto omogramma se le due letture danno luogo alla stessa parola ed eterogramma se le parole sono diverse.
Orgine del termine
Il più antico riferimento scritto al termine ambigramma fino ad ora noto appartiene a Douglas Hofstadter. Egli ha attribuito l’origine della parola alle conversazioni tra un piccolo gruppo di amici durante il 1983-1984. L’originale edizione di Gödel, Escher, Bach del 1979 di Hofstadter presenta due ambigrammi 3-D in copertina.
Cenni storici
Il più antico ambigramma non naturale conosciuto risale al 1893 ad opera del pittore Peter Newell, già creatore di illustrazioni invertibili. L’ultima pagina del suo libro, Topsys & Turvys contiene la parola “The End“, che, se capovolta, si trasforma in “Puzzle”. Topsys & Turvys volume 2 (1902) si è concluso con una variazione dell’ambigramma in cui la parola “The End” cambia in “Puzzle2”.
Da giugno a settembre 1908, il mensile britannico The Strand pubblicò una serie di ambigrammi nella sua rubrica “Curiosità”. Di particolare interesse è il fatto che tutte le persone che creavano ambigrammi per la rubrica credevano che fosse una proprietà rara di vocaboli particolari.
John Langdon e Scott Kim credevano di aver inventato gli ambigrammi nel 1970. Langdon e Kim sono probabilmente i due artisti che sono stati più responsabili per la divulgazione di ambigrammi, ma altri artisti, in particolare Robert Petrick, che ha disegnato il logo Angel nel 1976, si dichiara un inventore indipendente.
Gli ambigrammi sono diventati popolari grazie a Dan Brown che ha incorporato i disegni di John Langdon nel suo bestseller. Brown ha utilizzato il nome di Robert Langdon per l’eroe dei suoi romanzi come un omaggio a John Langdon.
Tipi di ambigramma
Omogramma Rotazionale (energy)
Omogramma speculare (waterfalls)
Omogramma a catena (rotazionale) (orientation)
Omogramma a catena (bilaterale) (future)
Omogramma a trama (continuity)
Omogramma a totem (greycherie)
Omogramma frattale (tree)
Ambigramma 3D
Eterogramma speculare/rotazionale (true/false)
Eterogramma figura/sfondo (James Joyce)
Eterogramma ad illusione ottica (David Slavitt)
Ambigramma naturale
È l’ambigramma realizzato grazie a particolari proprietà simmetriche di alcune lettere. Ne sono un esempio le parole inglesi “dollop”, “suns” e “pod” oppure “SWIMS”. Appartengono a questo gruppo anche le parole “bud”, speculari rispetto all’asse verticale, oppure “CHOICE” e “OXIDE”, speculari rispetto all’asse orizzontale. L’ambigramma naturale italiano più famoso è di Anacleto Bendazzi,
“Nel numero 9.111.111 vediamo
6 un o-dop-o un 9”
Creare un ambigramma
Non ci sono linee guida universali per la creazione di ambigrammi, ma ci sono diversi modi di approccio. Ci sono alcuni libri che suggeriscono metodi per la creazione come WordPlay (John Langdon) e EyeTwisters (Burkard Polster). Sono stati sviluppati inoltre metodi computerizzati per creare automaticamente ambigrammi. Il primo, ‘Ambimatic‘ creato nel 1996 è basato su un database di 351 glifi, in cui ad ogni lettera ne corrisponde un’altra. La maggior parte degli ambigrammi generati sono di scarsa qualità, poiché può creare solo omogrammi o eterogrammi di due parole di uguale lunghezza. Nel 2007 è stato sviluppato il generatore Glyphusion, con un database di oltre 400.000 curve e due stili di scrittura. Altri generatori sono FlipScript e iAmbigram, applicazione per iPhone/iPhod Touch.
Aggiungo una gallery di alcuni loghi e ambigrammi famosi
Fonti e approfondimenti:
Wikipedia it | en
Sito ufficiale di John Langdon
ambigram.com