Kunstformen der Natur

Premessa – in cui un nuovo autore si palesa al lettore e dove, tra un lazzo sul 2012 e altre brevi facezie, egli introduce il suo primo post.

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Buon giorno a tutti! E’ l’ultimo giorno del 2010 quello che mi vede promosso autore, ed un anno non poteva finire in modo migliore. Peccato averne solo circa altri due per godermela prima che si vaporizzi l’universo, quindi, mi dò subito da fare!

Prima, però, intendo presentarmi: sono Scampaforche, nome che se googlato restituirà un menestrello con ukulele (ebbene, sono io), ma nella vita vera faccio l’artista visivo a Berlino, dove vivo languidamente d’arte, biscotti allo zenzero e polaretti della LIdL.

Ma orsù, lasciamo parlare il post che, fin da quando ero solo un lurker, avevo cullato nelle mie fantasie come “primo post che farò se mai un giorno sarò autore di lega nerd”: ovvero il post su Ernst Haeckel e le sue Kunstformen der Natur. Enjoy.
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Ernst Haeckel e le Kunstformen der Natur

Ernst Heinrich Philipp August Haeckel (16 febbraio, 1834 – 9 agosto 1919) è stato un importante biologo, zoologo, filosofo, professore di anatomia comparata e fisico tedesco. Fervente sostenitore dell’evoluzionismo e principale promotore dell’opera di Darwin in Germania, ha contribuito non poco al progresso della zoologia e biologia moderne (suoi sono termini come antropogenia, phylum, filogenia, il regno dei protisti, nonché l’ormai diffusissimo e quasi inflazionato termine ecologia).
Ora, purtroppo il sottoscritto manca delle competenze necessarie per disquisire anche solo superficialmente sulla sua opera in ambito scientifico (e lascio dunque chi di voi fosse interessato un bel link alla sua Wikipedia) quindi passo subito parlarvi dell’opera che, da artista, mi ha colpito plagiandomi per sempre: il suo Kunstformen der Natur (Forme Artistiche della Natura).

Haeckel, infatti, come tutti gli uomini di genio eccelso, era un grande eclettico e si “dilettava” (!) a realizzare personalmente riproduzioni fedelissime di numerosissime creature viventi, molte delle quali scoperte da lui medesimo, per illustrare le proprie pubblicazioni scientifiche.

Di circa oltre 1000 incisioni realizzate durante l’arco della sua carriera, nel 1899 100 di esse vengono scelte per essere pubblicate in 10 serie da 10 prima, poi in un unico volume nel 1904, adattate per litografia da Adolf Giltsch sotto il titolo Kunstformen der Natur. Si tratta di tavole di una fattura superba, in cui Haeckel riproduce minuziosamente intere classi e sottoclassi di creature che, ad un occhio profano, parrebbero aliene.

Haeckel, il cui pensiero si poggiava su una concezione di rigore, ordine e simmetria (e principalmente mosso da motivazioni divulgative più che estetiche) riproduce ogni esemplare evidenziandone simmetrie, compone la tavola in modo armonioso, sottolineando le affinità tra specie e sotto-specie, la colora talora con colori vivaci, oppure in un elegante bianco e nero che ne evidenzi i minuscoli dettagli, la organizza di modo che essa rispetti rigorose regole tassonomiche e contemporaneamente riesce a massimizzarne l’impatto visivo, armonizzando le figure tra di loro e i rapporti nello spazio, in una sorta di danza aliena di creature cangianti. Insomma, un vero e proprio capolavoro, una rara unione tra scienza e arte, tra rigore e genio, di cui ancora oggi sono capace di sbalordirmi.

Lascio a voi il piacere di perdervi nei dettagli e nelle armonie di ogni singola tavola, una più affascinante dell’altra. Oltre alla selezione che metto in gallery, potrete sfogliare l’intero corpus dell’opera su wikimedia o scaricare ogni tavola a svariate definizioni (anche per stampa) su questo sito.

Illustrazioni anatomiche giapponesi del periodo Edo
Illustrazioni anatomiche giapponesi del periodo Edo