Vaudeville & Bad Omens

Buonasera Legaioli!
Oggi lo chef vi propone un gruppo emergente molto interessante.

I Vaudeville & Bad Omens

Un gruppo, di cui conosco personalmente il chitarrista e il batterista, che pian pianino, una gomitata in faccia alla volta, si sta facendo strada nell’ambiente musicale europeo e non, difatti sono presenti nella scaletta musicale di Head Case Radio, una radio americana.
Per narrarne le origini mi sono fatto scrivere una breve biografia, che trovate sotto spoiler, proprio dai componenti del gruppo:
[spoiler]

In principio c’erano Airheads e Artichokes. Nati alla fine del 2008,
sulle ali di un progetto di Daniele Balelli di creare una nuova band
riarrangiando le canzoni di Adelaide Rossi, una cantante fedele alle
melodie pop-rock, i Vaudeville and Bad Omens hanno dimostrato
sin da subito la forza di un accostamento improbabile: un chitarrista
già sotto contratto in un gruppo metal estremo (Daniele), una cantante
pop-rock (Adelaide), un batterista amante del funk e un bassista
dall’anima blues (rispettivamente Alessandro e Michele).
All’attivo una demo: “Fuck it! I’m over with names”.
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Semplificando loro suonano musica rock, ma è meglio che leggiate quello che dicono di loro stessi su FacciaLibro:
[spoiler]
All’inizio del ‘900, Vaudeville significava intrattenimento: irresistibili e variegate performance di varietà accostate sullo stesso programma senza nessuna apparente connessione.
Dall’inverno del 2008, Vaudeville rappresenta ancora la forza di un accostamento quanto mai improbabile: una visionaria menestrella fedele alle melodie pop-rock con un pizzico di follia e tante parole quanti cappelli (Adelaide), un mago dei generi capace di passare dal metal estremo alle ballate pop con la stessa facilità con cui le sue dita compongono complessi arabeschi sulle sei corde (Daniele), un giocoliere di bacchette forgiato nella pura potenza metal-rock (Massimiliano) e un artista di strada bohemien dall’anima blues capace di percorrere chilometri e chilometri di musica con un litro di birra (Michele). All’attivo una demo, “Barcelona’s junk”, una lista di inediti in continua espansione, e con un po’ di fortuna, li si può persino incrociare in uno dei loro spettacoli dal vivo…
Non è soltanto rock, non è pop, non è alternative… semplicemente, è Vaudeville and Bad Omens.
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Aggiungo solo che nel triste panorama musicale italiano sono una bella ventata di aria fresca, invece del solito disco triste di Gigi D’Alessio ascoltatevi “Fuck it! I’m over with names”.

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