Aquiloni invece di pale eoliche per produrre energia “pulita”


Una compagnia torinese nata da poco, la Kitenergy, ha messo a punto un’idea che permetterebbe di eliminare le pale eoliche, tanto criticate per i danni agli uccelli ed al paesaggio, e di sostituirle con degli aquiloni.
Andare a prendere l’energia eolica in alta quota, tra 200 e 800 metri, è il progetto di Kitenergy che sfrutta speciali aquiloni controllati da sensori e da un software. Gli aquiloni, delle grandi ali prese in prestito dal kitesurf, funzionano come uno yo-yo: nella prima fase il vento tende i cavi che li trattengono al suolo e li srotola dai verricelli. Questi producono energia grazie all’accoppiamento con dei generatori. Nella seconda fase l’ala viene messa in posizione di stallo e portata a quote più basse, quindi si riparte dall’inizio. Secondo Kitenergy, in alta quota si potrebbe in futuro produrre quasi quattro volte più kW che con una torre eolica alta 80 metri.

Sarà vera gloria?

Questo è l’articolo di Wired che ne parla.

Due personaggi molto influenti spiegano i loro dubbi in merito alla questione nello spoiler.[spoiler]

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Via :bazinga: grazie a Akiyama.

Inserisco anche come suggerito anche il :bazinga: di AterNix che propone un articolo in comune anche per quest’altra idea:

Mark Moore, ricercatore della NASA, potrebbe aver scoperto una nuova forma di energia rinnovabile. Dei nanotubi di lunga portata che raggiungono le nuvole potrebbero alimentare una turbina che vola dai 600 metri ai 9 km di altezza per raccogliere energia eolica da inviare sulla Terra. Il macchinario potrebbe avere una forma di dirigibile con una turbina sul retro o un palloncino con alette che ruotano, un paracadute o un aquilone. Ognuna di queste idee è attualmente al vaglio degli scienziati.I problemi però sono tanti e riguardano il traffico aereo che c’è oggi, ben diverso da quello che si sono trovati ad affrontare i fratelli Wright un secolo fa, a cui si aggiunge la difficoltà di trasmettere energia per via aerea. Moore ci tiene a specificare che non sarà la svolta che renderà l’energia pulita l’unica del futuro, ma solo un’altra fonte che affiancherà l’energia solare, gli impianti eolici a terra, le alghe e le altre soluzioni.Ma cosa c’è di diverso rispetto agli impianti classici? Un apparecchio che agisce a 600 metri da terra, secondo i calcoli dell’ingegnere, dovrebbe ottenere 2-3 volte il vento che raggiunge il suolo, permettendo di produrre da 8 a 27 volte l’elettricità di un parco eolico. Vien da sé che più si sale e maggiore è la produzione. L’apparecchio a 9 km di altezza riceverebbe vento costante a 240 km/h che significherebbe 20-40.000 watt per metro quadrato, circa 40-80 volte più del suolo.Un altro aspetto positivo è che le centrali che ricevono l’energia possono trovarsi ovunque nel mondo, potenzialmente anche in mare, in modo da non “rubare” terreno che può essere destinato ad altri usi. Le difficoltà riguardano la progettazione, ancora a livello di idea e dunque tutta da sviluppare, e la difficoltà di non intralciare il traffico aereo, che sembra lo scoglio più grande. In ogni caso, con i giusti finanziamenti, Moore è convinto che questa tecnologia un giorno vedrà la luce.

L’articolo intero è qui.

Sulla Lega se ne era in parte già parlato qui.

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