Il Tagliaerbe

Il Tagliaerbe (The Lawnmower Man) è un film di fantascienza del 1992, diretto da Brett Leonard e interpretato da Jeff Fahey e Pierce Brosnan.
Trae ispirazione da un racconto omonimo di Stephen King, anche se quest’ultimo intentò una causa per essere rimosso dai crediti, visto che il tema trattato era completamente differente.
Nel 1996 ne uscì il sequel Il Tagliaerbe 2 – The Cyberspace (Lawnmower Man 2: Beyond Cyberspace), diretto da Farhad Mann.
Molti di voi si ricorderanno bene questo classicone della cinematografia anni 90 con Pierce Brosnan. Fu uno dei primi film a trattare il tema della realtà virtuale e ad usare per questa una massiccia dose di computer grafica, già sperimentata in precedenza, ma qui usata in maniera più sistematica.
Il film nel suo complesso è più che buono, sia la storia che lo svolgimento, tuttavia a mio avviso soffre di una realizzazione televisiva un po’ troppo dozzinale e del comprensibile difetto dato dal “vorrei ma non posso” di una computer grafica in piena crescita.
Sicuramente però rimane un film da portare nel proprio archivio del: “visto almeno una volta”. Quindi consiglio a chi stranamente non lo conoscesse o se lo fosse perso all’epoca perchè troppo giovane, di concedergli almeno una visione, è basilare.

Trama

Il Dottor Lawrence Angelo lavora per la Virtual Space Industries al “Progetto 5”, una serie di esperimenti volti ad aumentare le capacità cerebrali tramite l’uso di droghe ed immersioni nella realtà virtuale. Dopo la morte dello scimpanzé Rosco 1138, su cui stava sperimentando il progetto, è costretto a prendersi una vacanza. La frustrazione per l’esperimento fallito lo rende ancora più dipendente dalla sua passione per la realtà virtuale, al punto da suscitare un fortissimo malcontento nella sua compagna che, ad un certo punto, decide di lasciarlo.
Messo sotto pressione, decide di sperimentare le sue nuove tecniche su Jobe Smith. Questi è un giardiniere ritardato, che taglia l’erba nel quartiere dove abita il Dottor Angelo e subisce continue violenze e soprusi da Padre Francis McKeen, il prete del quartiere, ma anche dal muratore Harold Parkette, padre del suo migliore amico Peter, e dal benzinaio Jake Simpson.
Grazie all’esperimento, Jobe aumenta il proprio quoziente intellettivo, diventa un campione nei videogiochi, sviluppa un’elevata capacità di apprendimento (al punto da imparare il latino in un’ora e mezza) ed acquista perfino nuovi poteri come telepatia e telecinesi.
Ad un certo punto però qualcosa va storto ed a causa di un sabotaggio compiuto dai superiori di Angelo, Jobe diventerà talmente potente e malvagio da usare i suoi poteri per sistemare i conti con chi in passato ha abusato della sua innocenza.

Curiosità

La sceneggiatura originale fu scritta dal regista e dalla moglie e produttrice Gimel Everett, per questo il film doveva inizialmente intitolarsi Cyber God, senza riferimenti ad opere di Stephen King. Fu poi la casa di distribuzione New Line Cinema a decidere di combinare il plot di Cyber God con elementi di un’opera minore di King, appunto Il tagliaerbe.
Un tentativo di adattare il racconto c’era già stato nel 1987, con un cortometraggio diretto da Jim Gonis, più fedele all’opera originale.

I simboli che si vedono nel momento in cui il dottor Angelo stimola il cervello di Jobe con la realtà virtuale provengono dalla Cabala.

I capelli di Jobe dovevano essere rossi, ma la tinta non sembrava realistica sui capelli di Jeff Fahey.

Per il film fu appositamente costruito un tagliaerbe teleguidato.

Gli otto minuti di effetti speciali furono disegnati in otto mesi da sette persone, con un budget di 500.000 dollari.

MaWMovie A-Words è una rubrica che recensisce i film che ogni buon Nerd dovrebbe conoscere e non solo.

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