Dino Paul Crocetti – Dean Martin (1917-1995)

Gli italoamericani di generazioni sono cresciuti con le canzoni di questo nostalgico cantante, noi italiani purosangue conosciamo tutte le sue canzoni ma solo i più anzianotti si ricordano il grande successo che ha avuto Dean Martin.

Nato nello stato dell’Ohio da una famiglia italo-americana originaria di Montesilvano, in Abruzzo, acquisì lo pseudonimo dal cognome “Martino” della madre, che era di Riccia in Molise. Lasciò la scuola a sedici anni e fece diversi lavori, compreso il pugile e il benzinaio, fino a quando, con il nome d’arte di Dean Martin, riuscì ad imporsi come cantante nei locali di New York.
Il 25 luglio 1946 Dean Martin si esibì per la prima volta in coppia con Jerry Lewis al “Club 500” di Atlantic City. I due artisti diedero vita ad un duo comico di successo, che durò per una decina d’anni. Insieme realizzarono sedici film, da La mia amica Irma (1949) fino a Hollywood o morte! (1956). Debuttarono in televisione nel 1950 nel varietà The Colgate Comedy Hour, di cui furono successivamente anche conduttori. A causa di crescenti contrasti personali, il sodalizio artistico si ruppe il 24 luglio 1956.
Molti pensavano che, senza il partner Jerry Lewis, la carriera di Dean Martin fosse avviata al declino. Invece Dino, come era soprannominato (in realtà era il suo vero nome), stupì tutti ottenendo grandi successi anche da solo, sia nella commedia che nel genere drammatico. Nel 1958 interpretò I giovani leoni con Marlon Brando, e nel 1959 recitò accanto a John Wayne in Un dollaro d’onore, nel ruolo dello sceriffo alcolizzato Dude.
Negli anni cinquanta Dean Martin raggiunse il successo internazionale anche come cantante. Nel 1954 venne pubblicata That’s Amore, una delle sue canzoni più amate, scritta dall’amico e collega italo-americano Harry Warren. Il brano è anche una dichiarazione d’affetto per l’Italia, il suo paese d’origine, e per le sue tradizioni come la pizza e la tarantella. Successivamente Dean Martin incise anche alcuni pezzi in italiano, come Innamorata, In Napoli, Simpatico e la celeberrima Nel blu dipinto di blu.
Negli anni sessanta fu uno dei componenti fissi del Rat Pack, il gruppo di attori e cantanti capitanato dall’amico Frank Sinatra. Con il Rat Pack interpretò diversi film, tra cui Colpo grosso, Tre contro tutti, I 4 di Chicago. Nelle esibizioni del Rat Pack, Dean Martin faceva spesso la parte del gran bevitore. In realtà, rivelò poi il figlio, quello che beveva in scena non era alcol, bensì succo di mela.
Tra il 1966 e il 1969 Dean Martin girò una serie di quattro film nella parte dell’agente segreto Matt Helm, e dal 1965 al 1974 condusse sulla NBC un proprio show televisivo settimanale, The Dean Martin Show. Negli anni settanta rallentò la sua attività, anche a causa di problemi di salute. L’ultimo dei suoi 51 film fu Congiure parallele (1987). Si ritirò dalle scene nel 1988 dopo una tournée di concerti con Frank Sinatra e Sammy Davis Jr., suoi compagni e amici del Rat Pack. «La soddisfazione che ho lavorando con questi due scansafatiche è che ci divertiamo più noi del pubblico», disse in proposito Dean Martin.
Dean Martin si sposò tre volte ed ebbe otto figli, dei quali uno adottato. Una tragedia familiare lo colpì nel 1987, quando il figlio Dean Paul, allora trentacinquenne, morì in un incidente aereo. Il grave lutto fu un duro colpo per la sua già debole salute.
Dopo anni di triste declino fisico e mentale, Dean Martin morì per enfisema il giorno di Natale del 1995; poche settimane prima Frank Sinatra non l’aveva invitato alla festa per i suoi 80 anni, volendo evitare di vedere il fraterno amico ridotto a un vegetale. (Secondo un’altra teoria i rapporti tra i due si incrinarono proprio in occasione della morte del figlio di Dean: Sinatra, Martin e Sammy Davis jr. erano in tournée e alla notizia della tragedia Martin la interruppe, contro il volere di Sinatra che non lo perdonò.)
Fu sepolto nel cimitero di Westwood in California. L’epitaffio sulla sua tomba è Everybody Loves Somebody Sometime (“Tutti amano qualcuno prima o poi”), il titolo di una delle sue canzoni più famose, nonché unica canzone a togliere i Beatles dalla cima delle classifiche di vendita nel periodo in cui le dominavano.
Durante la lunga carriera Dean Martin incise numerose canzoni che testimoniano la passione per la sua origine italiana, come Arrivederci Roma, Mambo Italiano, Nel Blu Dipinto Di Blu, la famosa That’s Amore e molte altre.
Elvis Presley fu un suo grande fan e una volta disse “Io sarò anche il “The King of Rock’and Roll” ma Dean Martin è e sarà sempre “The King of Cool”.
Playboy Magazine lo ha eletto “L’uomo più cool mai vissuto sulla terra”.
Dean Martin fu una delle figure dell’intrattenimento di maggior rilievo del XX secolo. Oltre ad aver formato con Jerry Lewis il duo di maggior successo di tutti i tempi, ebbe la capacità di imporsi come attore di primo ordine, a condurre The Dean Martin Show per numerosi anni entrando nel cuore degli americani (fu la prima star a firmare un contratto multimilionario con la Nbc), a riempire i casinò di Las Vegas e quelli del Rat Pack con i suoi show e a vendere milioni di dischi.

Mambo Italiano:
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Filmografia:
[spoiler]La mia amica Irma, regia di George Marshall (1949)
Irma va a Hollywood, regia di Hal Walker (1950)
Il sergente di legno, regia di Hal Walker (1950)
Quel fenomeno di mio figlio, regia di Hal Walker (1951)
Attente ai marinai, regia di Hal Walker (1951)
Il caporale Sam, regia di Norman Taurog (1952)
Il cantante matto, regia di Norman Taurog (1952)
Morti di paura, regia di George Marshall (1953)
Il circo a tre piste di Joseph Pevney (1954)
Occhio alla palla, regia di Norman Taurog (1954)
I figli del secolo, regia di George Marshall (1954)
Più vivo che morto, regia di Norman Taurog (1954)
Il nipote picchiatello, regia di Norman Taurog (1955)
Artisti e modelle, regia di Frank Tashlin (1955)
Mezzogiorno di..fifa, regia di Norman Taurog (1956)
Hollywood o morte!, regia di Frank Tashlin (1956)
I giovani leoni, regia di Edward Dmytryk (1958)
Un dollaro d’onore, regia di Howard Hawks (1959)
Qualcuno verrà, regia di Vincent Minnelli (1959)
Il prezzo del successo, regia di Joseph Anthony (1959)
Chi era quella signora?, regia di George Sidney (1959)
Colpo grosso, regia di Lewis Milestone (1960)
Susanna agenzia squillo, regia di Vincent Minnelli (1960)
Una notte movimentata, regia di Joseph Anthony (1961)
Ada Dallas, regia di Daniel Mann (1961)
Tre contro tutti, regia di John Sturges (1962)
I quattro del Texas, regia di Robert Aldrich (1963)
Le cinque mogli dello scapolo, regia di Daniel Mann (1963)
La porta dei sogni, regia di George Roy Hill (1963)
Come ingannare mio marito, regia di Daniel Mann (1963)
Canzoni nel mondo, regia di Vittorio Sala (1963)
Baciami, stupido, regia di Billy Wilder (1964)
La signora e i suoi mariti, regia di J.Lee-Thompson (1964)
I quattro di Chicago, regia di Gordon Douglas (1964)
I quattro figli di Katie Elder, regia di Henry Hathaway (1965)
Patto a tre, regia di Jack Donohue (1965)
Matt Helm il silenziatore, regia di Phil Karlson (1966)
Texas oltre il fiume, regia di Michael Gordon (1966)
Matt Helm non perdona, regia di Henry Levin (1966)
L’imboscata, regia di Henry Levin (1967)
Due stelle nella polvere, regia di Arnold Laven (1967)
Poker di sangue, regia di Henry Hathaway (1968)
Bandolero, regia di Andrew V. McLaglen (1968)
Missione compiuta stop, bacioni, Matt Helm, regia di Phil Karlson (1968)
Airport, regia di George Seaton (1970)
Ti combino qualcosa di grosso, regia di Andrew V.McLaglen (1971)
A viso aperto, regia di George Seaton (1973)
La corsa più pazza d’America (The Cannonball Run), regia di Hal Needham (1981)
Congiure parallele (1987)[/spoiler]

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