Avvicinata la cometa Hartley 2


La sonda NASA Deep Impact ce l’ha fatta. Alle 16 circa ora italiana ha iniziato a spedire le immagini più dettagliate che mai abbiamo avuto di un nucleo di cometa, la Hartley 2. Le primissime immagini, ancora allo stato grezzo, ci mostrano una sorta di fagiolo solido e roccioso di 1.5 chilometri di lunghezza, con vari getti di gas che escono da zone precise della sua superficie. Il gas è provocato dalla radiazione solare che scioglie e vaporizza letteralmente lo strato superficiale di ghiacci della cometa stessa.
Lo “spettacolo” è stato trasmesso in diretta tramite la rete in tutto il mondo, suscitando una notevole emozione. Se pensiamo che questa è solo la quinta volta che possiamo osservare da vicino il nucleo di una cometa capiamo che l’avvenimento è storico, anche perché mai nessuna sonda si era avvicinata così tanto ad un nucleo cometario. L’incontro è avvenuto a circa 23 milioni di chilometri dalla Terra e i due, satellite e cometa, si sono trovati nel punto di massima vicinanza, circa 700 chilometri solamente, alle 14.02 ora italiana con una velocità relativa di 12.32 chilometri al secondo.

Il nucleo cometario sembra risultare leggermente più piccolo di quanto pensato, potrebbe avere una massa di 280 milioni di tonnellate e ruotare su sé stesso in 18 ore. E’ composto principalmente da un impasto di polvere di silicati e ghiaccio di acqua ma è stato registrato forse anche la presenza di Carbonio ed azoto. Lo sapremo con precisione nei prossimi giorni.

“Stiamo imparando molto perché questo nucleo sembra del tutto diverso dagli altri quattro che conosciamo già”, ha commentato a caldo alla TV NASA Mike A’Hearn, lo scienziato a capo di questa parte della missione, dell’Università del Maryland, USA.

Il primo ad essere fotografato fu il nucleo cometario della Cometa di Halley, dalla sonda Europea Giotto nel lontano 1986, con una missione spaziale, a forte partecipazione italiana, che all’epoca fece scalpore per la precisione del rendez vous e le immagini spedite a Terra. Borrelly, Wild 2 e Tempel 1 sono le altre tre comete di cui abbiamo un immagine del nucleo presa relativamente nel 2001, 2004 e 2005.

Fotografare la cometa Hartley 2 ha significato dover prolungare la missione di Deep Impact , partita nel 2005, di vari mesi rispetto alle previsioni iniziali, per un costo complessivo di 42 milioni di dollari. Ma nessuno rimpiange la spesa, data la quantità di nuove informazioni che proprio in queste ore stanno arrivando a Terra e che daranno lavoro per mesi agli astronomi NASA.

Studiare le comete peraltro è di fondamentale importanza perché gli astrofisici pensano che siano rimaste tali e quali erano al momento della formazione del Sistema Solare, 4.5 miliardi di anni fa. Quella foto insomma, viene dalle nostre più lontane origini, quando la Terra si stava appena formando.


E’ tutto scritto quassù.
Potete ammirare la gallery qui
Bazingatoci da RingK
Che ne è venuto a conoscenza da qui.
Wiki della cometa.

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