Il cimitero di Praga

Un falsario si aggira per l’Europa. Quale sia il suo campo d’azione preferito ancora non sappiamo, ma è probabile che si tratti di documenti, lettere, scritti e bolli di cancellerie: perché governanti, servizi segreti, ministri e poliziotti del continente – siamo nella seconda metà dell’Ottocento – hanno per lui un interesse assai vivo. Tra cospirazioni e rivolte, attraverso questo misterioso personaggio Umberto Eco ci racconta il nascere delle nazioni, la nuova scacchiera che si disegna in quel periodo cruciale sul Vecchio Continente.

In questi giorni è uscito il nuovo romanzo di quel nerdazzo di Umberto Eco.
Ecco a voi tre ottimi motivi per leggerlo.
1) Perchè è di Umberto Eco
2) Perchè ha una validità storica che a Ken Follet se lo mangia a colazione
3) Perchè tratta di una cosa seria, I Protocolli dei Savi di Sion.
Non è la prima volta che Eco mette mano sui Protocolli, basta pensare che l’introduzione alla meravigliosa graphic novel di Eisner, “Il complotto. La storia segreta dei protocolli dei Savi di Sion” per l’edizione italiana l’ha firmata proprio Lui.
Potete anche aggiungerci un quarto punto, se volete. L’Osservatore Romano e il rabbino capo non hanno apprezzato il romanzo, ritenendolo addirittura ambiguo.

Via LaStampa

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