Il dito USB

Le pendrive USB, più comunemente chiamate chiavette, hanno l’indubbio vantaggio di poter essere sempre portate con sé, in tasca o appese al collo grazie alle loro ridotte dimensioni; questo può però essere causa di smarrimento perché alcune di esse sono veramente minuscole.
Uno sviluppatore software finlandese ha trovato rimedio a questo, sebbene ad un prezzo decisamente caro; Jerry Jalava, questo il nome del giovane, in seguito ad un incidente motociclistico ha subito l’amputazione di una falange dell’anulare della mano sinistra ed in seguito a questo, ha pensato di sostituirla con una protesi in silicone che integra un connettore USB ed una Flash Memory card da 2 GB.
Il dispositivo può anche essere agevolmente rimosso dal dito per essere connesso ad un PC più comodamente; di certo i rischi di lasciare un drive USB di questo tipo in giro diminuiscono ed ancor più quelli di subirne il furto; chi mai ruberebbe un dito?
Tra i piani dell’intraprendente finnico c’è una versione migliorata della sua protesi, che integrerà nel polpastrello un chip RFID, Che sia nata una nuova frontiera per le persone che hanno subito piccole amputazioni? Jerry Jalava, per la gioia dei geek giura di sì.

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