Bros condannato

Puoi anche essere un novello Picasso, e con i graffiti magari nobilitare davvero qualunque ammasso di mattoni o volgare insegna pubblicitaria. Ma già solo il fatto che il graffitare modifichi la fisionomia estetica (bella o brutta che sia) legittimamente scelta dal proprietario di quella superficie, integra il reato di imbrattamento. A sorpresa, nascosto dietro un verdetto di proscioglimento che il 12 luglio si era limitato a rilevare un difetto di querele, il principio che mette al bando anche i graffiti “artistici” si materializza ora nelle motivazioni – a metà tra questione giuridica e dibattito culturale – della sentenza del Tribunale di Milano su uno dei più noti writers della “Street Art”, Daniele Bros Nicolosi, 29 annui, imputato d’aver imbrattato un muro del carcere di San Vittore, una pensilina della Metropolitana e la facciata di uno stabile.

A quello che ha scritto “Io e te tre metri sopra al cielo” sul cavalcavia allora dovrebbero dare l’ergastolo…

Via Corriere | Image: UrbanTrash

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