Paradosso brachicefalico: i cani dal viso piatto sono popolari

Uno studio recente condotto dall’Università Eötvös Loránd ha esplorato il motivo per cui i cani dal viso piatto sono così popolari nonostante i loro gravi rischi per la salute. I risultati suggeriscono che cani come i carlini e i bulldog hanno tratti e comportamenti simili a quelli dei bambini, che gli esseri umani trovano irresistibili. Questi tratti infantili non si limitano all’aspetto esteriore ma si manifestano anche nei comportamenti, inducendo comportamenti premurosi nei proprietari.

I cani brachicefali, come carlini e bulldog francesi, con le loro facce rugose e i nasi piatti, hanno conquistato il cuore di molti amanti dei cani. Tuttavia, queste razze sono anche soggette a gravi problemi di salute, sollevando domande sulla crescente popolarità apparentemente paradossale. Nonostante i noti rischi per la salute, come problemi respiratori e cutanei, queste razze hanno visto un aumento senza precedenti di proprietari negli ultimi anni.

Gli studiosi hanno cercato di comprendere il cosiddetto “paradosso brachicefalico” – cioè il motivo per cui queste razze continuano a guadagnare popolarità nonostante i documentati problemi di benessere, i costi veterinari elevati e la vita più breve. Hanno esaminato l’effetto “kindchenschema” (noto anche come effetto carino), un fenomeno ben studiato nella ricerca psicologica in cui le caratteristiche infantili nelle immagini di bambini e animali suscitano sentimenti positivi e affettuosi negli osservatori umani, inducendo comportamenti premurosi.

Hanno scoperto che i cani dal muso corto tendono a cercare l’assistenza umana quando affrontano problemi, il che li fa apparire come bisognosi e rafforza il legame con i proprietari. Questo comportamento sembra essere collegato all’effetto “kindchenschema” e la lunghezza del muso corto nei cani brachicefali si correla a proporzioni facciali più simili a quelle infantili.

Nonostante la comprensione pubblica degli impatti negativi sulla salute, lo studio suggerisce che la tendenza innata dell’essere umano a prendersi cura di creature che sembrano bisognose o simili ai bambini possa prevalere sulla ragione. Questo solleva interrogativi etici sulla domanda di queste razze, poiché le caratteristiche “carine” possono portare a una serie di problemi di salute.

Lo studio ci costringe a confrontarci con questioni legate alla responsabilità nell’adozione di animali domestici e alle pratiche etiche di allevamento. L’aumento della consapevolezza e dell’educazione è cruciale affinché i futuri proprietari di animali domestici possano prendere decisioni informate che tengano conto del benessere di questi amati animali. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.

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