Tokyo Ghoul – Il Film

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Dopo aver conquistato i lettori del Giappone e del resto del mondo Tokyo Ghoul, manga scritto e disegnato da Sui Ishida, arriva nei cinema con il live action. Il film sarà nelle sale italiane per un evento speciale solo il 6 e 7 marzo grazie a Nexo Digital.

Scritto e disegnato da Sui Ishida, Tokyo Ghoul è stato uno dei manga più venduti tra il 2011 ed il 2014.

Scritto e disegnato da Sui Ishida, Tokyo Ghoul è stato uno dei manga più venduti tra il 2011 ed il 2014. Pubblicato sulle pagine della rivista Weekly Young Jump di Shūeisha, l’opera ha conquistato un vasto numero di lettori tanto in Giappone quanto nel resto del mondo, aumentando esponenzialmente le vendite con il passare degli anni. Basti pensare che in soli tre anni è passato dal 27° posto al 4° dei manga più letti nel Sol Levante.

Dopo essere stato trasposto in una serie animata, composta da due serie di 12 episodi l’una, non poteva mancare anche la versione live action. Così dopo essere stato annunciato sul settimo volume di Tokyo Ghoul: re – sequel dell’opera principale – il film con attori in carne ed ossa è diretto da Kentarō Hagiwara e vede protagonisti Masataka Kubota, Fumika Shimizu, Nobuyuki Suzuki, Hiyori Sakurada, Yo Oizumi.

Non poteva mancare la trasposizione live action che arriverà nei cinema italiani solo il 6 e 7 marzo.

Dopo essere uscito nei cinema giapponesi il 29 luglio 2017, la pellicola arriverà in Italia per un evento speciale solo ed esclusivamente per due giorni, il 6 e 7 marzo, grazie a Nexo Digital.

 

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Protagonista è il timido studente universitario Ken kaneki.

Ken Kaneki è uno studente universitario di Tokyo dedito alla lettura e allo studio. Nonostante la sua timidezza e il suo essere introverso il ragazzo riesce ad avere un appuntamento con Rize, la ragazza di cui è invaghito. Ma l’uscita con la coetanea non va come previsto, infatti Rize è un ghoul, ovvero una creatura simile agli uomini che per sopravvivere deve cibarsi di carne umana.

Sopravvissuto miracolosamente all’attacco di ghoul, ben presto si renderà conto di essere diventato uno di loro.

Durante l’attacco di Rize però si verifica un incidente e Ken, che sembrava ormai spacciato, si risveglia in un letto d’ospedale. Salvato grazie ad un trapianto d’organi d’urgenza, presi dal corpo di Rize, lo studente si rende ben presto conto di essere divenuto un ghoul e di aver assunto quindi le loro caratteristiche, inclusa la necessità di divorare uomini.

 

 

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Molti sono i live action tratti dai manga deludenti e Tokyo Ghoul è tra questi.

Portare sul grande schermo un film tratto da un’opera cartacea – libro o fumetto che sia – non mai un’operazione semplice. Spesso perché racchiudere in due ore o poco più tutta la storia raccontata nell’opera originale è quasi impossibile. Difficoltà che aumenta se il prodotto di partenza è un manga, quindi una storia che si sviluppa in più volumi.

Generalmente il risultato è una pellicola che non riesce a riproporre i temi cardine dell’opera originale, dando vita ad una storia senza arte ne parte. Poche sono le eccezioni che confermano la regola – come il recente L’immortale di Takashi Miike – e il live action di Tokyo Ghoul purtroppo rientra nella lunga lista delle delusioni.

Nonostante sia fedele al manga, la storia risulta lenta noiosa e prevedibile.

Per quanto il film diretto da Hagiwara sia fedele al manga da cui è tratto, la storia risulta lenta, noiosa e prevedibile. Una vicenda con la trama debole che manca di mordente, in cui i colpi di scena sono tutt’altro che inaspettati e dove lo spettatore fatica non poco a tenere gli occhi aperti.

 

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Il film si presenta come una soap opera teen, per poi cambiare bruscamente registro, dando vita ad uno strano mix tra film per ragazzi ed horror.

Dopo un intro con voice over che ci avverte dell’esistenza del pericolo dei ghoul, veniamo portati nel pieno della vita del timido protagonista. Così tra un libro, un panino ed un caffè facciamo la conoscenza di Ken Kaneki e del suo amore per i libri. Quello che si presenta davanti quindi più che un horror è una soap opera teen che segue uno studente universitario introverso incapace di relazionarsi con il prossimo.

Un inizio non proprio esaltante per un film che dovrebbe avere tinte più cupe, che arrivano con un cambio di tono repentino e con un colpo di scena a dir poco telefonato, anche per chi non conosce l’opera originale. Così da romatic comedy la pellicola si trasforma in uno strano mix tra film per ragazzi ed horror, in cui la vita del protagonista cambia radicalmente.

Tokyo Ghoul risulta essere un film che ne racchiude in sé tre diversi uniti male tra loro.

Tokyo Ghoul risulta così essere un film che ne racchiude in sé tre diversi uniti male in uno solo. Oltre ai generi già descritti va aggiunta la detective story dalle tinte noir, la quale però risulta poco avvincente, convincente e solida. Le investigazioni della squadra di polizia anti ghoul si amalgamano male con il resto della vicenda, risultando prevedibili e sonnifere, come se facessero parte di un film completamente diverso.

 

 

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Una pellicola a dir poco prevedibile, dove non manca il più tipico degli allenamenti in cui Ken impara ad usare e controllare i suoi nuovi poteri. Una via di mezzo tra Rocky e Scuola di polizia con il sottofondo musicale (ad opera di Yojiro Noda dei Radwimps, già autori della colonna sonora di Your Name) che ricorda un cinecomic Marvel.

Deludenti gli effetti speciali che risultano fin troppo finti e posticci.

Deludenti anche gli effetti speciali, che risultano sin troppo finti e basilari. Le “code” dei ghoul sono tutto tranne che credibili. La CGI risulta posticcia e poco fluida, difetto che emerge soprattutto nelle scene di combattimento, tutte esclusivamente in notturna.

Il film si sofferma fin troppo sull’evoluzione psicologica del protagonista.

A ciò va aggiunto l’esasperato soffermarsi sull’evoluzione psicologica di Ken, mettendo in secondo piano tutto il resto. Se nella prima parte lo sviuppo del personaggio e delle sue nuove necessità viene seguita con minuzia, il suo accettarsi per quello che è diventato è fin troppo repentino. Un film dalla doppia velocità che in ogni caso non riesce a raggiungere quella necessaria da farlo risultare interessante.

 

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Il live action di Tokyo Ghoul non riesce a rendere al meglio il lato truce e violento del manga.

Tokyo Ghoul è purtroppo l’ennesimo esempio di live action che non riesce a rendere minimamente giustizia alla controparte cartacea. Ai motivi precedentemente elencati va aggiunto il non riuscire a rendere al meglio il lato truce e violento del manga, se non sporadicamente. Una mancanza dovuta al rating del film, indirizzato anche agli adolescenti.

Deludente la sceneggiatura che dà vita ad una storia melensa e stucchevole.

Una pellicola che fallisce nell’intento di riuscire a portare sullo schermo una storia avvincente e convincente. La sceneggiatura di Ichiro Kusuno dà vita ad una vicenda melensa e stucchevole, incapace di catturare minimamente lo spettatore.

Il live action del manga di Ishida non è quello che ci si aspetti da un film, se non non in una minima parte. Ed è un gran peccato perché la storia di base è interessante. Evitabile.

 

 

Tokyo Ghoul sarà al cinema so il 6 e 7 marzo.

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