Jumanji – Benvenuti nella Giungla: non ci sono più i giochi di una volta

Jumanji - Benvenuti Nella Giungla

Il 2018 è ufficialmente arrivato e con lui anche un nuovo anno cinematografico che sembra andare verso un intrattenimento abbastanza semplice che non va oltre alla propria patina di mero divertimento. A inaugurare questo tipo di cinema, che ormai sta prendendo sempre più piede ri-codificando il linguaggio cinematografico per le nuove generazioni, è Jumanji – Benvenuti nella Giungla, sequel del cult del 1995 diretto da Jake Kasdan e con protagonisti Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart, Karen Gillan e Nick Jonas.

Correva il 1995 quando un ritmo incessante di tamburi riempiva le sale di tutti quei cinema in cui a regnare era un unico schermo.

Correva il 1995 quando un ritmo incessante di tamburi riempiva le sale di tutti quei cinema in cui a regnare era un unico schermo, poltroncine di velluto rosso ammaccate e un odore stantio di pellicola.

Giochi da tavolo che prendono vita, mandrie impazzite nel bel mezzo di una metropoli e case distrutte da liane, acquazzoni e coccodrilli. Il film in questione era Jumanji di Joe Johnston, basato sull’omonimo albo illustrato per bambini di Chris Van Allsburg del 1981. Lì fu subito amore per moltissimi adolescenti di tutto il mondo.

 

Jumanji - Benvenuti Nella Giungla

 

Jumanji non era semplicemente un film d’avventura, un film dove l’impossibile diventava possibile e dove i giochi da tavola avevano una vita tutta loro. Jumanji era un vero e proprio racconto di formazione, che ha accompagnato per molti anni una generazione intera di ragazzi, mettendoli di fronte alle difficoltà della vita, alle conseguenze delle proprie azioni, assumendosi le proprie responsabilità.

Jumanji era la metafora della vita stessa. Una vita rappresentata come una giungla che ti risucchia, che non ti lascia andare e ti perseguiterà per sempre, fino a quando non terminerai la tua partita.

E con il suo far fantastico, martellante e incredibile, Jumanji riuscì ad entrare immediatamente nel cuore di tutti quanti, accompagnandoci per anni e anni, diventando quel film da vedere e rivedere, sotto le feste, nei momenti più nostalgici, nelle estati afose con gli amici. Una pellicola che ha saputo e sa, tutt’ora, emozionare.

Nell’epoca dei reboot, sequel e remake era solo questione di tempo prima di vedere il mito di Jumanji riprendere forma sullo schermo. Jake Kasdan decide di riportare al cinema questa pellicola in un sequel che sì, cerca di collegarsi al suo predecessore, ma al tempo stesso se ne distacca drasticamente.

 

Jumanji - Benvenuti Nella Giungla

 

Jumanji – Benvenuti nella Giungla punta a un divertimento molto più semplice.

Il tempo dell’avventura, dei film che accompagnano nella crescita e fungono quasi da maestri di vita, è purtroppo finito. Jumanji – Benvenuti nella Giungla punta a un divertimento molto più semplice, efficace e che conquista una fascia d’età molto giovane, regalandogli quasi due ore di risatine assicurate, ma senza poi lasciare molto altro a fine proiezione.

Una pellicola che si apprezza per la sua volontà di rinnovarsi, partendo dal presupposto che in un contesto storico in cui perfino un bambino di sette anni sarebbe capace di comprare su Amazon, un gioco da tavolo non ha proprio lo stesso effetto di quello che era un bambino nel 1995.

Ma sappiamo bene qual è la potenza di Jumanji e Jake Kasdan incentra tutto su questo potere, sulla capacità di Jumanji di essere sempre giocato. E se nel film di Johnston con Robin William si partiva alla fine degli anni ’60 per poi arrivare ventisei anni dopo negli – all’epoca – odierni anni ’90; così, in questo sequel, si riparte negli anni novanta da una spiaggia con lo stesso suono di tamburi.

 

Jumanji - Benvenuti Nella Giungla

 

Questa volta qualcosa è, inevitabilmente, cambiato e Jumanji sembra aver perso il suo fascino sui ragazzi curiosi e inconsapevoli del pericolo. Ecco perché ad entrare in gioco c’è proprio il videogame.

La capacità di Jumanji, come detto prima, è quella di trovare sempre il modo di invogliare il giocatore a giocare, ed ecco come per magia il gioco da tavola diventa una cassettina, apparentemente comune, per console dell’epoca.

Questa volta, dopo che il giocatore avrà scelto il suo personaggio, verrà risucchiato all’interno di un videogame.

Ed esattamente per la stessa mancanza di coraggio, ma con modalità diverse, che un ragazzo resterà come Alan risucchiato dentro la terrificante giungla di Jumanji fino a quando, vent’anni dopo, sarà un altro gruppo di quattro ragazzi molto diversi tra di loro a ritrovare il diabolico gioco.

A differenza del primo film, in Jumanji – Benvenuti nella Giungla non è più la giungla ad entrare nella città, ma sono i giocatori ad entrare nella giungla. In questo modo Spencer (Alex Wolff), Bethany (Madison Iseman), Fridge (Ser’Darius Blain) e Martha (Morgan Turner) resteranno intrappolati nel mondo di Jumanji, nelle vesti dei loro avatar: Smolder Bravestone (Dwayne Johnson), Sheldon “Shelly” Oberon (Jack Black), Franklin “Mouse” Finbar (Kevin Hart) e Ruby Roundhouse (Karen Gillan).

 

Jumanji - Benvenuti Nella Giungla

 

Lo scopo del gioco è finire il gioco, salvando Jumanji dalle manie di grandezza del cacciatore Van Pelt (Bobby Cannavale). Tre sono le vite a disposizione di ogni personaggio, ognuno con delle skills particolari e con dei punti deboli. Man mano che il percorso va avanti il gioco si fa sempre più difficile, ma c’è solo un modo per salvare Jumanji e ritornare alla propria vita.

La pellicola è strutturata esattamente come un action, sviluppando la storia tra azioni, inseguimenti, scene “adrenaliniche”. Tutto abbastanza semplice, molto accattivante per un pubblico più giovane e farcito da una quantità di battute che, a lungo andare, stancano moltissimo uno spettatore più maturo.

Nel complesso l’operazione dietro la pellicola è molto interessante. Impossibile non notare il vero pubblico di riferimento del film, che non sono assolutamente i nostalgici.

 

Jumanji - Benvenuti Nella Giungla

 

Jumanji – Benvenuti nella Giungla è un sequel per i bambini/ragazzi del 2017.

Jumanji – Benvenuti nella Giungla è un sequel per i bambini/ragazzi del 2017 e non certo un film per quelli che sono stati i bambini e ragazzi di vent’anni fa. Un film che usa un linguaggio cinematografico molto diverso.

Estremamente meno carismatico, profondo e dal doppio significato, ma più semplice, sfruttando il mero divertimento destinato ad esaurirsi ancora prima che la pellicola possa terminare il suo corso di proiezione.

L’operazione è comprensibile e decisamente più dignitosa di voler riportare in vita qualcosa che, ora come ora, non avrebbe nessuna attrattiva per il pubblico più giovane, quel pubblico abituato ad una società decisamente più veloce, più tecnologica come quella di adesso e lontana, paradossalmente, anni luce da quella degli anni novanta.

Indubbiamente si poteva pretendere molto di più, allargando la pellicola a un target leggermente più vasto con una caratterizzazione più marcata dei personaggi che, invece, risultato essere eccessivamente stereotipati sia su carta ma anche con l’interpretazione degli attori.

 

 

Unica punta di diamante Jack Black, in un ruolo assai interessante e molto diverso dal solito, ma che sa conquistare immediatamente. Decisamente più forzata quella di Dwayne Johnson e Kevin Hart nella loro “strana coppia” per nulla convincente e costruita su una serie di luoghi comuni assai stantii.

A rendere ancora più insopportabile il tutto il doppiaggio e la traduzione di alcune battute – come “libidine” – veramente prive di senso e logica.

Stessa cosa vale per gli adolescenti, anche loro racchiusi nel solito stereotipo del nerd e della secchiona, del campione della scuola e della ragazzina più figa.

Stessa cosa vale per gli adolescenti, anche loro racchiusi nel solito stereotipo del nerd e della secchiona, del campione della scuola e della ragazzina più figa. Se da un lato, quindi, si cerca di trovare una nuova identità – per quanto giusto o sbagliato sia – ai titoli di una volta, proponendoli con una forma nuova riferita, ovviamente, ai giovani e non ai nostalgici, dall’altro lato si cade in una scrittura fin troppo scarna e basata su trovate banali e trite e ritrite.

 

Jumanji - Benvenuti Nella Giungla

 

Un cinema con poca anima e che punta solo a un divertimento molto standard e piuttosto circoscritto a un determinato tipo di target. Non un completo disastro – rispetto a quello che si poteva presagire – ma un’operazione riuscita a metà che, per noi “vecchioni”, non può fare altro che farci sospirare.

Insomma, in questo caso bisogna proprio dirlo: non ci sono più i giochi da tavolo di una volta!

 

Anteprima Live: Jumanji – Benvenuti nella Giungla

Jumanji – #BenvenutiNellaGiungla: commento dopo l'anteprima con Gabriella#JumanjiILFILM

Posted by Lega Nerd on Friday, December 15, 2017

 

Jumanji – Benvenuti Nella Giungla sarà nelle nostre sale dal 1 Gennaio 

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