Trafficanti: una sorprendente rivelazione

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Tratto dall’incredibile e paradossale storia vera uscita su un articolo di Rolling Stones, Arms and the Dudes, di Guy Lawson, Trafficanti il tragicomico nuovo film di Todd Phillips, famoso regista della saga Una notte Da Leoni, con protagonisti la rivelazione degli ultimi anni Miles Teller e Johan Hills.

Stanco delle folli “hangover”, le quali gli sono fruttate quasi un miliardo e mezzo di dollari, Todd Phillips torna al cinema con un film che non è quello che si potrebbe pensare.

Il detto dice: mai giudicare un libro dalla copertina; nel caso di Trafficanti, il detto è assolutamente corretto.

Trafficanti non è la solita commedia demenziale che ci si potrebbe aspettare. Indubbiamente resta un prodotto di puro intrattenimento, ma che mescola in se il genere della commedia e del dramma, senza dimenticare quella giusta dose di action che Phillips tanto ama.

A tutto questo aggiungiamoci il fattore realtà. Per quanto difficile possa sembrare da credere, tutto ciò che viene narrato in Trafficanti è tratto dalla pura, e sporchissima, realtà.

Un avvenimento di cronaca, raccontato da Guy Lawson nel 2011 su Rolling Stones e successivamente divenuto un libro, che fa luce sul mondo contorto e poco limpido della compra vendita di armi, gestita da riciclatori e usata non solo da appassionati e fanatici ma, soprattutto, dallo stesso esercito e Governo degli Stati Uniti.

La vicenda si svolge durante il periodo della prima guerra in Iraq e vede come protagonisti David Packouz (Miles Teller) e Efraim Diveroli (Johan Hills), due ragazzi poco più che ventenni, amici fin dai tempi della scuola, che si ritrovano immischiati in un affare molto più grande di loro. 

 

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Sapete quanto costa l’equipaggiamento di un solo soldato americano? 17.500 $. E quando all’anno il governo spenda di aria condizionata per i suoi soldati? 4.000.000.000 $.

 

 

Tutto questo era sconosciuto anche per David, un ragazzone di Miami che cerca di guadagnarsi da vivere come meglio può.

Per una serie di eventi, forse sfortunati, David incontra nuovamente Efraim, un suo vecchio e caro amico dei tempi della scuola.

Efraim, a differenza di David, sembra cavarsela molto meglio. Vive una vita agiata ed è padrone di se stesso grazie al suo lavoro. Ma cosa fa Efraim? Ricicla armi e le vende al miglior offerente attraverso un sito di aste che segue la stessa struttura di Ebay.

Il segreto di Efraim? Accontentarsi delle briciole.

Il segreto di Efraim? Accontentarsi delle briciole. Tutti i carichi più piccoli vengono presi da lui, ottenendo immediatamente l’impiego e la possibilità di fare soldi facili, e un nome, in breve tempo.

Affascinato dal tenore di vita di Efraim, e con un figlio in arrivo, David si lascia convincere dall’amico ed entra nel giro d’affari.

In poco tempo quello che sembra essere il circoletto di due vecchi amici, circoletto che frutta migliaia di dollari ad asta, diventa una vera azienda da milioni di dollari. E il salto per diventare dei veri re dell’impero delle armi non tarda ad arrivare. Un’offerta proveniente proprio dal Governo degli Stati Uniti che cerca munizioni per oltre 300.000.000 $.

 

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Queste non sono le briciole. Questa è tutta la cazzo di torta!

 

Trafficanti, scritto da Stephen Chin, Todd Phillips e Jason Smilovic, riesce a dare, in chiave ironica ma non leggera, il quadro di una situazione quanto meno allarmante, denunciando non solamente la semplicità di potersi immischiare in un giro di tale portata, ma anche la poca affidabilità di un governo disposto a chiudere tutti e due gli occhi pur di armare fino ai denti i propri soldati senza spendere troppo.

Trafficanti non è semplicemente una commedia volta alla risata.

Trafficanti non è semplicemente una commedia volta alla risata. Si dimostra, lungo tutto la sua narrazione, una trama molto interessante che non diverte semplicemente lo spettatore, ma riesce a incuriosirlo e a sorprenderlo.

Ciò che accade a David e Eifram ha del grottesco e del paradossale. Riuscire a crede che tutto quello sia vero, che esistano delle vere e proprio fiere e convention sulle armi dove la maggior parte dei partecipanti non si muove per vie illegali, lascia non poco a bocca aperta.

 

 

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La carta vincente del film di Phillips è la sua struttura. Divide il suo film per capitoli, aree tematiche. Riesce a creare un impianto tale da reggere dall’inizio alla fine, senza una minima falla o tempo morto. Capace di incuriosire e far appassionare, rende ogni situazione assurda e verosimile al tempo stesso.

Trafficanti è giocato molto sui suoi protagonisti, sicuramente il punto focale di tutto il film, ma non affida unicamente a loro l’onore di portare avanti la narrazione.

Sicuramente sono Teller e Hills a dare dinamismo a tutto l’impianto. I loro botta e risposta sono convincenti e coerenti con il personaggio che stanno interpretando. Non stonano. Non appesantiscono la narrazione e non la rendono nemmeno demenziale. Ogni battuta ha un suo senso logico e viene perfettamente collocata all’interno del discorso, senza ricorrere a forzature o deus ex machina.

E il duo Miles Teller e Johan Hills funziona benissimo. Todd Phillips è un grande maestro delle coppie sul grande schermo, basti anche solo semplicemente pensare al remake di Starsky & Hutch nel 2004 con Owen Willson e Ben Stiller o Parto col Folle con Robert Downey JuniorZach Galifianakis che poi ritroveremo nei tre Una Notte da Leoni

Riesce a creare quei giusti elementi di distacco e opposizione tra i due personaggi a tal punto da farli diventare completi. Non si tratta esclusivamente di elementi fisici, come avviene in questo caso, o caratteriali. La meccanica che si instaura tra i due personaggi, la sintonia perfetta che si respira tra i due attori, è tale a tal punto che perfino le parole potrebbero diventare superflue.

 

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In questo senso il duo Teller e Hills ricorda moltissimo alla nuova coppia Ryan Gosling e Russell Crowe apparsa sullo schermo con The Nice Guys di Shane Blake.

Torna uno dei personaggi feticcio di Phillips, Bradley Cooper che sebbene abbia una parte più marginale, riesce comunque a restare impresso nella mente dello spettatore. Il lato più marcio della pellicola ma, paradossalmente, quello più sincero.

Uno sguardo e si viene immediatamente catturati dal carisma, in questo caso molto pericoloso, di Cooper, il quale non ha bisogno di ulteriori prove per dimostrare di essere un bravo attore anche al di fuori dei ruoli più comici e leggeri.

Trafficanti non è sicuramente il fratello gemello di Una Notte da Leoni.

Trafficanti è un film diverso sotto molti aspetti e il primo, senza ombra di dubbio, è il voler far ridere e subito dopo far riflettere su ciò che ci gira attorno. Su come sia facile cadere nel tranello del “denaro facile” e poi essere condannati per truffa. Su come i governi spendono i loro soldi. Su come la vita va nel modo opposto rispetto a come dovrebbe andare.

 

 

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Trafficanti vuole essere una metafora. Metafora che può essere colta oppure no, senza appesantire la narrazione del film. Pellicola divertente, seria, carica di azione e con due attori protagonisti degni di nota. Probabilmente non sarà il film dell’anno, ma è una storia che valeva la pena essere racconta e Todd Phillips la racconta molto bene.

Trafficanti è in tutte le sale cinematografiche dal 15 Settembre.

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