Nocturnal Animals: lo scioccante film provocatorio di Tom Ford

Nocturnal Animals

Tom Ford apre la terza giornata della 73. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con Nocturnal Animals, un thriller disturbante e provocatorio, dove estetismo e violenza si mescolano in una delle pellicole più belle degli ultimi anni.

Basato sul romanzo di Austin Wight, Nocturnal Animals è un film drammatico dalla potenza magnetica.

Presentato in Concorso a Venezia 73, Tom Ford stupisce la stampa con un film inimitabile, dove l’arte viene brutalmente demistificata e la bellezza rappresentata nel suo aspetto più violento.

Nocturnal Animals non si accontenta unicamente di piacere, ma vuole arrivare ben oltre, ponendosi l’obiettivo di sconvolgere e non far distogliere lo sguardo dallo schermo.

Dalla prima sequenza iniziale, la quale accompagna i titoli di testa, uno scenario grottesco si forma davanti allo sguardo. Immagini che rappresentano il degrado della società contemporanea americana e, dal lato capovolto, i canoni estetici imposti dai media.

Bisogna lasciare l’idea di come dovremmo essere. Dobbiamo tirare fuori il nostro essere. Questo è quello che ho provato a fare con questo film.

Dichiara Tom Ford durante la conferenza stampa di oggi al Lido, mentre fa accompagnare come successiva scena ai titoli di testa un primo piano strettissimo sul volto etereo di una Amy Adams profondamente sola e alienata.

Susan (Amy Adams) gestisce una galleria d’arte e conduce una vita patinata tra vernissage, cene d’élite e notti insonni. Sposata da quasi vent’anni con Walker Morrow (Armie Hammer), vive in uno stato di perenne sospensione, dove i suoni arrivano flebili e i colori spenti.

Sebbene sappia che il suo matrimonio sia ormai finito, ostenta quella vita di finta perfezione, rimuginando sui rimorsi passati.

A inquietare ancora di più lo stato di Susan è l’arrivo di un manoscritto, Nocturnal Animals, accompagnato da una lettera del suo ex-marito Edward (Jake Gyllenhaall), che non sente da oltre vent’anni.

Immergendosi nella lettura, Susan sprofonda in uno stato di dolore e sofferenza dalla quale non può trovare scampo.

 

Nocturnal Animals

 

Avevo la sensazione, mentre leggevo la sceneggiatura, di trovarmi di fronte a qualcosa di molto personale.

Le parole di Amy Adams sono vere, perché Nocturnal Animals ha una tale forza da scavare dentro l’animo di chi guarda, travolgendolo totalmente. Una visione dolorosa e ricca di sensazioni opposte.

Quello di Tom Ford è il ritratto di un realismo disincantato, grottesco e brutale.

Quello di Tom Ford è il ritratto di un realismo disincantato, grottesco e brutale. La vita di Susan si alterna al racconto di Edward, portando sullo schermo due versioni differenti di critica sociale: la borghesia costantemente rivestita da un guscio di lusso dentro il quale nascondere debolezza, vergogna e rassegnazione, e quella grezza della provincia, dove l’unico modo per avere giustizia e farsela da soli.

Si scivola nel racconto di Edward, assieme allo sguardo di Susan, sempre più travolta da parole e immagini che non possono non toccare. Un terrore reale, che si insinua come un serpente sottopelle, e si nutre di noi fino all’ultimo respiro.

Difficile sbattere anche solo le palpebre durante la visione di questa violenza che Ford ha la maestria di inscenare con una delicatezza estetica a tal punto da rendere ancora più incisivo ciò che non viene mostrato.

 

Nocturnal Animals
Ansia. Paura. Tensione. Scappare da queste emozioni è veramente impossibile.

Ansia. Paura. Tensione. Scappare da queste emozioni è veramente impossibile. Il magnetismo di Nocturnal Animals ha del magico, del raffinato e spinge ad andare oltre la narrazione, oltre la ferocia delle immagini, come dei voyeur.

La perfezione della forma del corpo, esaltata perfino nei momenti più difficili, rendono Nocturnal Animals di un’effimera bellezza straziante. Il lavoro della composizione dell’immagine è compiuto con una maniacale perfezione. La predominanza di colori cupi e intensi, come il nero e il blu, ma anche il pallore del corpo su sfondi scuri, come a voler inglobare in un vortice inarrestabile, rendono la scelta dei brevi tocchi di colori accesi, attribuiti ai momenti in cui la tensione arriva al suo picco massimo, incisiva.

 

Estremamente seducente, brutalmente toccante, Nocturnal Animals è un film dal quale è impossibile riprendersi.

 

Tom Ford rappresenta un ventaglio di tematiche non indifferenti, ma la sua maestria risiede nel creare un file rouge che non solo le unisce, ma collega tra loro anche tutti i personaggi, sia del reale che della fantasia.

Tony (interpretato sempre da Jake Gyllenhall), protagonista del libro, è il prolungamento del suo stesso io, delle sue stesse debolezza che solo dopo anni, andando avanti con la sua esistenza, è riuscito ad esorcizzare.

La perdita violenta di Tony rappresenta la perdita di Edward stesso, il vuoto e dolore lasciato dal suo animale notturo, Susan.

Susan stessa, nel suo non riuscire a dormire la notte, nel suo terrore di diventare come i suoi genitori e rendersi conto, giorno dopo giorno, di essersi trasformata in quel tipo di persona fredda, cinica, priva di sensibilità artistica, non può fare a meno di uscire dal suo guscio; ed è proprio quando sarà capace di farlo che ormai, inevitabilmente, sarà troppo tardi.

 

Nocturnal Animals

 

Non da meno è il personaggio di Michael Shannon, interprete del personaggio di finzione di Edward, il tenente Bobby Andes, che nella sua ostentata rudezza, non ha il coraggio di rivelare alla sua stessa figlia di essere malato.

Nocturnal Animals non è solo debolezza e solitudine, in parte è anche coraggio

Nocturnal Animals non è solo debolezza e solitudine, in parte è anche coraggio. Quel coraggio di fare una decisione, di prestabilire un obiettivo e portarlo a termine, qualunque cosa accada.

Alla maestria della tecnica di Tom Ford, regista che in passato ha saputo distinguersi per il suo gusto estetico, ma che con questa pellicola ha dimostrato una grande precisione e bravura per il lavoro di scrittura, si uniscono le coinvolgenti interpretazioni degli attori.

Assieme ad Amy Adams, Jake Gyllenhaal regge il film con un’interpretazione viscerale. Il personaggio di Tony rappresenta la normalità più assoluta. L’uomo pacato, schivo, incapace di reagire con la violenza. E sarà proprio il terrore della violenza, per poter riscattare la sofferenza, con cui Tony si troverà a fare i conti.

La sintonia con il personaggio di Aaron Taylor-Johnson, altro grandissimo interprete al quale è affidato il personaggio più estremo del film, basterebbe per sostenere tutta la narrazione. Non c’è da stupirsi se iniziale, agli albori del progetto, Nocturnal Animals dovesse essere un progetto diviso tra la vita di Edward e Susan e quella del romanzo di Edward.

 

Nocturnal Animals

 

Jake Gyllenhaal deve discendere fino agli inferi per ritrovare quel briciolo di pace interiore agognata. Riscattare la sua perdita. E l’attore ci riesce perfettamente, privo di qualsiasi sbavatura.

Incredibile è Michael Shannon. Il suo è un personaggio grezzo e gretto. Lo stereotipo texano ma che sa distinguersi dalla massa. Intenso, combattivo e ironico. Dal cinismo tagliente, Shannon è la svolta del libro di Edward. Un personaggio apparentemente forte ma che, come tutti, nasconde la sua fragilità, la sua riservata debolezza.

 

Punta di diamante Amy Adams, raffigurata in un’accecante pallida bellezza. Eterea, cammina come se il suo lato esteriore potesse levitare, a differenza della sua interiorità schiacciata dalla sua stessa infelicità.

 

Le sue parti sono soprattutto silenziose. I suoi sguardi vitrei, persi nel vuoto o angosciati dagli orrori sussurrati dalla sua anima. L’attrice riesce a comunicare tutto questo in pochissimi gesti.

Ed è a lei che viene affidata la parte finale. Un finale dalla fatalità struggente dove, in pochissimi minuti, si scivola nella consapevolezza di essere arrivati troppo tardi, di essere rimasti soli e vuoti, avvolti nell’improvviso buio dello schermo che precede i titoli di coda.

Solo in questo momento Nocturnal Animals permette di riprendere fiato. Di distogliere finalmente lo sguardo. Di rilassarsi sulla poltroncina della sala. Eppure, gli animali notturni di Ford continuano ad aggirarsi dentro di noi, lasciando una magnifica sensazione di irrequietezza e turbamento.

 

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