Bakairina, il farmaco giapponese che rende stupidi

scemochileggge

Per molti l’intelligenza è un sogno, un dono difficile da raggiungere, ma siamo certi che essere intelligenti sia un pregio? Una nuova ricerca giapponese suggerisce che forse essere stupidi non è così male.

Lavorano nel Kansai i ricercatori che in questi giorni hanno scoperto una molecola in grado di far “riposare la mente”. La bakairina, questo il nome della molecola estratta dal fungo giapponese Yamadori-take, sembra sia in grado di interagire selettivamente con alcuni centri del cervello portando ad un rallentamento delle capacità cognitive.

Dipendenza da farmaci antistress dovuti all’eccessiva attività cerebrale.

Proprio il Giappone, paese di lavoratori instancabili, sembra ultimamente abbia qualche problema di dipendenza da farmaci antistress dovuti all’eccessiva attività cerebrale.
Secondo i ricercatori dell’Università di Detarame essere intelligenti non è sempre una vantaggio e può facilmente portare a stressarsi per motivi che si potrebbero semplicemente ignorare.

 

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Quante volte è capitato di preoccuparsi inutilmente per un parcheggio in doppia fila?

Quante volte è capitato di preoccuparsi inutilmente per un parcheggio in doppia fila o per non aver fatto corretta manutenzione alla stufa prima di accenderla? Diversi studi hanno dimostrato che ad essere intelligenti ci si pone problemi spesso trascurabili, finendo per raggiungere un livello di stress superiore rispetto ai compagni meno “fortunati”.

 

 

Da studi preliminari sulle cavie, la bakairina è in grado di diminuire l’intelligenza per un periodo compreso tra 1 e  24 ore dalla somministrazione permettendo così di ignorare completamente problemi e disagi tipici della vita quotidiana.

Nonostante il nuovo farmaco sia in via di approvazione, non è difficile da immaginare che estratti della molecola possano essere giunti da tempo in Europa grazie alla medicina naturale di matrice orientale.

Quali potrebbero essere gli effetti collaterali di un uso prolungato di bakairina?

Secondo i ricercatori, nella maggior parte delle persone non ci sarebbe alcun tipo di effetto collaterale se non una leggera dilatazione delle pupille e secchezza di fauci dovuta ad eccessiva ventilazione del cavo orale.

“Non si può mettere in folle un cervello che ha già il freno a mano tirato”.

Si è anche notato che la somministrazione della bakairina in cavie con un QI molto scarso non ha portato a differenze apprezzabili delle capacità mentali, i ricercatori hanno usato questa metafora “non si può mettere in folle un cervello che ha già il freno a mano tirato”.

In attesa che la pillola anti-limitless giunga anche in Italia non rimane che tenere il cervello acceso, sperando che lo sia al momento giusto.

 

Update: abbiamo ricevuto un piccolo leak del packaging americano, disponibile in tutte le farmacie degli Stati Uniti da poche ore. Presto sarà disponibile anche in Italia!

Chissà come tradurranno in italiano questo simpatico giuoco di parole.

Chissà come tradurranno in italiano questo simpatico giuoco di parole.

 

 

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