Sovrappopolazione, entro 90 anni saremo oltre 11 miliardi

La crescita demografica non è un problema nuovo sul nostro pianeta. Attualmente siamo 7,3 miliardi in rapido aumento. Cosa succederà entro il 2100? Ha senso parlare di controllo delle nascite?

Secondo le recenti stime della rivista Nature, nel 2100, saremo oltre 11 miliardi. Un numero decisamente elevato se pensiamo che nel 2000 eravamo appena 6 miliardi.

La crescita di questi anni che ci ha portato a superare i 7 miliardi di persone non è imputabile ad Europa e Nord America, ma è dovuta ai paesi in via di sviluppo, in particolare Africa e Asia. Nonostante il controllo della nascite operato in Cina, l’Asia continua ad aumentare la sua popolazione che raddoppierà entro il 2050, se le stime si rivelassero esatte.

 

La crescita maggiore è attesa in Africa

Il problema maggiore però è atteso in Africa. Oggi la popolazione è circa 1 miliardo, ma entro il 2100 diventerà di 4 miliardi. Il rapido aumento della popolazione è spesso sinonimo di pessime condizioni sociali dovute banalmente alla divisione della ricchezza pro capite per un numero maggiore di individui. La povertà porta con sé malattie, inquinamento e tensioni sociali che potrebbero essere efficacemente prevenute con un corretto controllo delle nascite.

 

vietnam

 

Controllare le nascite spesso significa solo fare corretta educazione tra la popolazione

Controllare le nascite spesso significa solo fare corretta educazione tra la popolazione. Sono 74 milioni le gravidanze non previste ogni anno nei paesi in via di sviluppo e la metà si concludono in aborti. In Rwanda una corretta informazione e l’accesso a strutture e servizi ha permesso una diminuzione delle nascite da 6,1 figli per donna a 4,6 in soli 5 anni.

 

La coercizione è assolutamente da evitare

La prevenzione per le gravidanze indesiderate si basa su educazione e sull’accesso ai servizi, non sulla coercizione. Qualunque tipo di violenza o imposizione è da evitare sia per motivi etici, sia per fare in modo che l’idea di prevedere le gravidanze sia considerata parte della gestione famigliare indipendentemente da leggi e governi. Per avere un’efficace gestione della popolazione mondiale ogni donna del globo dovrà avere accesso a mezzi, servizi e messaggi educativi entro 10 anni. La programmazione delle nascite deve diventare una questione di gestione del nucleo famigliare e deve diventare, per la politica, un punto chiave dello sviluppo nazionale e sovranazionale. Questo aiuterà la gestione delle risorse e ad una più rapida crescita degli standard di vita nelle regioni più povere.

 

Sarebbe bene pensare a politiche sensate, invece di affidarsi a dogmi religiosi o proclami intolleranti.

 

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