Schemi piramidali per bambini, animalari e antivaccinismi vari

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Eccoci qua per un altro recap periodico delle bufale più gettonate su Butac.it!

 

 

Schemi piramidali per bambini

Una storia che sta girando in questi giorni e che ci ha fatto molto ridere per come è stata trattata da un utente della rete è quella del Children’s Books Exchange. Trattasi di schema piramidale puro e semplice, non importa che i beni scambiati non siano in denaro: non può funzionare. Eppure tanta gente è caduta in quella che è una trappola per regalare i dati (in questo caso, l’e-mail) a qualcuno che sa bene come ricavarne denaro. Ma per fortuna c’è anche chi mastica questi meccanismi a tal punto da poterceli spiegare con dei disegnini di un personaggio a forma di pene che si chiama Richard Cranius.

 

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Il nome è un fine (?) gioco di parole che solo i più smaliziati (?!) con l’inglese capiranno.

 

 

Il Gatto seviziato

Quando avrete finito di ridere perché avete sicuramente capito la battuta (e visto tutti i disegnini) potrete dare un’occhiata qui dove il Ninth ci delizia con quello che sa fare meglio: smontare frottole senza alcun fondamento che hanno il solo scopo di portare acqua al mulino di chi le diffonde. In questo caso si tratta di una delle molte foto che gira per la rete (qualcuno ricorda per caso da dove viene il titolo di questa rubrica?) che vede un povero animale seviziato, torturato e/o vivisezionato senza umanità e senza nessun motivo scientifico, così, giusto per soddisfare il sadismo dei ricercatori.

La foto è accompagnata da una lettera scritta di proprio pugno dal gatto, in cui si racconta la triste storia di un animale da laboratorio nato e cresciuto per essere torturato, che da solo viene sottoposto praticamente a qualsiasi sperimentazione sia in corso in questo momento in qualsiasi parte del globo.

 

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In realtà, [SPOILER ALERT] la gatta ritratta nella foto è sì “vittima” di sperimentazione, ma tutta la sua tortura sta nel portare quella specie di cappello sulla testa. Di certo non sarà comodo, ma la gatta non prova dolore; e di certo possiamo dibattere ore sull’etica della sperimentazione sugli animali, ma tutta la lettera allegata alla foto e il patetismo con il quale si vuole portare sostegno alla causa degli animalari sono né più né meno che la solita fuffa da utonti incapaci di fare una ricerca delle fonti (come buona parte dei giornalisti nostrani, dopotutto).

La legge sulla sperimentazione animale in Italia e in Europa è molto chiara, viene rispettata e va nella giustissima direzione della sostituzione degli animali con metodi alternativi, che però per il momento non sono sufficienti per eliminare del tutto l’utilizzo di animali. Immagino che anche il lettore più animalista, in quanto dotato di raziocinio, sia in grado di rendersi conto di ciò. Ma dopotutto io volevo solo una scusa per poter citare i Megadeth come ha fatto il Ninth:

Contrariamente a quanto si possa pensare, anche gli scienziati hanno lo stesso desiderio. Dopotutto, oltre al costo di una cavia da laboratorio, la quale segue un criterio genetico ben preciso, bisogna tener da conto altre spese, fra le quali abbiamo il nutrimento e l’igiene. Parafrasando “Peace Sells” dei Megadeth, se mai dovesse esserci un’alternativa, gli scienziati sarebbero fra i primi della fila per accettarla… a patto che funzioni. Al momento, tali alternative non esistono.

 

 

L’ultima sparata sui vaccini dei giornalisti nostrani

Ovviamente non può mancare, in questo momento caldo per la medicina (soprattutto quella pediatrica) l’ultima sparata sui vaccini dei giornalisti nostrani: in questo caso si tratta di Famiglia Cristiana che, grazie al suo altissimo impact factor, ci avverte che no, tutto l’allarme degli ultimi tempi sul calo delle vaccinazioni è assolutamente ingiustificato, perché non c’è stato nessun calo!

L’ultimo rapporto sull’argomento è dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), di marzo scorso ‒ peraltro accessibile a tutti poiché disponibile sul sito del Ministero della Salute ‒ che rende note le percentuali sulle vaccinazioni pediatriche relative al 2013, tutte superiori al 95%, livello al di sotto del quale è opportuno che le autorità intervengano per recuperare i punti persi: Da quanto appare, solo quelle non obbligatorie risultano inferiori al 95%.

Insomma, a quanto pare potremmo non aver capito niente, né noi né l’Istituto Superiore della Sanità… fortunatamente ci pensa il Dottor PA a ristabilire l’ordine e a spiegarci perché Famiglia Cristiana è arrivata a questa (errata) conclusione e come leggere correttamente i dati che fornisce Aifa, magari integrandoli con tutti quelli a disposizione e non mostrando soltanto quelli che dimostrano la tesi proposta.

 

 

E ancora…

Altre cose che hanno cercato di farci credere negli ultimi giorni: che sesso e canne sono la panacea di tutti i mali (lo dico da sola MAGARI o mi volete dare una mano?); che da qualche parte un kebabbaro potrebbe fare la cacca nel vostro panino e, ovviamente, tutta una serie di castronerie derivate dalla diffusione dei dati OMS riguardanti la cancerogenicità della carne e degli insaccati che, tra l’altro, trattavamo già da tempo insieme a un sacco di altre leggende metropolitane sulla carne, di solito messe in giro da chi non la mangia e vorrebbe che smetteste anche voi.

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