Voleva fare un videogame, è finito nello staff di un festival

gameover

Vecchio quarantenne traviato da giovani a fare tutt’altro da quello che desiderava, tramite un subdolo e oscuro potere, il dannato entusiasmo nel ‘fare cose e vedere gente’, finisce così nello staff di un festival di sviluppatori indie!

Quella che segue non è il classico articolo propaganda, ho voluto rende la cosa un pò più scanzonata, se non volete perdere tempo in fregnacce potete andare direttamente al paragrafo la vera storia.

Pinq dopo aver incontrato 'quelli' di game over

Questo è un articolo di cronaca vera, nel senso che è un fatto di cronaca abietto che normalmente si leggerebbe su “Cronaca Vera” ma che anche loro hanno definito troppo abietto per essere moralmente pubblicabile.

Questo fatto è accaduto a me!

Qui a fianco trovate una mia foto dopo i fatti che sto per narrarvi.

 

 

I crudi fatti

mi recai a tale evento anelando un sogno coltivato sin da bambino: creare un videogioco

Andiamo con ordine, settembre 2014, presso il centro sociale Leoncavallo, in via Antoine Watteau 7, si sta svolgendo il festival underground di sviluppatori indie denominato Gameover, io, ignaro di cosa mi sarebbe accaduto, mi recai a tale evento anelando un sogno coltivato sin da bambino: creare un videogioco, speravo di incontrare qualcuno con cui confrontarmi e con cui magari sviluppare un gioco o almeno capire se da solo e in che modo poterne sviluppare uno, lo so, lo so, ero un povero illuso. Eppure durante tale festival seguii un bellissimo workshop di 4 ore su unity3D, potei provare l’Oculus Rift, scoprii che c’era una vastità di piattaforme e librerie con cui provare a sviluppare anche piccole demo e, non da ultimo, giocai alla demo di SUPER BOTTE & BAMBA II TURBO.

 

superbotteebambaIIturbo

 

Una nuova speranza

Inutile dirvi che il mio entusiasmo era alle stelle, rimasi in contatto con i ragazzi che avevano organizzato il festival, mi dissero che a breve si sarebbe aperto uno spazio all’interno dello stesso Leoncavallo dove incontrarsi per portare avanti il discorso aperto dal festival.

il mio entusiasmo era alle stelle

Tale spazio fu inaugurato a maggio, andai come si va a casa di un amico per una lan party di 48 ore: sorriso a 32 denti. Spazio figo, gente figa, cose fighe, c’era persino la figa fibra ottica, posto perfetto, rivedo i ragazzi e mi dicono che lo spazio si aprirà il mercoledi sera e il giovedi dal pomeriggio alla sera e che sono in previsione altri corsi e workshop ed inoltre essendo oggi mercoledi domani si sarebbe gia aperto dal pomeriggio fino alla sera, ottimo, mi congendo con un

ci vediamo domani allora!

 

 

La minaccia fantasma

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Qui non c’è nessun sviluppatore indie

Il giorno dopo, siamo solo noi, io e i ragazzi, è finalmente possiamo fare due chiacchere, dichiaro la mia classe e il mio allineamento: “sono un programmatore, neutrale web, volevo fare un gioco, chi di voi è uno sviluppatore di videogame indie”, risposta: “nessuno”, “…chi di voi sa programmare”, “nessuno, cioè uno c’è e sei tu”; sono l’unico che sappia programmare in tutta la stanza.

  • E i corsi che dovevate tenere?
  • Iniziamo con un buon corso di Linux Base, parte I e parte II
  • Vabbeh ma ne farete altri su come si programma un gioco?
  • Certo, anzi perchè non li fai direttamente tu
Ebbene si, sono passato da Episodio IV a Episodio I e mi sento Jar Jar Binks, preso con la rana in bocca!
jjb

 

Attenzione!

Questo settembre il festival Gameover torna, è già inserito nella sezione eventi di Lega Nerd; vi prego, fate attenzione! Vi diranno che ci sono più di 40 team di sviluppo, decine di workshop e talk, performance con droni e robot, stampa 3d, makers vari, giochi da tavolo, cardgames, concerti serali e ovviamente una marea di videogame, non ci cascate, è un trucco per tirarvi in mezzo come hanno fatto con me, perciò NON andate a Gameover… (forse sto esagerando).

 

La vera storia

La vera storia è che Gameover è una bella esperienza, un festival così articolato a Milano sullo sviluppo indie io non me lo ricordo, ancora più interessante se possibile è la piacevole costola del festival chè è la Gameover Room, lo spazio all’interno del Leo nato dall’entusiasmo generato dal festival e in cui, tolto il mio, ci sono gia stati tanti seminari interessanti.

Sono contento di rendermi utile all’organizzazione del festival di quest’anno anche se non sono riuscito a fare il mio videogame (per adesso). Quindi ricordate il 19 e il 20 settembre al Leoncavallo, ci vediamo li e spero che veniate numerosi.

Se non riuscite a venire al festival che il Grande Cthulhu vi tormenti i sogni per sempre passate alla Gameover Room: tutti i mercoledi sera terremo seminari, i giovedi pomeriggi smanettamenti vari e i giovedi sera: retrogaming e indiegaming.

Info:

  • Pagina Facebook qui
  • Sito internet qui (tenetelo d’occhio, lo stiamo aggiornando di giorno in giorno)
  • Questa è la locandina gameover2015

 

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