CircleMe

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Giuseppe D’Antonio è fondatore e CEO di CircleMe, una startup italiana molto interessante a cui abbiamo chiesto di descrivere la sua idea e parlarci di come è nata e poi è stata sviluppata.

Riceviamo tante richieste di pubblicazione da startup di ogni tipo e invece che pubblicare un semplice articolo “press release” preferiamo chiedere ai protagonisti di queste piccole imprese di raccontarci la loro esperienza e le difficoltà incontrate durante il duro cammino di uno startupper. Quanto segue è il racconto di Giuseppe e del suo CircleMe.

 

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Spesso mi chiedono quale sia stato il motivo per aver cominciato a lavorare ed investire (soldi, tempo, energia e vita) su un progetto così ambizioso come appunto il nostro di CircleMe. Credo che la ragione vada ricercata nell’importanza e nel potenziale che io ed il mio team diamo al tema della scoperta ‘serendipica’ di contenuti. Noi la chiamiamo “Smart Serendipituos Discovery” (SSD) e vi dirò qualcosa di più su di essa in questo articolo.

Qualche anno fa, quando come manager in Google ero responsabile dello sviluppo di accordi strategici tra la mia compagnia e grandi players del settore, ho cominciato a riflettere a fondo sul grande potenziale di Internet e sul fatto che l’accesso dei suoi contenuti sarebbe stato sempre più un grave tema da affrontare e risolvere.

Pull system: dimmi cosa cerchi, e ti porterò in visione tutti i contenuti che trovo su Internet legati a queste keywords.

Google ovviamente ha sempre fatto un lavoro egregio per rendere questi contenuti accessibili a tutti, ma… il sistema offerto da Big-G è quello che si definisce un “pull system”: dimmi cosa cerchi, e ti porterò in visione tutti i contenuti che trovo su Internet legati a queste keywords.

In realtà ben presto però mi resi conto che quello che una persona poteva voler ricercare sul web (sfruttando quindi il sistema “pull”, o banalmente di ‘search’) era necessariamente una percentuale assolutamente minima rispetto al totale dei contenuti disponibili sul web.

Chiunque di noi, anche il più informato o acculturato, non può che conoscere in modo molto approssimativo dell’intero universo di contenuti disponibile sul network digitale del web.

La domanda quindi sorgeva spontanea: come sarebbe stato possibile portare in visione, ad utenti del web, contenuti esistenti e probabilmente di particolare interesse senza che lui o lei ne avesse chiesto esplicitamente la visione attraverso una banale ricerca su Google&Co.?

Questa domanda è stata la base di un ragionamento che a inizio 2011 mi ha permesso, insieme al mio socio, di ideare CircleMe, una “interest-based platform” che avrebbe permesso di carpire gli interessi degli utenti così da fornirgli contenuti e servizi legati a questi, presi automaticamente da tutto il web e dei quali probabilmente gli utenti non ne sarebbero stati comunque a conoscenza.

L’idea fu certamente convincente, non solo per noi che con molta passione ci mettemmo subito all’opera nella realizzazione della prima Alpha-version del prodotto, ma anche per un venture-capital che ci dimostrò di credere nel progetto con un primo significativo finanziamento (circa €600k).

 

CircleMe

 

Oggi, a circa 3 anni da quella idea, CircleMe fornisce contenuti per approssimativamente 1 milione di passioni diverse, in qualunque categoria immaginabile.

Più di 1000 nuovi contenuti al giorno vengono distribuiti a migliaia di utenti che si sono “connessi” alle loro passioni nella vita.

I contenuti (e ‘Servizi a Valore Aggiunto’, come biglietti per eventi, campioni audio di musica, e-books gratuiti, etc.) provengono automaticamente da una di 7000 sorgenti di informazioni sul web connesse al back-end di CircleMe, dal Forbes al Corriere, da YouTube a Mashable, da iTunes a Songkick, e così via.

Gestire contenuti per più di un milione di passioni diverse, in qualunque categoria immaginabile.

Ora, fornire tale servizio di “Smart Serendipitous Discovery” non è per nulla banale. Da un lato, perché sul livello tecnologico si necessita di algoritmi e logiche sofisticate così da poter gestire contenuti per più di un milione di passioni diverse, in qualunque categoria immaginabile (dal calcio alla città di New York, dalla filosofia all’isola di White, dalla musica indie-rock a Andy Wharol, e così via) e abbinare a tutte queste passioni contenuti in modo automatico e real-time.

Poi, a queste tecnologie complesse (che abbiamo sviluppato in-house e quindi ora costituiscono un valore molto prezioso per la nostra società), sono convinto che vadano anche abbinate delle logiche di “raccomandazione (o influenza) sociale”, proprio perché quando si tratta di interessi e passioni, non tutto è riconducibile ad una grande equazione scientificamente inattaccabile.

Su CircleMe trattiamo anche di moda, di trends passeggeri, di gusti, e tutte queste cose non sono sempre prevedibili, né calcolabili analiticamente.

Il nostro team lavora con passione da anni per far si che l’equilibrio tra questi due fattori dell’equazione sia ottimale, così che chiunque s’iscriva alla nostra piattaforma, dal primo minuto veda rispettata la promessa che facciamo loro di “tenerli aggiornati su tutte le loro passioni”.

 

CircleMe

 

Ad oggi, crediamo di essere sulla buona strada anche vista la crescita e l’engagement dei nostri utenti iscritti.

Non ho dubbi che i sistemi intelligenti di “push” nel futuro saranno di fondamentale importanza. Questo non significa che si sostituiranno a quelli di “pull” (come Google per il più generico Search, o come quelli di Wikipedia e tanti altri per migliaia di database e settori verticali).

Serviranno quindi sistemi di “push” intelligenti, efficaci e flessibili.

Certo però è che con il passare del tempo l’esistenza sul web di contenuti di cui gli internauti non possono esserne a conoscenza può solo aumentare e serviranno quindi sistemi di “push” intelligenti, efficaci e flessibili. CircleMe lavora in questo settore e stiamo cercando con tutte le nostre capacità di far si che sia un vero leader di settore a livello internazionale.

 

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Giuseppe è iscritto a Lega Nerd e disponibile a rispondere alle vostre domande: i commenti qui sotto sono fatti apposta ;)

 

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