Goal fantasma: GoalControl-4D, la soluzione scelta dalla Fifa

Si chiama GoalControl-4D la tecnologia scelta dalla Fifa per porre fine alle dispute sui goal-non-goal. Sarà testato a giugno con la Confederations Cup e probabilmente ai prossimi Mondiali in Brasile.

Doveva essere il Goalref, o il cosiddetto “Occhio di falco”: sarà invece il nuovo sistema tedesco a fornire la tecnologia contro il goal fantasma.

«La tecnologia è ormai fondamentale per il calcio», tuonò nel marzo 2012 Joseph Blatter, il numero uno della Fifa. Alle parole, poi, sono seguiti finalmente i fatti. I sistemi presi inizialmente in considerazione, come detto prima, sono stati il goalref e l’occhio di falco, che sembravano offrire la miglior soluzione per combattere definitivamente il capitolo goal fantasma.

La Fifa scelse così, per la sperimentazione ufficiale, il Mondiale per club che, per sfortuna, non presentò nessun episodio che potesse testare concretamente le due tecnologie. Ma un grande problema già c’era: il costo eccessivo di entrambi gli strumenti.

La Fifa decise così di riaprire il bando di gara, con la speranza che qualche altra azienda si presentasse con una strumentazione di pari validità, ma con un costo decisamente minore. Che infatti sono arrivate. Con una nota diffusa il 2 aprile scorso, il governo mondiale del calcio ha comunicato la sua scelta.

The announcement follows a comprehensive tender process that began in February and involved bid presentations at the Home of FIFA in Zurich as well as site inspections in Brazil. As part of the tender, GoalControl GmbH is also set to be GLT provider for the 2014 FIFA World Cup Brazil™ provided that the performance of the system during this year’s Festival of Champions meets all necessary FIFA requirements.

 

 

 

Come funziona il Goalcontrol-4D?

Quattordici telecamere ad alta velocità, dislocate all’interno dello stadio, seguono la posizione del pallone in ogni momento della partita.

Se la palla varca completamente la linea di porta il sistema di elaborazione, in meno di un secondo, invia un segnale codificato al ricevitore, posto sul polso dell’arbitro.