Sky City One: Novanta giorni per toccare il cielo

L’importanza non è l’altezza ma la bellezza. Il Pirelli è bello perché è come stare sul ponte di una nave. Nell’architettura c’è una parte di mistero che non risiede nelle dimensioni. Come i dipinti di Antonello da Messina: sono piccoli, ma fatti d’arte (Lisa Ponti, figlia di Gio Ponti)

Sembra ieri che veniva inaugurata la Burj Khalifa, la torre in Arabia Saudita che vantava il record dell’edificio più alto del mondo con i suoi 828 metri di piani in calcestruzzo e vetro scintillante. Oggi però il record viene sfidato da una società cinese, il Broad Group. Bastano infatti soltanto 10 metri, poco più di tre piani, per infrangere il sogno Arabo. Ma quel che più stupisce è il tempo di costruzione: laddove per il colosso dell’emiro erano occorsi settantadue mesi di cantiere, il gruppo cinese sostiene di riuscire nell’impresa in soli tre mesi! Lo stesso gruppo si era già dilettato in giochi del genere, come dimostra il video riportato qui sotto, nel quale viene mostrata la costruzione in 360 ore di un prototipo di Hotel da trenta piani.

L’idea di base è proprio questa: prefabbricare l’intera torre, lo Sky City One, altrove e assemblarla sul posto in meno di novanta giorni. Una sorta di gigantesca scatola di Lego insomma. Se i lavori, come è stato annunciato, cominceranno a dicembre, al ritmo di due piani edificati al giorno nella primavera del 2013 circa 30 mila persone potranno popolare la torre, muovendosi tra abitazioni, hotel, negozi, ristoranti e uffici grazie ai 104 ascensori previsti. Un milione di metri quadrati di estensione, 220 piani, 200 mila tonnellate di acciaio impiegate, la torre di Zhang promette una resistenza ai terremoti fino a 9 gradi di magnitudo, un consumo di elettricità 6 volte inferiore rispetto agli edifici convenzionali e aria 20 volte più pura di quella che si respirerà all’esterno. Alla costruzione parteciperanno anche architetti e ingegneri che, a suo tempo, hanno lavorato al cantiere di Burj Khalifa, a Dubai.

In fondo la tecnica usata è vecchia come l'Architettura Moderna. Sul problema della prefabbricazione si sono scervellati grandi menti come Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Peter Behrens e Walter Gropius. Fu infatti l’avvento della produzione seriale a dare nuova linfa a quella che oggi consideriamo Architettura Moderna. La maggior parte dei grattacieli odierni è formata da elementi prefabbricati (vetrate, vani scale, elementi metallici), mentre le parti strutturali in calcestruzzo sono gettate in loco. La sfida del colosso cinese sarà quella di eliminare i tempi di stagionatura del calcestruzzo, quindi di prefabbricare l’intero edificio (dalle fondamenta al pinnacolo), sfruttando tecniche innovative sognate dai pionieri dell’Architettura.

Sky City One: l’edificio piu’ alto del mondo sara’ completato in 90 giorni (ingegneri.info)
Cina, il grattacielo dei record costruito in novanta giorni (corriere.it)

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