Gatti – Gli Elfi del regno animale

Da quando sono nato vivo in mezzo ai gatti.
La stirpe felina che convive con la mia famiglia da tempi immemorabili ha accompagnato e arricchito la mia infanzia e mi regala tuttora momenti di gioco e divertimento unici. Dopo tanti anni, non riesco a smettere di osservarli, fotografarli e coccolarli: perché sono belli e fieri, perché sono teneri e affettuosi.. ma anche perché ammiro la loro incredibile capacità predatoria e, al tempo stesso, la loro sfrontatezza nel cazzeggiare, sonnecchiare e godersi la vita.
Ho avuto da tre a diciassette gatti contemporaneamente in giro per la casa, e ogni volta che mi chiedono perché li adoro e perché non riesco a fare a meno di loro mi trovavano impreparato. Ma da oggi non più: ho preparato una lista di buoni motivi per amare i gatti e per stupirsi ogni giorno di ciò che sono capaci di fare. Perché c’hanno i superpoteri.

Ecco quindi una bella carrellata delle mie curiosità feline preferite.

• Da neonati, tutti i gatti hanno gli occhi blu.

• I maschi possono avere un pelo di due colori al massimo.

• I gatti sono molto puliti: dedicano molto tempo alla pulizia perché il pelo ordinato e privo di corpi estranei è fondamentale per la termoregolazione. In più, sotterrano sempre gli escrementi per non far individuare il proprio odore dai predatori e per diminuire i rischi di infezioni da parassiti.

• Hanno un linguaggio universale per comunicare tra loro: una ventina di miagolii ‘codificati’, ma soprattutto posture del corpo, feromoni (un tipo di secrezione per ogni concetto da comunicare) e fusa. Sono capaci di emettere anche vari tipi di ‘ringhio’, soffi e sputi (ad esempio per intimidire un avversario).

• Oltre ai baffi, i gatti hanno vibrisse anche sotto il mento e in fondo alle zampe. Si tratta di organi percettivi raffinatissimi, essenziali per la predazione: servono per captare le variazioni di pressione nell’aria e contribuiscono a controllare l’equilibrio.

• Hanno un udito molto fine (percepiscono suoni fino a 50.000 Hz contro i 20.000 umani) e possono direzionare i padiglioni auricolari per ‘isolare’ sorgenti acustiche; per motivi genetici i gatti completamente bianchi sono spesso sordi.

• Il loro olfatto, circa due volte più sensibile di quello canino, è particolarmente efficiente nel rilevare i composti azotati, il che consente ai gatti di stabilire con grande precisione se il pasto è rancido o andato a male.

• Anche il senso del gusto è molto raffinato, il che torna utile ai gatti per percepire le variazioni nel sapore dell’acqua.

• Hanno una vista molto acuta e sono in grado di distinguere dettagli lontani anche in condizioni di scarsissima illuminazione; pare che percepiscano i colori, anche se il daltonismo è frequente. La visione è binoculare, perciò hanno una percezione della profondità e sono in grado di fare valutazioni sulle distanze (cosa fondamentale per la caccia).

• I gatti sono predatori crepuscolari; tra gli efficientissimi mezzi che hanno a disposizione per la caccia ci sono la conformazione ossea e muscolare che conferiscono elasticità, rapidità e flessibilità; i cuscinetti sotto alle zampe che permettono spostamenti silenziosi; gli artigli protrattili; la dentatura ideale per trattenere le prede; la lingua abrasiva; le capacità logiche e deduttive (imparano a far funzionare semplici meccanismi come ad esempio le maniglie delle porte); la memoria; uno spiccatissimo senso dell’orientamento.

• La madre insegna ai cuccioli i primi rudimenti della caccia a sole 5 settimane di vita; per uccidere le prede i gatti cercano di morderle alla nuca per spezzare la colonna vertebrale. Le prede più cacciate sono i piccoli roditori come i topi, ma possono anche essere lucertole, piccoli uccelli, pesci e insetti. Se necessario attaccano anche ricci, conigli e serpenti, e all’occorrenza si nutrono di scarti.

• La conformazione ossea e la muscolatura delle zampe posteriori conferiscono un’agilità eccellente e una notevole capacità di salto (5 volte la lunghezza del corpo come altezza di balzo da fermi). I tempi di recupero dopo attività stancanti, ferite e malattie non invalidanti sono rapidi.

• L’organo vestibolare particolarmente sviluppato consente ai gatti di atterrare sempre in piedi da una caduta; i tempi di reazione, brevissimi, consentono una torsione completa da una caduta da dieci centimetri. Hanno un ottimo equilibrio (possono camminare, correre e girarsi anche con appoggi estremamente precari); percepiscono il pericolo delle altezze ma non hanno sensazioni paragonabili alle vertigini dell’uomo.

• Tutti i gatti sono ottimi nuotatori, e non esitano a gettarsi in acqua se costretti. Si spostano nuotando a pelo d’acqua con una certa agilità, pur non essendo in grado di cacciare finché non tornano sulla terraferma.

• Ogni individuo ha una personalità e un diverso livello di socialità, a seconda del contesto: si va dai solitari ai ‘gregari’. Ma sono più legati al territorio che al branco: per questo, a differenza dei cani domestici, non sono ‘devoti’ al padrone, che considerano piuttosto un pari grado legato da parentela (si affezionano comunque ai padroni umani considerandoli madri e tutori e possono dimostrare affetto e attaccamento ad animali di altre specie, inclusi i cani).

• I maschi controllano un territorio con un raggio di circa 5 Km dal luogo in cui ‘risiedono’ e si battono per le femmine della zona quando sono in calore. Il controllo del territorio (segnato da marcatori chimici e da graffi sui tronchi) è solo additivo: ad esempio, dopo aver catturato una preda, tornano periodicamente alla sua tana anche se sanno che è vuota.

• Mentre il corteggiamento può durare settimane, l’accoppiamento dei gatti non dura più di 15 secondi; la gravidanza dura in media 65 giorni; lo svezzamento dei cuccioli è molto precoce e si completa in 2/3 mesi: raggiunta quell’età, i piccoli possono considerarsi completamente autonomi.

• I gatti dormono 12/16 ore ogni 24, ma la loro ‘giornata’ è di 12 ore. Periodi di sonno (sempre arricchito da sogni intensi) si alternano a momenti dedicati al gioco e alla caccia.

• Sono tra gli animali più indicati per la pet-therapy perché accarezzarli e percepire le fusa sono attività rilassanti, che stimolano la produzione di serotonina.

• I gatti domestici apprezzano le coccole e cercano periodicamente le attenzioni dei padroni. Amano essere grattati sotto il mento o dietro le orecchie, zone che normalmente non possono raggiungere con la lingua; considerano piacevoli le carezze sulla testa, perché le associano al tocco della lingua della madre. Tra loro, o con altri animali, hanno contatti solo se c’è un certo livello di confidenza; tra consanguinei o ‘conviventi’ capita che dimostrino affetto con pulizie reciproche e fusa sommesse.

• La loro natura orgogliosa e i sensi raffinati che consentono ai gatti di prevedere variazioni meteorologiche e (pare) persino terremoti hanno da sempre conferito loro un’aura di ‘potere’ sovrannaturale; per questo sono venerati da svariate popolazioni fin dall’antichità. La loro diffusione è dovuta anche al fatto che sono sempre stati tenuti in grande considerazione da popoli di grande cultura come Egizi, Greci e Romani, che comunque ne apprezzavano anche le doti più pragmatiche come quella di predare i piccoli roditori dannosi per l’agricoltura.

Ah, il gatto nella foto è il mio Gianfranco.

Wikipedia

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