James Cameron nella Fossa delle Marianne

Quasi due anni fa si era parlato della Fossa delle Marianne, il punto più profondo del pianeta che fu raggiunto per la prima ed unica volta dal batiscafo “Trieste” nel 1960. Questa notte (precisamente alle 23.52 ora italiana) il regista James Cameron ha raggiunto per la seconda volta (ed in solitaria) la profondità di 10.898 metri toccando il fondo di questa fossa oceanica.

Il regista ed esploratore per il National Geographic, attraverso un sommergibile verticale, ha raggiunto l’obiettivo dopo una discesa durata 2 ore e 36 minuti, rimanendo sul fondo per effettuare riprese e rilevamenti e tornando in superficie alle 4 del mattino (ora italiana).

Kevin Hand, uno dei membri della spedizione “Deepsea Challenger” ha dichiarato che tutto si è svolto alla perfezione ed ora sono ansiosi di cominciare ad analizzare i campioni raccolti insieme a tutto il team scientifico.

I video girato nella profondità della Fossa delle Marianne sono stati realizzati con la tecnologia 3D e andranno a beneficio del pubblico con futuri film e documentari.

“C’è un valore scientifico molto importante in questo tipo di immagini”, ha tenuto a sottolineare Cameron poco prima di immergersi. “Permettono di determinare la scala e la distanza degli oggetti in una maniera che sarebbe impossibile attraverso immagini bidimensionali” (una marchetta alla sua tecnologia di riprese in 3D?).

Cosa uscirà a questo punto dalla mente cinematografica di Cameron? Un film sulle esplorazioni dei fondali marini oppure un fantascienza/horror in stile “La Cosa”?

Font.

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