Real Kamehameha: Fulmini globulari

C’abbiamo provato tutti in giovane età (a volte anche in età più matura) ovviamente io ci riesco con scarso successo, ma la tecnica che il maestro Muten insegna a Goku (che ne farà uso e abuso…), non è completamente priva di fondamento. Si badi bene non credo che ci siano prove che una persona possa emetterla solo concentrando il proprio Ki tra le mani, ma almeno come fenomeno fisico sembra essere possibile.

Il fenomeno è chiamato fulmine globulare o sfera di luce e si manifesta come globo luminoso nell’atmosfera. Consiste in “sfere” di diametro variabile che si possono notare principalmente durante i temporali sia ferme che in movimento a varie velocità. Le Ball lighting (BL), come vengono chiamate in inglese, sono un fenomeno descritto da centinaia di anni, ma ancora molto poco compreso, che recentemente sta trovando riscontro in alcuni fenomeni osservati in laboratorio.

Storia

I primi avvistamenti documentati risalgono al The Great Thunderstorm avvenuto il 21 ottobre 1638 a Widecombe-in-the-Moor nel Dartmoor, Kingdom of England. Durante un terribile temporale quattro persone morirono e sessanta riamassero gravemente ferite a causa di una sfera di fuoco di circa 2,4 metri di diametro che colpì la chiesa in cui si trovavano, radendola quasi al suolo. A causa dell’odore sulfureo e del fumo nero sprigionatosi all’epoca si diede la colpa, neanche a dirlo, al Demonio…

Seguono decine di testimonianze riportate in modo più o meno ufficiale nei secoli successivi pricipalmente attraverso i giornali, ma anche in documenti ufficiale e relazioni di esperimenti tra cui clamorosa fu la morte di dello scienziato tedesco Georg Wilhelm Richmann morto in russia mentre cercava di replicare il noto esperimento dell’aquilone di Benjamin Franklin (Kite_experiment) colpito da una sfere di fuoco venuta dal cielo.

Caratteristiche

Le sfere sono descritte in modi che differiscono molto tra loro. Spesso sono in movimento e hanno traiettoria imprevedibile. Hanno colore vario e cangiante ed emettono luce e fiamme, i colori più diffusi vanno dal rosso al giallo e la luminosità mai alta, paragonabile a quella di una lampada. In molte descrizioni il fenomeno sparisce dissolvendosi lentamente, in altre la sfera esplode colpendo o no oggetti che si trovano sul suo cammino. A volte però anche colpendo tali oggetti li attraversa lasciando tracce poco rilevanti o comunque senza distruggere gli stessi. L’odore di zolfo accompagna spesso la loro presenza (ah satanasso di un demonio) insieme a quello di ozono (ah…boh?!)…
Insomma tutto e il contrario di tutto! Questo farebbe pensare nell’osservazione di un gruppo di fenomeni molto complesso che potrebbe essere riconducibile eventi di tipologia diversa. Per questo molte sono le teorie e gli esperimenti che in un modo o nell’altro sembrano avere collegamento con questi eventi.

Esperimenti in laboratorio

Vari sono stati i tentativi di riprodurre le sfere di energia in laboratori ed alcuni dei fenomeni notati sembrano avere delle similitudini con quelli naturali è però ancora impossibile capire quali e se ci siano relazioni reali.
Studi effettuati dagli scienziati giapponesi Y. H. Ohtsuki e H. Ofuruton sull’interazione di una sorgente di micro onde con particolari tipi di atmosfere, il risultato osservato è la formazione di plasmi incandescenti che potrebbero anche formarsi in atmosfera.
Importanti gruppi scientifici, tra cui il Max Planck Institute, hanno osservato fenomeni assimilabili ai fulmini globulari scaricando correnti elettriche ad alti voltaggi attraverso l’acqua.

Gli scienziati Antonio Pavão and Gerson Paiva della Federal University of Pernambuco hanno generato sfere luminose colpendo con le scariche di elettricità generate da un utilizzato un arco voltaico dei wafer di silicio e inducendo l’ossidazione dei vapori ottenuti. La durata dei fenomeni da loro osservati varia da 2 a 8 secondi. Video

Forse il più interessante di tutti gli esperimenti su questo argomento, sia per ragioni scientifiche che ragioni nerdamente meramente ludiche, riguarda gli scienziati Eli Jerby e Vladimir Dikhtyar dell università di Tel Aviv in Israele. I due studiosi hanno generato “sfere di fuoco” in una cavità a microonde al European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) (www.esrf.eu). L’esperimento è particolarmente interessante perché facilmente riproducibile in casa con un normale forno a microonde domestico.

Nel video si vede bena la sfera luminosa che si trova all’interno del vaso. Si trovano decine di questi esperimenti che, se pur un po’ rischiosi, sono facilmente replicabili fra le mura domestiche.

[more]Durante un esperimento in cui tentavano di “forare” un supporto ceramico con delle microonde, qualcosa è andato storto (come succede sempre nei film… ma sta volta veramente accaduto), lo strumento si è rotto liberando ripetutamente nell’aria sovrastante delle sfere luminose che si muovevano sopra lo strumento spesso per tempi relativamente lunghi. Il fenomeno se bene incontrollabile e raro fece aumentare l’interesse dei due scienziati per i fulmini globulare che prima avevano ignorato. Iniziarono così a utilizzare uno strumento modificato, non più per lo scopo originale, ma proprio per generare e studiare le Ball lighting. Gli studi sono proseguiti con analisi delle sfere ai raggi X (ESRF) e si potuto notare che le sfere erano formate da particelle nanometriche con un ampio range di sezione e con una dispersione spaziale molto alta (10^9 particelle per cm cubo). Quando le particelle vengono irradiate dalle microonde si caricano energeticamente e rilasciano tale energia anche sotto forma di luce visibile. Quando l’assorbimento di microonde finisce (perché viene spenta la sorgente) le particelle coelescono, aggregandosi in “grossi” cluster.
Oltre alle Ball Lighting gli esperimenti danno indicazione utili si temi importanti come quelli della produzione di plasmi, di energia e di nanoparticelle.

Potete trovare ottimo materiale sugli studi e interessanti video dei risultati qui.[/more]

Possibili spiegazioni

Molte teorie sono state propose per spigare il fenomeno dei fulmini globulari. La prima teoria attendibile (escludendo quindi diavoli e satanassi) viene niente di meno che da Nikola Tesla, che ne dà descrizione e spiegazione mentre approfondiva le sue teoria sulla trasmissione di energia senza utilizzo di cavi. (Electrical World and Engineer, March 5, 1904).

Una teoria molto attendibile è quella esposta dal fisico sovietico premio Nobel Pyotr Kapitsa, coerente con studi di Jerby e Dikhtyar. Le microonde in atmosfera, secondo questa teoria, sarebbero incanalate lungo percorsi ionizzati dal precedente effetto di fulmini fino a raggiungere delle opportune zone; qui si genererebbero della cavità risonati “autoregolati” rispetto al raggio così da avere la dimensione corretta per amplificare e mantenere l’effetto risonante.

Altra teoria molto accreditata è quella formulata da Graham Hubler degli U.S. Naval Research Laboratory di Washington. Hubler prevede che il fenomeno sia una combinazione di effetti elettromagnetici e chimici; a un fulmine colpendo il terreno disintegrerebbe alcuni elementi chimici come il silicio, questi elementi chimici si miscelerebbero con l’ossigeno e per via dell’altissima temperatura produrrucendo plasma incandescente che è quello che viene identificato come fulmine globulare. La teoria non giustifica però il fenomeno osservatoin giornate serene e senza nuvole.

Il fisico Domokos Tar teorizza invece la formazione di questi fenomeni come un effetto secondario particolare di fulmini. Quando la posizione dei fulmini è perpendicolare al terreno questi generano un perturbazione toroidale dovuta che degenera in particolari condizione in quella che potremmo definire come un “sfera roteante” che “lampeggia” a causa dell’energia residua al passaggio del fulmine che si concentra in una zona circoscritta.

Tra le teorie più accattivanti c’è quella che vede i fulmini globulari come manifestazione dovuta al passaggio di piccoli buchi neri primordiali (generati cioè non per collasso gravitazionale, ma “strappi” nati dalla rapida espansione dell’universo ai suoi albori) proposta da Mario Rabinowitz in “Astrophysics and Space Science journal” nel 1999.

Secondo una recente teoria elaborata dall’Università di Innsbruck i fulmini globulari potrebbero essere un’allucinazione scatenata dall’azione di campi magnetici sul cervello. Tale teoria tuttavia spiegherebbe solo gli effetti visivi e non quelli sonori o olfattivi.

Tra le teorie immancabile quella di sorgenti aliene…o satanassi alieni…

Sulla possibilità di emettere microonde (che sembrano essere una delle chiavi) dalle mani per dar vita alla nostra personale Kamehameha sto cercando di informarvi, ma state sicuri che appena ci saranno delle novità non mancherò di informarvi… per ora state attenti a ciò che fate col vostro forno!

Riferimenti

Ball_lightning
balllightning
Fireballs
Fireballs_GCMEA_Jerby_8-2008
Science of Ball Lightning (Fire Ball) (ed. Ohtsuki, Y. H.) (World Scientific, Singapore, 1989).
Ohtsuki, Y. H.; H. Ofuruton (1991) “Plasma fireballs formed by microwave interference in air” Nature 350 (6314)

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