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Nintendo e la nascita della Playstation

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La PlayStation (プレイステーション Pureisutēshon?) è una console per videogiochi a 32 bit, presentata dalla Sony Computer Entertainment nel dicembre dell’anno 1994.

Oltre a permettere di giocare con titoli dedicati (su supporto CD-ROM), consente anche l’ascolto di CD audio. La console è stata così popolare da indurre a definire i giovani degli anni ’90 come la Generazione PlayStation; il suo nome è diventato sinonimo stesso di console.

Spesso si usa il termine PlayStation per riferirsi a tutte le recenti console di Sony, tuttavia per PlayStation, commercialmente, si dovrebbe intendere solo la prima versione della console.

Questa storia, il cui finale ha radicalmente cambiato il mondo della video-ludica negli ultimi dieci anni, ha inizio in modo anomalo, con la Nintendo e la idea di abbandonare le tanto abusate cartucce degli anni 90. Ma andiamo per ordine.

Il Sega Mega-CD

Siamo in piena console war, e i due competitor di maggior successo sono Sega e Nintendo, nell’ennesimo tentativo di battere l’avversaria le due case produttrici iniziano una strana (all’epoca) competizione decidendo di investire in un supporto di memorizzazione chiamato CD-ROM; il supporto non è nuovo, già da tempo le compagnie di Computer lo utilizzano come meccanismo di memorizzazione esterno ed addirittura la NEC, nel 1989 con il TurboGrafx-CD aveva iniziato a distribuire giochi su quel formato.

Sega, nei primi mesi del 1991, da l’annuncio che la sua console, l’allora Genesis (o MegaDrive se preferite) supporterà i Mega-CD, ossia la versione Giapponese dei CD-ROM (ma cosa ci troveranno di bello a cambiare tutti i nomi); l’unità di “espansione” sarà rilasciata alla fine del 1991 in Giappone e nell’anno successivo negli USA.

Neanche a dirlo, le reazioni al Mega-CD sono da subito entusiastiche e già da subito vengono fatte speculazioni sulla possibile, definitiva, sconfitta di Nintendo. Il prodotto è dato dalla collaborazione fra la Sega Giapponese e la Sony, che gestì le cose tagliando completamente fuori la Sega Americana fino alla metà del 1991, mandando poi un “dummy” device negli USA per mostrare quale fosse il design, come ricorda l’allora produttore esecutivo Michael Latham:

When you work at a multinational company, there are things that go well and there are things that don’t. They didn’t want to send us working Sega CD units.

Il prodotto di base, il Mega-CD, si configura come una unità aggiuntiva da connettere al Genesis, sostanzialmente affiancandolo (fisicamente) all’unità principale. Questa cosa generò parecchio malcontento all’epoca, visto che molti si aspettavano una console totalmente nuova.

Il vero problema del Mega-CD, arrivato negli USA nel 1992 con il nome di Sega CD, era che, nonostante potesse gestire ben più colori del processore del Genesis, fosse utilizzato solamente per espandere la dimensione dei giochi e niente più.

La Nintendo Playstation

Nintendo, non volendo rimanere con le mani in mano, decise di rispondere dopo un anno a Sega, di preciso al CES Invernale di Gennaio 1993, dicendo che il lettore CD-ROM sarebbe stato distribuito entro la fine dell’anno.

Purtroppo la collaborazione con Sony, la quale fu contattata dalla Nintendo esattamente come aveva fatto Sega precedentemente, si rivelò più difficile del previsto.

La Sony aveva già infatti annunciato la volontà di rilasciare un proprio sistema di videogiochi basato su CD-ROM chiamato Playstation, ma aveva accantonato l’idea a favore della partnership con Nintendo.

Ovviamente quest’ultima, da sempre iper protettiva nei confronti dei suoi prodotti e dei suoi giochi, non si fidava particolarmente a lasciare l’accesso al proprio sistema al fine di fare un CD drive compatibile con il SNES (se non sapete cosa è andate pure a vedere Twilight, che è meglio).

Dopo diverse riconsiderazioni, la Nintendo fece annunciare il drive alla Sony durante il CES (non quello invernale, ovviamente) salvo poi annunciare il giorno successivo che, invece, avevano stretto un patto per la produzione dello stesso con la Philips.

Sony fu così pubblicamente umiliata, ma fortunamente c’era ancora chi credeva nel progetto.

Ken Kutaragi, il giovane ingegnere posto a capo del progetto Nintendo, decise di andare dall’allora CEO di Sony Norio Ohga a chiedere il permesso di mantenere il progetto Playstation vivo, asserendo che il sistema poteva essere inserito all’interno di una unità stand-alone. Non solo, affermò anche che quanto da lui realizzato avrebbe reso il SNES immediatamente obsoleto.

La tigna e il nervoso dati dall’umiliazione fecero in modo che Ohga accettase da subito il suggerimento di Kutaragi.

Purtroppo le analisi iniziali erano tutt’altro che favorevoli; Nintendo aveva troppo controllo sul mercato e un tentativo di entrarvi sarebbe stato troppo rischioso. Benchè fosse praticamente l’unico sostenitore del progetto, Ohga persistette ad appoggiare Kutaragi, convincendo poco a poco anche i soci della Sony.

Ken Kutaragi incontrò quindi diversi ostacoli nel completamento della console Playstation.

L’unità finale non aveva nessuna somiglianza con l’espansione CD-ROM che aveva creato per il SNES.

La versione finale fu costruita attorno al chip a 32-bit R3000A RISC, un processore che teoricamente era capace di renderizzare fino a 500,000 poligoni texturizzati al secondo. In realtà le performance della Playstation erano circa di 350,000 poligoni al secondo.

Furono il processore della Playstation, insieme ad i suoi eccellenti tool di sviluppo, a renderla estremamente facile da programmare.

Questa facilità, unita alla richiesta di appena 10$ (a gioco) per ottenere una licenza di sviluppo ed al marketing aggressivo di Sony resero la console parecchio attrattiva per i game designer.

Al momento del suo lancio ufficiale negli USA all’incirca 100 compagnie avevano firmato un accordo con Sony e ben 300 giochi erano già in fase di sviluppo o previsti.

Nel frattempo si decise, nel 1995, che il CES non era più sufficiente per un mercato che stava continuando ad espandersi, è cosi tra l’11 e il 13 Maggio dello stesso anno si tenne il primo E3 al Los Angeles Convention Center.

Il primo giorno, Tom Kalinske, presidente della Sega e Olaf Olafsson, presidente della Sony avrebbero tenuto le loro keynote dalle 8:30 AM alle 9:45 AM.

Il primo iniziò a decantare le lodi della nuova console Sega, il Sega Saturn, confermandone la data di rilascio ed il prezzo di 399$.

Si pensava al tempo che la Playstation dovesse costare, una volta messa sul mercato, come se non di più del Saturn appena annunciato.

Steve Race si doveva occupare di annunciare prezzo e disponibilità della nuova Playstation salendo sul palco durante la presentazione di Olaf Olafsson.

Invitato sul palco per le spiegazioni tecniche si limitò a dire: 299$.

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Olaf Olafsson was about two-thirds of the way through his speech when he said, “I’d like to call up Steve Race to tell you a little bit more about the Sony PlayStation.” So I walked up. I had a whole bunch of sheets of paper in my hands, and I walked up, put them down on the podium, and I just said “$299” and walked off stage to this thunderous applause.

Il resto, beh… il resto è storia.

Nintendo non rilasciò mai il suo drive CD-ROM, prima annunciando che l’unità avrebbe subito un ritardo e sarebbe stata pronta ad Agosto 1993… mentre stava già chiudendo il progetto. Nel 1995 sarebbe stata l’unica compagnia di videogame che non aveva un sistema di gioco basato su CD.

via Libro ”Ultimate History of Video Games” | Wikipedia IT | Wikipedia EN

[Classically Trained] è la rubrica a cura di @ilsologheo00 e @papaincacchiato che tratta la storia dei videogiochi e delle console.

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