Medusa robot

Oggi ho recuperato quello che probabilmente fu l’incauto fatto su internet della quale vado più orgoglioso. Avevo circa 19 anni quando trovai casualmente in rete l’allora nuovissima serie ”Aquaroid”, cioè dei semplicissimi automi che simulano il comportamento movimento di quattro tipi di esseri viventi acquatici.

Per farmelo recapitare dal Giappone spesi circa 60.000 lire ed una volta messa nell’acquario, oltre al terrore che dilagava tra i poveri pesciolini rossi, provai un senso di orgoglio non da poco: avevo una fottutissima medusa robot giapponese.

È alta 145 mm, pesa circa 110 g, ed il bello è che si attiva solamente in presenza di luce (simulando con uno standby le ore di sonno); il movimento è ben fluido grazie ad un magnete che fa scuotere l'”ombrello” in maniera realistica, non è rumorosa e (naturalmente) non sporca.

L’intero set comprende anche altri “animali” ed è stato messo in commercio nel 2001 da Toys Takara (Tomy Toys).

Ora che l’ho ritrovata mi tocca comprare un recipiente per contenerla. :res:

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