Le Tre Età Della Vita

LEGANERD 044476

Disclaimer

In questo fine-pomeriggio un po’ freddo, che annuncia finalmente l’autunno, vi do qualcos’altro da leggere dato che oggi la lega è un po’ silente.

Quello che vi propongo va inteso (scusate l’arroganza) come una sorta di testo teatrale… buona lettura! ;)

Le tre età della vita

Personaggi:
Donna anziana: N.
Donna giovane: S.
Bambina: U. 

Una donna, con una bambina tenuta per mano, si avvicina ad un portone di una bella villetta e suona il campanello: *din-don*

Passi che si avvicinano alla porta, dall’interno della casa.

N: Chi è?
S: Ciao mamma, siamo noi.
N: Un attimo vi apro..
Rumore di chiavistelli. Poi la porta si apre e dall’altra parte compare una signora in età avanzata, ma ancora di bell’aspetto.
N: Ma guarda un po’.. ecco la mia nipotina preferita!
U: AUGURI NONNA!!!
La piccola le salta in braccio.
S: Sono dieci giorni che mi ricorda che oggi è il tuo compleanno.. come stai?
La nonna chiude la porta e il trio si dirige verso la cucina.
N: I soliti acciacchi della mia età, ma è tutto sotto controllo. E tu piuttosto?
S: Sto bene..
N: Come vanno le cose a casa?
S: A casa non va mai bene per una madre single.
La donna anziana lancia uno sguardo intimidatorio alla figlia e si rivolge alla nipotina, dopo averla posata a terra.
N: Su vai a guardare i micetti appena nati. Ma attenta a non tirarli fuori dalla cesta che la loro mamma si arrabbia.
La bambina sorride compiaciuta e si dirige trotterellando verso il retro.
N: Non ricominciare con questa idiozia dell’assenza di miglioramenti!
S: Mamma ti prego! Non mi va di litigare sempre sugli stessi argomenti. Credimi: verrà il giorno in cui dovrò dire a mia figlia la verità, e ho già paura.. 
N: Stai tranquilla, lei capirà..
S: Io non so come fai a stare sempre così in pace con l’universo..
N: Sono semplicemente molto più vecchia di te. Quando sei nata tu io ero già una persona matura.. invece tu ti sei ritrovata con questa meravigliosa creatura molto prima che fossi in grado di gestirla e senza un compagno che ti aiutasse.. tutto qui.
S: Ho pensato che potrei darle una figura maschile in cui credere.. magari Dio.. che ne dici?
N: Sono assolutamente contraria alle bugie, lo sai.. devi dirle la verità, al momento opportuno le dirai che non esiste nessun Dio, che Babbo Natale era una piacevole finzione di quando era bambina e che il padre l’abbandonò senza lasciare traccia di sé.

La donna anziana si voltò verso la porta aperta sul giardino e sorrise ai gridolini ebbri di gioia della bambina.

N: E poi sentila.. è così vispa, intelligente.. Per non parlare poi di quanto è curiosa!
S: Sì sì, come vuoi tu. Io so solo che l’altro giorno l’ho portata al parco naturalistico e non ha fatto altro che tirare sassi e maltrattare tutti gli animali che le capitavano sotto tiro.. non sai quante sberle le ho dato.. e niente! Metteva un attimo il broncio e due minuti dopo stava già con un altro sasso pronto.
N: Bé sta scoprendo solo ora che le regole si possono infrangere.. verrà il tempo in cui scoprirà che farlo, a volte, comporterà delle pericolose conseguenze..
S: È proprio questo il punto! Lei già lo sa che se fa qualcosa che non deve fare gli arriverà un bel ceffone..
N: Ma tu sei la mamma.. Non faresti mai del male a tua figlia.. e lei lo percepisce.
S: Quindi devo aspettare che qualcun altro gli restituisca il male che lei gli farà?
N: Per carità!.. Deve solo vedere che più verrà ritenuta consapevole delle conseguenze delle sue azioni e più le punizioni cui andrà incontro saranno pesanti.. ma saranno comunque tutte punizioni preannunciate che vengono da te, dall’alto, contro le quali è quasi inutile tentare di ribellarsi. Saranno delle punizioni, per così dire, inevitabili.. Devi solo aspettare che cresca un po’.. 
S: Lo spero davvero.. anche se ormai ha quasi nove anni.. pare che finito questo periodo sia impossibile insegnare qualcosa di nuovo ai bambini. L’infanzia è tutto.

Si sentono delle grida dal giardino, e poi la bambina corre dentro piangendo.

N: Cos’è successo, bella di nonna?
U: Stavo cercando di tirare fuori un gattino quando la mamma mi ha morso!
N: Che ti avevo detto io?
Umanità: Ma lo volevo soltanto prendere in braccio.
Storia: Pensavo di averle insegnato qualcosa in più..
Natura: Un passo alla volta figlia mia.. vedrai che capirà.

Disse la nonna, prendendo nuovamente in braccio la bambina.

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Un ringraziamento speciale al buon Klimt, che mi ha suggerito il titolo! :res:

[CoolStoryBro] è la rubrica di Lega Nerd dedicata alla letteratura amatoriale