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Wernher von Braun

Wernher von Braun
Die Rakete zu den Planetenräumen

Wernher nacque il 23 marzo 1912 a Wirsitz, allora in Prussia oggi in Polonia.

I von Braun erano un’antica famiglia nobile prussiana. Nobili che però mancavano di cultura.

A seconda dei tempi, e delle situazioni, i von Braun era soldati o latifondisti.
Se non fosse stato per sua madre anche il giovane Wernher non sarebbe sfuggito a questo destino.

Ella infatti regalò al suo ancora giovane figlio un telescopio. E’ quasi inutile dire che l’astronomia divenne subito una droga per Wernher.
Ma quando la sua famiglia si trasferì a Berlino iniziarono i primi problemi.

Wernher andava molto molto molto male a scuola, soprattutto mostrava delle grandi lacune in matematica e in fisica.

Probabilmente conoscete la diceria che Einstein fosse una schiappa a scuola.
A quanto pare si è confusa la storia fra questi due grandi personaggi.Mentre Einstein aveva problemi scolastici perché entrava spesso in conflitto con i suoi insegnanti, Wernher era proprio una testa di rapa senza speranze.

 

Hermann OberthUn giorno però Wernher acquistò un libro intitolato Die Rakete zu den Planetenräumen (Il missile nello spazio interplanetario) scritto da Hermann Oberth.
Ispirato dal libro egli decise di dedicarsi anima e corpo nello studio, fino ad essere il primo della classe in matematica e in fisica.

Oberth fu uno dei grandi pionieri della missilistica e dell’astronautica.
Il libro comprato da Wernher era in origine la tesi di laurea di Oberth, tacciata dalla commissione di essere utopistica e per questo rifiutata.

Caso volle che anche Oberth fu inspirato da un libro.
In questo caso però si tratta di Viaggio dalla Terra alla Luna dell’immortale Jules Verne.

Terminato il suo percorso di studi all’Istituto di Tecnologia di Berlino, egli entra nel Verein für Raumschiffahrt (Società dei voli spaziali) come studente di Oberth, il suo idolo.

Un po’ come se @Itomi andasse a lavorare come segretario per Steve Jobs.
:trollface:

 

 

Vergeltungswaffe 2

Mentre Wernher seguiva il suo sogno la Germania stava cadendo in una spirale di odio nazionalista.

 

Nel 1934 Hitler divenne il Führer, ma il trattato di Versailles bloccava la sua sete di vendetta contro gli inglesi e i francesi.
Alla fine della prima Guerra Mondiale vennero imposte forte limitazioni all’armamento tedesco, vennero limitate soprattutto le artiglierie pesanti e il numero di navi da guerra.

Se il problema navale era stato risolto con la costruzione degli U-Boot quello dell’artiglieria era tutta un’altra cosa.

Nel frattempo il gruppo di Oberth stava registrando un successo dietro l’altro.
Ogni nuovo lancio segnava un nuovo record di altitudine.

Ma visto che i problemi del mondo sono sempre gli stessi, così come ieri così come oggi, il gruppo universitario faceva sempre più fatica a trovare i finanziamenti per i suoi esperimenti.

Il Reichswehr cercava una nuova arma in grado di sostituire l’artiglieria pesante.

Oberth e Wernher cercavano fondi. Il passo successivo è fin troppo logico.

Il comandante Walter Dornberger scelse gli alunni più promettenti di Oberth e li portò a Peenemünde, vicino al Mar Baltico, per continuare il loro lavoro.
Nel frattempo era fallita la Verein für Raumschiffahrt di Oberth, a causa della mancanza di fondi e collaboratori.

Anche a Oberth venne offerto di lavorare per il regime nazista, ma rifiutò.
Il suo lavoro doveva far progredire l’umanità, non distruggerla.

Il divieto del regime di società private per la produzione di razzi e il disgusto che provava per i nazisti lo fecero tornare nel 1938 a Sibiu in Romania.

Purtroppo Oberth ricoprì comunque un grande ruolo nello sviluppo bellico nazista.

Sotto il comando di Dornberger Wernher divenne il direttore tecnico della struttura di Peenemünde e un ufficiale delle SS.

Continuando il lavoro iniziato col suo vecchio insegnante l’equipe di von Braun creò con successo il razzo A-4, testato per la prima volta nel marzo del 1942.

 

Vergeltungswaffe 2

Nel novembre dello stesso anno Hitler approvò l’uso bellico di una versione modificata dell’A-4, rinominata Vergeltungswaffe 2 (Arma di rappresaglia 2) da Goebbels.
Era nato il tristemente noto V2.

Wernher di certo raggiunse il suo sogno.
In grado di raggiungere una quota superiore ai 100 Km il V2 fu il primo oggetto umano a raggiungere lo spazio.
Ma a quale prezzo.

Nel corso degli anni i bombardamenti V2 causarono 2754 morti e 6523 feriti in Gran Bretagna, altrettanti li causarono i bombardamenti in Belgio.

Nel 1945 però la Germania era a un passo dalla sconfitta, l’Armata Rossa era alle porte di Berlino.

Wernher prese una decisione coraggiosa. Insieme ad altre 500 persone, e fornito di documenti falsi, attraversò la Germania devastata dalla guerra per potersi consegnare all’esercito statunitense.

In quel periodo era stato ordinato alle SS di uccidere tutti gli ingegneri del Reich in fuga.

Come abbia fatto un così grande numero di persone a sfuggire indenne ai numerosi posti di blocco rimane tuttora un mistero.

 

 

Redstone

I primi giorni in America non furono facili per Wernher e i suoi compagni di merende.

 

Mercury RedstoneNell’ambito dell’Operazione Paperclip vennero sbattuti come delle palline da flipper nelle varie basi militari statunitensi.
Dopo un tour decisamente poco turistico degli USA, Wernher e molti altri suoi colleghi si stabilirono a Fort Bliss in Texas.

Qui continuò i suoi studi missilistici, grazie soprattutto ai V2 integri riportati dalla Germania.
Dopo l’ennesimo trasferimento a Huntsville, in Alabama, gli studi di Wernher giunsero a compimento nel 1956 con la creazione del razzo Redstone.

Come il suo progenitore anche il Redstone era un razzo balistico militare, in grado di colpire un obiettivo a 500 Km di distanza con una testata nucleare da 3000 Kg.

Ma nell’ottica della corsa allo spazio contro i sovietici il razzo era anche in grado di portare un satellite nello spazio.
Ma la Casa Bianca vietò agli scienziati di far entrare in orbita il razzo.
L’entourage presidenziale preferiva il progetto Vanguard della Marina Militare, anche se era ancora indietro nello sviluppo.

Gli scienziati dell'Operazione Paperclip

Però il 4 ottobre 1957 i russi mandarono a monte il programma statunitense. In gran segreto erano riusciti a mandare in orbita il famoso Sputnik 1, anticipando di quasi un anno il programma Vanguard.
Presi dal panico gli americani anticiparono il lancio del razzo al dicembre dello stesso anno.

Il lancio si rivelò una catastrofe.

Il Vanguard si alzo di pochi metri per poi ricadere e distruggere in una palla di fuoco il carico e la rampa di lancio.

Il fallimento del progetto militare diede il via libera al progetto di Wernher.
In meno di tre mesi, il 31 gennaio 1958, il Jupiter-C -un Redstone modificato- riuscì a immettere in orbita l'Explorer 1, il primo satellite americano.

Questo successo inaspettato diede una spinta incredibile alla carriera di von Braun.

 

 

Saturn V

Con il successo dell’Explorer 1 il governo americano decise di fondare la Nasa, in modo da centralizzare le risorse e la gestione del programma spaziale.

In quest’ottica venne aperto, nel 1960, il Marshall Space Flight Center ad Huntsville.
E, ovviamente, fu von Braun a ricoprire, per dieci anni, la carica di direttore del centro.

Al Marshall Center von Braun realizzerà la sua più grande opera.
Sotto spinta del presidente Kennedy, Wernher diede inizio al programma Saturn.
Ovvero la creazione di un razzo in grado di portare l’uomo sulla Luna.

Dopo 7 anni di prove, prototipi ed esplosioni sporadiche, il 9 novembre 1967 il razzo Saturn V debutta lanciando con successo la capsula Apollo 4.
Per poi lanciare, due anni dopo, la storica missione Apollo 11.

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Il Saturn V è l’opera più incredibile di von Braun.
Alto 110 metri, largo 10 e con una spinta pari a 34,020,000 N il Saturn V rimane ancora oggi un sogno erotico per molti ingegneri.

La sua affidabilità -13 lanci 13 successi- lo mette al primo posto come razzo più sicuro della storia.
[spoiler]
Non conto il razzo russo Energia solo perché ha effettuato solo due lanci.
[/spoiler]

Il programma Saturn segnò la fine del percorso ingegneristico di Wernher.
Nel 1970 lavorò a Washington come delegato al NASA’s Deputy Associate Administrator for Planning.

Ma nel 1972 rassegnò le dimissioni dalla Nasa.
La chiusura del programma Apollo gli fece capire che la sua visione del futuro differiva notevolmente da quella dei suoi datori di lavoro.

Wernher trascorse gli ultimi anni della sua vita a cavallo di molti consigli di amministrazione, dalle industrie Fairchild alla Daimler-Benz, e come pacifista anti armi spaziali. Purtroppo Wernher trascorse questo tempo lottando contro un cancro pancreatico.

Lotta che perse il 16 giugno 1977.

 

 

Machiavellico

Molti dicono che von Braun abbia sempre vissuto sul confine fra genio e pazzia. Ma è più corretto dire che fu un personaggio decisamente machiavellico.

 

Wernher von Braun su Time MagazinePur di inseguire il suo sogno è entrato nelle SS, ha progettato la più temibile arma nazista, ha voltato le spalle ai nazisti appena ne ha avuto l’occasione, è andato a progettare missili balistici per gli americani ed è riuscito a portare l’uomo sulla Luna.

Cambiava idea più velocemente di una donna sotto mestruo.

Non si è mai capito veramente bene quanto fossero state volontarie queste sue azioni.
Sapeva che i V2 venivano costruiti da prigionieri dei campi di concentramento in condizioni peggiori della schiavitù. E solo dopo molti anni si è dichiarato addolorato per queste morti.

Entrava spesso in conflitto con le SS, soprattutto per alcune sue affermazioni pubbliche sul volo spaziale, e fu anche incarcerato per breve tempo dal regime nazista. Ma non esitò ad entrare nelle stesse SS.

Sposò la sua cugina di primo grado, più giovane di 18 anni.

Non sapremo mai cosa gli passava per la testa, sappiamo solo che le sue idee hanno portato morte o meraviglia a seconda di come venivano utilizzate.

Alla fine Wernher era solo la mente, è colpa della mano se le sue idee sono state usate nel modo sbagliato.

 

 

[Curiosità Spaziali] è la rubrica di Lega Nerd sulle curiosità e notizie riguardanti spazio e astronomia.

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