Trick’r Treat

Continuano i suggerimenti per le serate estive a base di horror. Oggi mi permetto di ampliare un precedente post di Diego per tornare a parlare di una delle ennesime ingiustizie della distribuzione cinematografica internazionale: Trick’r Treat, pellicola del 2007 ad opera di Michael Dougherty la cui uscita cinematografica è più o meno paragonabile ad un parto finito male.

Già perchè Dougherty, pare aver avuto ben in testa il proprio progetto sin dai primi anni novanta quando ha tentato per la prima volta di realizzare un film su Halloween basandosi sui vecchi fumetti horror americani (tipo Creepshow o Tales from the crypt tanto per intenderci). Le sue idee si sono dapprima concretizzate in uno splendido cortometraggio animato dal titolo di Season’s Greetings, realizzato nel 1996, dal quale il regista ha iniziato a estrarre ed ampliare gli argomenti per realizzare un lungometraggio ad episodi.

Trovati i finanziamenti da parte della Warner e scelto il cast la pellicola ha visto la luce nella prima metà del 2007 e sarebbe dovuta uscire nelle sale d’America per la fine di ottobre di quell’anno. Peccato però che la Warner ne annunciò improvvisamente il posticipo all’anno successivo per poi abbandonare direttamente l’idea relegando così il film al solo mercato dell’home video.

Vedendo Trick’r Treat ci si interroga sul perchè vengano proposti allo spettatore prodotti come L’ultimo dei Templari, ESP o Priest senza dare una chanche a film come questo. Per una volta che siamo di fronte ad un’opera divertente, sapiente mash-up tra horror anni 80, fumetti, fiaba e psichedelia la Warner Bros si fa sfuggire l’occasione???!!!

Alle volte il destino è strano, no infame! Si perchè Trick’r Treat era proprio un film da gustarsi al cinema con un bel bicchierone di pop corn assieme ad un folto stuolo di amici nerd al seguito. Eh vabbè, ormai è andata; il pop corn ci tocca scaldarlo a microonde dopo che si son chiamati gli amici nerd che, stipati sul divano del soggiorno, iniziano a fare il tifo per i vari villain di cui è disseminata l’opera di Michael Dougherty.

Come già anticipato la pellicola è strutturata secondo il classico standard ad episodi e sin dalla prima inquadratura, durante i titoli di testa, si comprende l’omaggio finemente accurato che si è voluto dare ai precursori Romero & Co che quasi un trentennio fa ci hanno regalato quelle perle dei primi due film del ciclo di Creepshow (il terzo non lo considero minimamente). Il riferimento ai fumetti, la narrazione tramite flashback e fastforward, così come l’utilizzo di effetti speciali vintage sono un piacevole tributo al cinema anni 80. Già dalla strutturazione della sceneggiatura s’intuisce di essere dinanzi un ottimo lavoro, ricco di colpi di scena, suspence e che cerca di riportare ogni singolo episodio verso una conclusione univoca. Davvero apprezzabile!

Trick’r’Treat racconta le vicende di 5 persone durante la notte di Halloween seguendo il cammino di ciascuna di loro che va intrecciandosi in un epilogo finale che accomuna tutti. Apprezzabilissimo lo sforzo narrativo fatto dagli autori che sono riusciti a raccontare 5 storie separate senza però interrompere mai la trama portante del film e senza ricorrere a stratagemmi di chiusura tipo quelli utilizzati da Romero nel già citato Creepshow. Alla fine lo svolgimento appare omogeneo, continuo e coinvolgente e regala l’epilogo di ciascuna storia in maniera coerente con le aspettative del pubblico pur senza risultare scontato.

Sicuramente però è l’aspetto visivo ciò che colpisce di più: la pellicola è infatti un incredibile mix tra horror e fumetto dove agli spruzzi di sangue si combinano a colori vivacissimi e atmosfere cupe, titpiche di Halloween, che a tratti ricordano il mondo immaginato da Tim Burton nel suo capolavoro di animazione dedicato a Jack Skellington. Grande plauso anche agli effetti speciali che, come già detto, hanno un’impronta altamente retrò ma comunque ottimanente realizzati. La pellicola di Dougherty regala allo spettatore protesi di lattice, litrate di sciroppo di ciliegia, pupazzoni di lupe mannare allupate e tanti altri sfx “casalinghi” di ottima fattura. Sinceramente non ho fatto caso all’utilizzo di computergrafica e se è stata impiegata lode agli effettisti per la sapiente integrazione.

Ottimo anche il cast con una stupenda Anna Paquin (la Rogue di X Men) nei panni di un’innocente cappuccetto rosso moderna, e alcuni volti piuttosto noti al panorama horror americano come Brian Cox e Dylan Baker.

Al momento di Trick’r’treat sembra non esistere nemmeno una versione italiana, ma se ci fosse (e se qualcuno la trovasse vi prego di segnalarlo nei commenti) temo che il doppiaggio sarebbe quello tipicamente utilizzato per tradurre i tv movie, quindi svolgiato ed affidato a voci “minori” del panorama italiano.

Pare che Dougherty stia lavorando ad un seguito, ma il finanziamento dipende molto dal successo che avrà il primo episodio…la speranza è l’ultima a morire!!!

A voi lo splendido trailer

Via repost su Schermo Splendente e repost LN di Diego

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