Virtual Boy Arcade cabinet
La console portatile Nintendo Virtual Boy (バーチャルボーイ Bācharu Bōi, VR-32 il nome in fase di sviluppo) fu presentata nel 1995 in Giappone e USA ma visto il clamoroso flop di vendite la produzione fu fermata dopo solo un anno dalla commercializzazione.
La console utilizza degli occhiali contenenti un complesso sistema di specchi oscillanti, lenti e LED per proiettare negli occhi degli utenti delle immagini tridimensionali monocromatiche dei videogiochi. Tale sistema consisteva in una singola linea di 224 led che faceva “scorrere” orizzontalmente i fotogrammi, sincronizzata con le oscillazioni dello specchio per proiettare agli occhi immagini complete e stereoscopiche.
Il cabinet modder Tighe Lory ha deciso di rivisitare questa infelice console in versione arcade, ispirandosi al design di Battlezone Atari per il display periscopico e per il joystick ma mantenendo la colorazione originale rosso nera.
Il Virtual Boy è montato su una slitta regolabile in altezza così che ogni giocatore possa regolarla a piacere.
Sul fondo una targhetta in onore di Yokoi Gunpei, creatore della console (e della maggiore parte dei suoi giochi) e papà del Game Boy.