Sun Tzu: L’arte della guerra

Ci sono strade da non seguire.
Ci sono eserciti da non colpire.
Ci sono città da non assediare.
Ci sono terreni su cui non combattere.
Ci sono ordini del sovrano da non eseguire.

Il conflitto è parte integrante della nostra esistenza.
Siano battaglie armate o semplici divergenze d’opinione fra colleghi, gli scontri sono inevitabili.

Scritto oltre duemilatrecento anni fa ed attribuito al generale cinese Sun Tzu, questo trattato di strategia militare riesce ad essere attualissimo ed illuminante, insegnando a gestire i contrasti in maniera non distruttiva ed a “conquistare intero e intatto il nemico”.

Fra il 453a.c. ed il 221a.c. la Cina attraversa il periodo storico detto dei Regni Combattenti. In questo periodo le tattiche di combattimento fra gli eserciti cambiano profondamente e, insieme ad un sempre maggior utilizzo del ferro a discapito del bronzo, le guerre d’assedio diventano sempre più importanti.
Il tradizionale metodo di conquista legato ad usanze cavalleresche fra nobili ed al rispetto verso lo sconfitto, che permetteva quindi allo Stato non vincitore di non venir totalmente annientato, venne soppiantato da aspri scontri di grandi eserciti di contadini.
L’insegnamento fondamentale di Sun Tzu fa comprendere che la vittoria più brillante è quella che si ottiene non combattendo; ecco che diventa quindi fondamentale organizzare e prevedere ogni mossa con largo anticipo, logorare il nemico, utilizzare stratagemmi e tecniche d’inganno in modo da confonderlo e disorganizzarlo facendogli, così, perdere di vista l’obiettivo principale.

L’opera è composta da tredici capitoli dedicati ai vari aspetti della guerra nei quali si parla di valutare l’ambiente ed i punti forti propri e dell’avversario, definire esattamente l’obiettivo e la strategia necessaria con un attenta analisi delle risorse ed infine pianificare un attacco con un eventuale piano di riserva in caso di insuccesso, il tutto enfatizzando la necessità di un’ottima comunicazione ed informazione.

Piuttosto che dare sterili precetti per sconfiggere il nemico, Sun Tzu insegna a gestire il conflitto in modo profondo e non distruttivo facendo de L’Arte della Guerra uno dei libri più utilizzati al giorno d’oggi nelle maggiori scuole di management di tutto il mondo e permettendo alla sua opera di passare indenne attraverso oltre due millenni di storia.

Per quanto riguarda l’autore, Sun Tzu, pare fosse un generale cinese contemporaneo di Confucio, ma le fonti dal quale trarre informazioni sono scarse e discordanti. E’ molto probabile che L’Arte della Guerra sia stato composto a più mani da molti generali, riuniti in seguito sotto il nome di Sun Tzu.

E così sii –
Ottenere cento vittorie in cento battaglie non è prova di suprema abilità.
Sottomettere l’esercito nemico senza combattere è prova di suprema abilità.

Se conosci il nemico e te stesso,
la vittoria sarà indubbia.
Se conosci la terra e il cielo,
la vittoria sarà totale.

Con l’ordine affronta il disordine.
Con la calma affronta l’irruenza.
Questa è l’arte di padroneggiare la mente.

Come l’acqua adegua il suo movimento al terreno,
La vittoria in guerra si consegue adattandosi al nemico.

L’Arte della Guerra ha anche ispirato lo scrittore Robert Greene come già detto qui da taldeital.

Sun Tzu
The Art of War

Un Racconto Futurista
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