Saremo famosi. O forse lo siamo già.

50 cose che dovete amare. Parola di Lega Nerd

Subito dopo problemi quali “ conoscere il significato dell’esistenza” e “ quanti minuti deve rimanere a bollire un uovo sodo” c’è un’immortale dubbio come “ da cosa si riconosce un vero nerd?”.

Per una rivista come Wired rispondere a un quesito del genere non è solo argomento di speculazione intellettuale ma vera e propria pietra angolare della sua missione, nel dubbio di non riuscire a farcela da soli abbiamo chiesto una mano ai migliori sulla piazza riguardo questioni occhialute di questo genere: gli amici di Lega Nerd.

Forse molti di voi conosceranno già uno dei siti da smanettoni più famosi d’Italia, si definiscono un social blog, uno strano connubio tra gli strumenti di condivisione e immediatezza tipici dei social network e la struttura a post di un qualunque blog. Proprio la velocità e la grandissima interazione della sua community sono i punti di forza di Lega Nerd che ne fanno il luogo ideale dove far partire un grande brainstorming (anche se oggi dovremmo parlare di crowdsourcing) su quali siano i tratti più riconoscibili di un tipico nerd in ogni ambito: dai film e libri preferiti fino alla filosofia di vita e ai giochi praticati.

La nostra richiesta d’aiuto ha ricevuto una risposta entusiastica raccogliendo ben 265 commenti che abbiamo spulciato con attenzione selezionandone alcuni tra quelli che abbiamo ritenuto più illuminanti e sagaci. Analizziamoli insieme argomento per argomento.

Film: potrebbe sembrare banale ma meglio fissare subito i punti fermi. Non c’è nerd che non abbia visto Guerre Stellari, senza fare troppa distinzione tra la saga originale e i molti sequel che sono venuti, Zot propone anzi di complicare le cose alla luce delle nuove tecnologie scrivendo: “ Se vuoi essere nerd nel 2011 devi guardare la trilogia di Star Wars riflesso in uno specchio, in rewind, nella versione in spagnolo, mentre giochi a Dead Space sull’iphone”.

Ma chi sono i successori di cotanto spettacolo? William J fa una proposta iconoclasta basata sulla simile capacità di propagarsi di altre più recenti (e dibattute) saghe: “ Ripeto: può interessare o non interessare. Per esempio, Twilight non mi ha mai interessato, ma non si può negare che tra i ggiovani (con due g) sia un fenomeno di massa. Effettivamente leggerlo mi aiuterebbe a capire il perchè e come si diffonde il virel marketing”

Libri: anche qui il vincitore è uno e uno soltanto, La Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams citata da Orso Volante che col suo mix di esistenzialismo e ironia ha messo in riga tutto gli elementi del nerd moderno divenendo un vero culto in Italia ma soprattutto nei paesi anglosassoni.

Meno conosciuto ma apparentemente molto in topic è il testo di Benjamin Nugent: American Nerd, citato da Netfranz è una vera e propria fenomenologia del nerd in tutte le sue diverse sfaccettature.

Giochi: si dividono essenzialmente in due tipologie diverse. Quelli elettronici e quelli vecchio stile.

Per la seconda tipologia si va dai classici Lego al più sofisticato Meccano fino al culto dei Fisher Technic che Abqualcosa definisce a ragione “ Uber Nerd” anche data la complessità superiore a entrambi i precedenti rivali. Snodo sempre con un occhio rivolto al passato ci lascia un bel pensiero sul passaggio di consegne tra diverse generazioni: “ I miei li ho tutti messi via con scatola originale e istruzioni. Ora ci gioco con mio figlio. Ricordo che per farmeli comprare, dato che avevamo le pezze al culo, cambiavo le etichette dei prezzi. Ora ci sono i fottuti codici a barre…”.

I titoli dei videogame chiamati in causa sono decine ma è la tipologia con cui vengono giocati che distingue il vero nerd dal semplice giocatore occasionale. Lan party in primis come ricorda Gmc, una vera e propria orgia digitale in cui appassionati dello stesso titolo si riuniscono assieme mischiando dunque voglia di stare assieme e desiderio di rimanere davanti lo schermo di un computer. Ugualmente non c’è troppo gusto a giocare semplicemente dall’inizio alla fine, come scrive Sologheo il sale del vero smanettone sono gli Easter Eggs (i segreti nascosti nei programmi che utilizzate tutti i giorni che rivelano improvvisamente un nuovo volto) e le cheat vere e proprie truffe in grado di rifornirvi di vite, armi e poteri speciali in quantità infinita.

Filosofia: identificati gli oggetti non rimane che capire lo spirito che guida i loro proprietari. Sempre Netfranz cita la ritrosia del nerd davanti ai fenomeni di massa, Kei Chan parla della sua innegabile e probabile sociopatia, Jesus Was a Dinosaur mette l’accento sulla “ passione ossessiva e maniacale per i dettagli”. Tutto vero ma chi sembra centrare meglio di altri la questione è Icebox che descrive l’essere dei geek così: “ E’ un amore per la conoscenza in dati campi, come molto spesso le scienze varie e la tecnologia/informatica, uniti a una spiccata curiosità e uno spirito di “eterno bambino” che ci spinge a cercare di scoprire il più possibile su ciò che più ci piace a fare un nerd”.

Donne: e l’altra metà del cielo? Inutile negare che la stragrande maggioranza delle risposte le abbiamo ricevute da utenti di sesso maschile, spesso con un tono che dava quasi per scontata la non presenza di esseri di sesso femminile nella discussione. Un problema che viene automaticamente sollevato nella grande quantità di commenti che sono seguiti e brillantemente sciolto dalla battuta di Pau: “ In generale la donna su Internet non esiste. Esistono i camionisti che si fingono donne”.

Articolo di Andrea Girolami, tratto da Daily Wired.

Riportare totalmente un articolo di un altro sito è una cosa che non andrebbe fatta, lo sappiamo tutti.

Ma questa volta mi sono preso la libertà di farlo dato che l’argomento trattato siamo noi, noi della Lega!
Mai avrei pensato, quel giorno in cui mi sono inscritto, che sarei arrivato al punto di essere citato nella rete da qualcuno che nemmeno mi conosce!

Amo questo posto. :res:

(Ho appena cambiato lavoro, quindi ultimamente fatico a trovare il tempo per collegarmi. Quindi spero che non si sia già parlato di questo articolo e di aver fatto cosa buona e giusta nel farlo.)

Bazingato via FB dal mio socio Capo.

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