10 Ways To Destroy The Earth

Dato che sono una persona molto positiva, e i documentari sono il mio pane quotidiano, stamattina -così, per diletto- ho guardato un documentario di History Channel intitolato:

10 modi per distruggere la Terra.

Driiiiiin! (Citofono)
Chi è che mi citofona a quest’ora? I soliti testimoni di Geova?
Sì, chi è?
Salve a tutti e benvenuti a Voyager…
Giacobbo che catso ci fai qui?!
Pussa via! Sciò sciò!

Bene, eliminati tutti gli scocciatori ignoranti, vediamo in che modo gli astrofisici pensano di distruggere la Terra.

Numero 10
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Schianto spaziale.
All’ultimo posto troviamo il classico scontro con un altro corpo celeste, soluzione che ormai fa lo stesso effetto del 3D, ma almeno è economica ed è abbastanza comune. Basta pensare a tutti gli asteroidi che nel corso del tempo hanno deciso di fare una capatina sulla superficie della Terra.

Ma quanto deve essere grande un asteroide per distruggere il nostro pianeta?

Prendiamo per esempio un oggetto con un diametro pari a circa la metà di quello terrestre, con una massa pari a 1/10 di quella del pianeta azzurro e che si schianti alla velocità di 50 Km/s, praticamente è come se Marte ci tamponasse.
Avete visualizzato l’impatto? L’enorme energia sviluppata dalla collisione di due pianeti? Una cosa che va oltre a “Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare”.
Avete immaginato la scena? Bravi, sappiate però che un impatto del genere non basterebbe a distruggere la Terra.
Certo, nessuna forma di vita sopravvivrebbe alla devastazione, e il nostro pianeta diventerebbe molto simile alla Luna, ma resterebbe pressoché integro.

Per ridurre realmente in frantumi la Terra servirebbe il nostro gemello spaziale, Venere.
Se un oggetto di quelle dimensioni ci venisse addosso avremmo la certezza matematica che della Terra non rimarrebbero neanche le briciole.

Non resterebbe niente neanche di Venere se vogliamo essere pignoli.
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Numero 9
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Il grande freddo.
Lo schianto spaziale è troppo fragoroso per i vostri gusti? Preferite i climi polari a quelli tropicali?
La nona posizione fa proprio per voi.

Se la Terra cambiasse orbita e pian piano si allontanasse dal Sole l’abbronzatura sarebbe l’ultimo dei nostri problemi.
Già a 300 milioni di km dal Sole riceveremmo soltanto 1/3 terzo della luce che ci irraggia nella nostra attuale posizione, causando la morte dei raccolti di tutto il pianeta.
Se invece ci trovassimo nell’orbita di Nettuno la temperatura si abbasserebbe a tal punto da congelare buona parte dell’atmosfera.

Certamente è un’eventualità catastrofica, ma non segnerebbe la fine del genere umano.
In teoria alcuni milioni di esseri umani potrebbero sopravvivere in enormi città sotterranee alimentate da energia geotermica, creando piantagioni irradiate da luci artificiali ed estraendo ossigeno e idrogeno dal ghiaccio.
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Numero 8
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Il grande caldo
Siete dei tipi freddolosi? D’estate girate per Siviglia col cappotto invernale? Non temete, la posizione numero 8 vi stava aspettando.

Se la Terra si avvicinasse pian piano al Sole che protezione solare dovremmo usare?
Se il pianeta azzurro si trovasse nell’orbita di Venere l’evaporazione dei mari causerebbe un effetto serra devastante, una cosa che neanche il Protocollo di Kyoto ci può far nulla.
La temperatura si alzerebbe fino a 480°C, trasformando la Terra in una palla deserta e caldissima, come è appunto già oggi Venere.

Se ci trovassimo nell’orbita di Mercurio l’atmosfera terrestre verrebbe spazzata via dai venti solari, e il nostro pianeta diverrebbe molto simile ad un tizzone ardente.

Se la caduta proseguisse la Terra perderebbe uno strato dopo l’altro -crosta, mantello, ecc- a causa delle elevatissime temperature e del potentissimo vento solare, lasciando solo il nucleo interno, una palla di tremila km composta da ferro, nichel ed altri elementi radioattivi, a proseguire la sua tragica corsa.
Su scala planetaria lo schianto è uno dei più potenti mai visti, ma il Sole non se ne accorgerebbe nemmeno.

Per causare gli sconvolgimenti orbitali di queste tre posizioni basterebbe una stella errante, ovvero una stella che vaga per la nostra galassia dopo essere stata espulsa, traumaticamente, dalla sua posizione originaria.
Se una di queste stelle attraversasse il sistema solare non aspettatevi rose e fiori, considerate però che si tratta di un evento improbabile a breve termine, ma non è impossibile che si verifichi fra qualche milione -o miliardo- di anni.
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Numero 7
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Fermare la rotazione
La Terra ruota sul suo asse a una velocità di circa 1600 km/h, se la sua rotazione venisse fermata immediatamente si verrebbe a creare una situazione apocalittica.
L’atmosfera e gli oceani conserverebbero comunque una enorme quantità di moto, causando tsunami colossali e raffiche di vento a 1600 km/h.
Il solo attrito causato dal vento produrrebbe una quantità di calore tale da scatenare un incendio su scala globale.

Ma i problemi non finiscono qui.
Il giorno e la notte durerebbe 6 mesi ciascuno, il clima risentirebbe maggiormente questo fatto.
La differenza di temperatura tra la metà illuminata e quella in ombra provocherebbe degli uragani decine di volte più grandi, e potenti, di quelli che esistono oggi sul nostro pianeta.

Ma vediamo il lato positivo, per fermare la rotazione del nostro pianeta servirebbe un impatto estremamente potente che ci spazzerebbe via prima ancora di affrontare tutto lo sbattimento del giorno lungo 6 mesi.
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Numero 6
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Tu buchi neri is megl che uan
E se un buco nero si avvicinasse alla Terra? Brutta storia, ma dato che alla Lidl c’è il 2×1 facciamo che si avvicinino due buchi neri al nostro pianeta.

Se non sapete niente di buchi neri andate pure a leggere il mio articolo su di loro, altrimenti GTFO.

Inizialmente ci sentiremmo più leggeri, a causa dell’attrazione gravitazionale dei due buchi neri, ma dopo poco tempo non ci faremmo più caso.
Nel senso che saremmo morti.
I buchi neri difatti emettono elevatissime quantità di raggi x che sterilizzerebbero la Terra.

Dopo il repulisti iniziale l’immensa gravità dei buchi neri inizierebbe a deformare la Terra, causando tra l’altro gigantesche eruzioni vulcaniche e maremoti, questa deformazione continuerebbe fino a ridurre il pianeta azzurro ad una stringa di atomi risucchiata dai due mostri spaziali, la famosa Spaghettificazione.
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Numero 5
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Divorata dall’interno
Bene, abbiamo visto la simpatica distruzione da Spaghettificazione causata da due buchi neri. Ma se ne bastasse solo uno e, per giunta, piccolissimo?

Mettiamo per ipotesi che un mini buco nero, con massa pari a quella terrestre, colpisca la Terra con una velocità ed una angolazione adeguate affinché raggiunga il centro del nostro pianeta.
Un oggetto con questa massa avrebbe un raggio di Schwarzschild di soli 9 mm, praticamente è impossibile avvistare un oggetto di questo tipo prima che sia troppo tardi.

All’inizio ci sentiremmo molto pesanti, la massa aggiuntiva del mini buco nero porterebbe a una spinta di 2g sulla superficie terrestre. In pratica ci sentiremmo pesanti il doppio rispetto alla norma.
In meno di un’ora la Terra inizierebbe a collassare su se stessa, probabilmente la cima dell’Everest sarebbe l’ultima parte della superficie a sprofondare verso l’interno.

In meno di due ore resterebbe soltanto il ricordo del nostro amato pianeta.

Qualche pazzo afferma che l’LHC è in grado di produrre questi mini buchi neri, in realtà è in grado di produrre, teoricamente, dei buchi neri molto più piccoli.
Data la quantità di particelle, e l’energia, impiegate negli esperimenti, l’acceleratore di particelle sarebbe in grado di produrre buchi neri su scala atomica, però questi oggetti evaporerebbero in meno di un nanosecondo.
Quindi non preoccupatevi e aspettatevi piuttosto annunci riguardanti il Bosone di Higgs.
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Numero 4
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Eliminare la gravità
Eliminare la gravità?!
Lo so, lo so, sembra una puttanata ma non lo è.

Più o meno tutti sanno che esistono 4 forze fondamentali: gravitazionale, nucleare forte, nucleare debole ed elettromagnetica. Queste forze tengono insieme l’universo che conosciamo.
Ma all’inizio dei tempi le forze erano soltanto due.

Nei primi attimi di vita dell’universo c’erano la gravità, e una forza che era l’unione di nucleare forte/debole ed elettromagnetismo.
Questa fusione di forze liberò una quantità di energia enorme, causando un fenomeno chiamato inflazione, che provocò la repentina espansione dell’universo.

Mettiamo che la gravità non sia una forza unica, ma che sia l’unione di più forze a noi sconosciute.
Se un giorno dovesse scindersi nelle sue singole componenti la gravità smetterebbe di esistere in tutto l’universo.

Gli uomini inizierebbero a volare, senza controllo, l’atmosfera si disperderebbe nello spazio, la Terra, il Sole e tutti gli altri pianeti si trasformerebbero in una nuvola di polvere, cosa che accadrebbe anche alla nostra galassia e a tutte le altre che esistono nell’universo.

L’intero universo diventerebbe una sola e grande nuvola di polvere.
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Numero 3
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Annichilimento da antimateria
In fisica l’antimateria è un agglomerato di antiparticelle corrispondenti alle particelle che costituiscono la materia ordinaria. Ad esempio, un atomo di antidrogeno è composto da un antiprotone caricato negativamente, attorno al quale orbita un positrone (antielettrone) caricato positivamente. Se particella ed antiparticella vengono a contatto tra loro, si annichiliscono emettendo fotoni ad alta energia (raggi gamma) o altre coppie di particelle-antiparticelle tali che la somma dell’energia totale (precedente e seguente l’impatto) rimanga costante.
Per farla breve è la classica formula E=mc².

Per farvi capire quanto può essere potente la reazione fra materia ed antimateria vi faccio un piccolo esempio.
Prendiamo 450 grammi di materia e 450 grammi di antimateria, se non sapete dove trovarli di norma l’antimateria la vendono a tranci alla coop, li facciamo annichilire tra di loro, la reazione svilupperà un’energia pari a circa 44 megatoni, la potenza di una bomba H.

Ma se noi volessimo distruggere la Terra con l’antimateria, quanta ce ne servirebbe?
La risposta è semplice: una quantità equivalente alla massa della Terra, ovvero, 100 milioni di miliardi di tonnellate.

Ma dove la prendiamo così tanta antimateria?
Anche qui la risposta è facile, abbiamo una fabbrica di antimateria sotto casa.
Il Sole.

Ogni brillamento solare sviluppa un’energia tale da creare 900 grammi di antimateria.
Basta avere abbastanza pazienza per raccogliere l’antimateria di 100 quadrilioni di brillamenti solari e voilà, la bomba distruggi-Terra è pronta.
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Numero 2
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Strange matter
La materia strana è uno stato ultra-denso della materia che si ritiene formi la parte interna particolarmente densa delle stelle di neutroni. È composta da quark up, quark down e quark strange.
È stato ipotizzato che quando il neutronio che forma una stella di neutroni viene sottoposto ad una pressione sufficiente dovuta alla gravità della stella, i singoli neutroni si rompono e i quark che li costituiscono formano la materia strana.

La materia strana ha una caratteristica molto simpatica, gli piace che tutto sia uguale a lei.
Quando uno strangelet, una particella di materia strana, entra in contatto con la materia normale, la trasforma in altra materia strana.

Se uno strangelet vagante per l’universo dovesse entrare in contatto con la Terra, sarebbero catsi amari per tutti.
Si innescherebbe una reazione a catena che avrebbe fine solo quando la Terra diverrebbe un’enorme palla di materia strana.

La cosa inquietante è che in teoria LHC potrebbe creare artificialmente degli strangelet.
L’unica nostra speranza, se mai si dovesse verificare questo caso sfortunato, è che i campi magnetici usati in questi esperimenti siano abbastanza potenti da riuscire a contenerla.
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Numero 1
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Collisione fra mondi paralleli
Finalmente eccoci arrivati al modo definitivo per distruggere la Terra, e tutto l’universo.

Più o meno tutti conoscono il concetto di Multiverso, per chi non sapesse di cosa stiamo parlando ecco il concetto in sintesi.
Non esiste solo il nostro universo, esistono molti altri universi paralleli, simili e diversi allo stesso tempo, sono come le pagine di un libro, tutte affiancate e parallele tra di loro. Se poi le guardiamo da lontano sembrano tutte uguali, ma se le leggiamo scopriremo che ognuna ha un contenuto diverso dalle altre.

Per farvi capire il concetto di collisione di mondi paralleli continuo sulla stessa strada di prima.
Prendiamo due fogli di carta, essi rappresentano i due universi paralleli, finché non li muoviamo o tocchiamo stanno bene lì dove sono.
Ma se prendiamo i due fogli e li mettiamo a contatto l’uno con l’altro che succede? Sentiamo la forza che si sviluppa da questo “scontro”.

Bene, ora immaginate questa forza moltiplicata per la grandezza dell’universo.
La Terrà verrebbe disintegrata quasi istantaneamente, così come il resto dello spazio.

Questa teoria ha un lato positivo, si pensa che i Big Bang vengano causati proprio da questi scontri.
Come si suol dire, morto un universo se ne fa un altro.
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Chi volesse andare a vedere questo documentario molto faigo può trovarlo su Youtube.
Qui potete vedere l’intero documentario.

Sulla Lega si era già parlato della serie che comprende questo documentario in questo post.

Un gran grazie a Nss che mi ha trovato il video completo sul tubo e lo ha spezzettato per ogni posizione della classifica.

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