Giappone – Camere a gas per cani randagi


TOKYO – In Giappone il destino della maggior parte dei cani randagi è quasi sempre segnato. Mentre in Paesi come la Gran Bretagna meno del 10% dei cani che vivono per strada vengono soppressi, nella terra del Sol Levante questa percentuale arriva a raggiungere il 70%, secondo i dati delle associazioni animaliste. E in zone come la prefettura di Tokushima, le cose vanno anche peggio. Nel solo 2008 oltre 2700 cani sono stati uccisi in questo centro per animali. Quando fu costruito, la promessa era quella che fra queste mura non sarebbe stato ucciso alcun randagio. Ed ecco che allora vennero inventati dei camioncini con “scatole” di metallo riempite di gas, chiamate eufemisticamente “dream boxes”, scatole dei sogni, in cui i cani venivano soppressi. “Noi cerchiamo di convincere i padroni a non portare qui i loro cani. Li invitiamo a guardare come muore un cane – spiega uno dei veterinari che lavora in questo centro – e quando non vogliono proprio tenerselo, li invitiamo a trovargli un nuovo padrone”. Se il proprietario comunque non ne vuole sapere, il cane abbandonato è destinato a morire inalando gas. “In Giappone – spiega Susan Mercer, canadese fondatrice di Heart, un gruppo che cerca di salvare i cani randagi – le persone vogliono un cane con il pedigree, per questo è difficile per i cani che non ce l’hanno trovare una nuova casa”.
Da:”Il Giappone” 29 Marzo 2010

Mi è tornata in mente questa vecchia notizia dopo aver letto il commento di ”Ahziel”, che sostiene che il Giappone abbia un grande rispetto per la vita degli animali (qui). Non parlerò dei delfini e delle balene, sarebbe un argomento scontato che voi tutti conoscete, ma la prima volta che ho visto questo video ho provato un forte senso di nausea e rabbia. Ho sperato fortemente di avere davanti agli occhi un fake.

Per i meno sensibili il video nell’approfondimento.
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