Recensione The Fighter

Buon principio di settimana a tutti i legaioli.

Mi cimento per la prima volta in questa rubrica cinematografica e chiedo scusa in anticipo per aver privato la Lega del commento del “più buon” Zano; cercherò di non sfigurare.

Come da titolo venerdì sono stato a vedere The Fighter, che ha schiacciato 3 a 1 la mia proposta di andare a vedere Black Swan (diavolo, lo dovrò vedere a casa se continua di questo passo).

Tant’è: mi avvio insieme ai tre despoti alla biglietteria nemmeno troppo imbronciato in quanto The Fighter, anche se non è il film che desiderassi vedere, promette bene.

Il film è ispirato alla storia di un pugile realmente esistito ”Irish” Micky Ward, interpretato da Mark Wahlberg, e al suo fratellastro maggiore anch’esso pugile Dicky Eklund, interpretato da Christian Bale, famoso per essersi scontrato con il campione del mondo Sugar Ray Leonard.

La scena si apre con un Bale emaciato intento a rilasciare un intervista alla HBO sul suo grande ritorno sotto i riflettori del ring. Dicky è il mentore del fratellino sin dalla tenera età e gli ha insegnato tutto quello che sa sulla boxe. La carriera di Micky, però, non procede molto bene a causa delle discutibili scelte manageriali della madre Alice (Melissa Leo) e delle ripetute assenze del fratello che dovrebbe fare da allenatore. Passano meno di dieci minuti e i sospetti dello spettatore che ci sia qualcosa che non vada in Dicky si tramutano in realtà: si rivela, infatti, essere un tossicodipendente che vive ancora nel ricordo dell’impresa con Sugar Ray.

The Fighter è un film drammatico-sportivo, strutturato bene, con una storia lineare che scorre piacevolmente. I due vincitori del premio Oscar rispettivamente come attore e attrice non protagonista, Christian Bale e Melissa Leo, valgono la visione al cinema; il primo in particolar modo: non è la prima volta che Bale mostra quanta dedizione mette nel suo lavoro. Non inferiori sono stati Mark Wahlberg e Amy Adams (Charlene, la ragazza di Micky), soprattutto la prestazione di quest’ultima in una scena che è quasi da FAP :P .

Nonostante il tono serioso del film, il regista trova spazio anche per scenette divertenti, con al centro la famigliola composta da madre, padre, Dicky, Micky e sette sorelle (!).
I combattimenti sul ring e l’ambiente che si respira nella boxe sono stati resi molto verosimili a differenza (volendo fare un paragone) dei film di Rocky, dove Stallone rotea i pugni in modo abbastanza sgraziato e tiene la guardia all’altezza del torace. In The Fighter, anche un profano come me ha la sensazione di assistere ad un vero incontro di pugilato e alla bocca salgono facilmente esclamazioni di dolore o grida di apprezzamento quando un colpo va a segno. Lungi da me il voler gettar fango su classici come Rocky, ma era tanto per rendere l’idea.

Concludendo, il film merita. Sono uscito soddisfatto dalla sala cinematografica.

Voto 8

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