Shannon’s Ultimate Machine

”Nothing could be simpler.
It is merely a small wooden casket, the size and shape of a cigar box, with a single switch on one face.

When you throw the switch, there is an angry, purposeful buzzing. The lid slowly rises, and from beneath it emerges a hand. The hand reaches down, turns the switch off and retreats into the box. With the finality of a closing coffin, the lid snaps shut, the buzzing ceases and peace reigns once more.

The psychological effect, if you do not know what to expect, is devastating. There is something unspeakably sinister about a machine that does nothing – absolutely nothing – except switch itself off.”

Prendete qualcosa di assolutamente inutile ma allo stesso terribilmente affascinante e avrete fra le mani una Macchina di Shannon.

Le parole citate sono quelle usate Arthur Clarke nel 1958 all’interno del libro “Voice Across the Sea” e credo rendano alla perfezione l’effetto provocato da questo spettacolare aggeggio.

Un pulsante on/off, uno sportellino: premendo ON un piccolo braccio esce e lo riporta su OFF. Fine della storia.

Quello che vedete nel video è il modello versione “ultimate” a seguito di numerosi tentativi e modifiche a partire però da un comune circuito elettrico che, per i più esperti, è visibile sotto il prossimo approfondimento.

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Il nome prende ovviamente spunto dal suo creatore, il matematico e ingegnere Claude Elwood Shannon (di cui non starò a copia-incollarvi le informazioni da wikipedia ma vi rimando a questa pagina per chi volesse approfondire oppure alla stessa wikipedia).
La genialità della sua idea portò alla luce per la prima volta il concetto di “bit”: il contenuto di una informazione non ha nulla a che vedere con il contenuto del messaggio stesso ma si tratta solo di una informazione 1 o 0. Tutto il resto non contava nulla, che fossero state immagini, musica, dati o statistiche: tutto si riduceva ad una informazione 1 o 0, di acceso o spento, di on o off.

Per chi volesse approfondire su Youtube si possono trovare numerose versioni (alcune chiamate in modo splendido “Leave Me Alone”) ed esperimenti di vario genere che hanno come filo comune il concetto che c’è alla base del dispositivo, mentre andando sul sito lcamtuf.coredump.cx si possono trovare tutti dettagli tecnici del caso per costruirsi una piccola Macchina di Shannon fai-da-te. (In questo caso raccomando all’utente nerd che si cimenterà con questa costruzione di farci avere una bella e dettagliata recensione del making of!)

Inutile dirvi che esiste anche la versione Lego (Inutilità+Lego= Phigata assicurata!) che trovate qui sotto:

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Via :bazinga: di iCapron

Fonti lcamtuf.coredump.cx | www.istitutocalvino.it | www.windoweb.it

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