Lena Söderberg: come diventare uno standard di riferimento.

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Alexander Sawchuk estimates that it was in June or July of 1973 when he, then an assistant professor of electrical engineering at the University of Southern California Signal and Image Processing Institute (SIPI), along with a graduate student and the SIPI lab manager, was hurriedly searching the lab for a good image to scan for a colleague’s conference paper. They got tired of their stock of usual test images, dull stuff dating back to television standards work in the early 1960s. They wanted something glossy to ensure good output dynamic range, and they wanted a human face. Just then, somebody happened to walk in with a recent issue of Playboy….

Chiunque abbia seguito un corso di image processing ha sicuramente già incontrato la fanciulla sopracitata, visto la che la sua storia è simpatica volevo riportarla qui su :ln:
Io sono venuto a conoscenza della sua storia durante un corso di image processing quando il prof illustrando i risultati di alcuni algoritmi di compressione ci dice:

“Ragazzi la ragazza dietro di me non ve la presento tanto la storia di Lena la conoscono tutti!”

Noi però non ne sapevamo nulla allora il prof scioccato dalla nostra ignoranza ha aggiunto:

“Questa è Lena, l’iimagine presa di riferimento per i test… bla bla bla… Se cercate in rete trovate che è una coniglietta di playboy e questo ve la dice lunga su il tipo di gente che lavorava nel campo dell’elaborazione delle immagini!”

Ed ecco la storia completa:

Nei primi anni settanta, alcuni ingegneri della University of Southern California (USC) del dipartimento di Signal and Image Processing Institute (SIPI), svilupparono uno scanner per le loro ricerche nel campo del processamento di immagini, quello che avrebbe gettato le basi per gli standard JPEG and MPEG. Tali ricerche erano finanziate dal Pentagono per il progetto ARPANET, uno dei progenitori dell’attuale World Wide Web.

Per “sfida” interna tra le varie immagini campione, accadde che fosse usata l’immagine di una Playmate della pagina centrale della rivista Playboy. Avendo bisogno di un’immagine che presentasse un buon range di frequenze spaziali diverse, presero la parte superiore della immagine della pagina e iniziarono a sperimentarla sullo scanner. L’immagine doveva essere di 512×512 pixel, ed avendo lo scanner una precisione di 100 dpi effettuarono la scansione su un quadrato di 5.12 pollici. I visitatori del centro alla fine delle dimostrazioni, chiedevano copia dell’immagine originale e quella ottenuta dallo scanner, così da poterla paragonare con le copie da loro ottenute con i loro algoritmi usando la medesima immagine.

La modella ritratta era Lena Söderberg, una modella svedese che lavorava a Chicago nel 1972 e che era diventata la coniglietta del mese di novembre 1972.
Solo diversi anni dopo scoprì che la sua immagine della pagina centrale era diventata una sorta di “cavia da laboratorio” per gli ingegneri di mezzo mondo.

Fino al 1991 il SIPI distribuì l’immagine di Lena facendosi corrispondere una commissione di utilizzo, in tutto il mondo. La modella fu estremamente colpita e felice di vedere la propria immagine su giornali e libri.

Playboy era all’oscuro della trasgressione fino a quando la rivista Optical Engineering mise la foto di Lena sulla copertina dell’edizione di giugno 1991. A seguito di tale pubblicazione Playboy, che deteneva i diritti dell’immagine, scrisse all’editore chiedendo chiarimenti.
Fu raggiunto un accordo, che permise all’immagine, ormai divenuta standard di fatto, di entrare nella leggenda, facendo comparire la nota rivista tra i reference di numerosi articoli scientifici di image processing.

Nella GALLERY :nsfw: trovate l’immagine completa tratta dal paginone centrale.

Fonte: Wikipedia, Lenna website.