Droni-colibrì spia

Il drone, realizzato da AeroVironment con i fondi DARPA, è in grado di volare avanti, indietro e di lato, e ruotare in senso orario e antiorario. Pesa appena 19 grammi ed è poco più grande di un vero colibrì.

Questo velivolo non convenzionale – scrive il produttore – potrebbe un giorno fornire nuove capacità di ricognizione e sorveglianza negli ambienti urbani”.

Poiché è impensabile che possa servire per riprendere le auto in sosta vietata, è più facile supporre che l’uccello spione venga utilizzato in futuro per sorvolare a bassa quota le manifestazioni degli oppositori di questo o quel governo, di questo o quel regime.

Droni colibrì spia: ora siamo veramente fottuti! (cit.)

La cosa curiosa, come si insinua anche nell’articolo da cui ho riportato il testo, è che effettivamente il colibrì con le zone attualmente caratterizzate da scontri o conflitti non centra un’emerita fava.

I trochillidi (comunemente conosciuti come colibrì) sono infatti soliti bazzicare da tutt’altra parte: “La maggior parte delle specie è concentrata nelle foreste tropicali dell’America centrale e meridionale” (citando wikipedia).

Che le grandi potenze del mondo stiano pensando di andare a fare un po’ di macello anche laggiù?

Ai poser l’ardua sentenza…

Via www.pinobruno.it
Fonte www.avinc.com

Usare i droni per monitorare i vulcani
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