RIP LeRoy Grannis, leggenda della fotografia di surf


LeRoy “Granny” Grannis se n’è andato il 3 febbraio scorso.

Californiano DOC era nato nel 1917 ad Hermosa Beach e lì iniziò a surfare con suo padre quando il surf praticamente non esisteva ancora e si faceva bodysurf.

Dopo il primo boogie di legno, finalmente, nel 1931, suo padre gli regalò un’asse di legno dalla quale ricavò una kneeboard.

Ma al molo di Hermosa iniziava ad andare di moda surfare in piedi e LeRoy divenne membro del Palos Verdes Surf Club (il secondo negli USA dopo il Corona Del Mar Surf Board Club, fondato alle fine degli anni ’20).

Inizia così la carriera di surfista di LeRoy, ma quello per cui è divenuto immortale sono le sue foto: ha iniziato a fotografare tardi, a 42 anni, nel ’59, quando a causa di un’ulcera il medico gli consigliò di trovarsi un hobby.

LeRoy si dedicò amina e corpo a fotografare il surf proprio mentre questo diventava uno stile di vita, un movimento che dalla California, attraverso le Hawaii si andava diffondendo in tutti gli USA.

Si rivelò presto un talento, diventato poi leggenda e immortalato grazie a svariati premi, l’epico Riding Giants di Stacy Peralta e la mostra della M+B di Los Angeles, da cui le foto che vedete sotto (ma meritano anche quelle a colori degli anni ’70).

Se volete tenere in casa le sue foto vi consiglio l’imperdibile LeRoy Grannis : Surf Photography of the 1960s and 1970s.

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