Il distributore di bombe di semi

Le nostre città hanno bisogno di un assalto di Guerriglia Verde!
Arriva in Italia il distributore di bombe di semi! Palline di terra argillosa e semi per far rifiorire gli spazi abbandonati della tua città.

Le Bombe di Semi sono fatte dello stesso impasto del làdiri, il mattone tradizionale sardo in terra cruda, fatto con terra argillosa e paglia ed essiccato al sole.

Nell’impasto sono stati inseriri dei semi di calendula, nasturzium, astro, fiori di roccia ed altri semi ad alta germinabilità. Basta lanciare le Bombe di Semi in un campo incolto. La Natura farà il resto, e vedrai esplodere dei fiori!

Chiamatele come volete: polpette di terra, granate di argilla, palle di làdiri. Solo una cosa è importante: lanciarle e farle fiorire!

Le Bombe di Semi sono contenute in un vecchio distributore automatico da bar, che è stato recuperato e modificato per erogare – al prezzo simbolico di 1 euro – le nostre Bombe di Semi. In un’ottica di riuso le bustine per contenere le piccole bombe di semi sono state realizzate con carta di recupero delle vecchie stampanti a rullo (quei vecchi fogli coi buchetti laterali).

Il progetto è stato ideato e realizzato da Marrai a Fura, un’associazione che si occupa di comunicazione per la partecipazione attiva e la sostenibilità, oltre ad essere un portale web con le news dal mondo dello sviluppo sostenibile e della progettazione partecipata.

Questo progetto delle Bombe di Semi vuol essere un esempio di pratica semplice, efficace e di forte impatto, a basso costo e facilmente riproducibile. Una azione dal basso, come è nella filosofia di Marrai a Fura.

Per tutti gli attivisti di oggi e “grattatori de panza” di domani.

marraiafura.com
www.eticando.com

:baz: Bazinga privato della verde Alice “Midori”

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A quanto pare l’idea non è proprio originale seedbomb-macchina-distribuisci-palline-di-semi ma rimane comunque un’interessante inziativa.
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Aggiornamento:
Mi ha scritto la Redazione di Marrai a Fura per correttezza riporto quanto dettomi:
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Ciao,
sono Marco della redazione di Marrai a Fura.
Ti scrivo per ringraziarti innanzitutto della visibilità data alla nostra iniziativa!

Ho letto l’approfondimento “a quanto pare l’idea non è proprio originale”.
Mi piacerebbe chiarire che non l’abbiamo copiata e spacciata per originale! :-)

Il distributore americano è bellissimo e nel nostro sito ne abbiamo parlato ampiamente (se cerchi la news in cui parliamo del nostro distributore, noterai che il primo articolo correlato è quello del distributore americano, in cui abbiamo scritto “L’idea geniale delle macchinette distributrici è venuta a Daniel Phillips e Kim Karlsrud, due giovani a capo della COMMONStudio, studio emergente di design con un particolare interesse per l’ecologia urbana”).

Noi non vogliamo prenderci la paternità dell’idea!

Quando in merito alla nostra iniziativa parliamo di “progetto ideato e realizzato da Marrai a Fura” ci riferiamo ovviamente al progetto nella sua globalità – ovvero il fatto di creare delle palline con lo stesso impasto usato nei mattoni tradizionali sardi, riadattare una vecchia macchinetta per palline, fare le bustine con carta di recupero, etc etc.

Ciò che vogliamo dimostrare è che chiunque può replicare ciò che abbiamo fatto, con pochi euro e un po’ di buona volontà!

Nessun intento polemico in questo mio messaggio! :-)
Buona giornata!
Marco


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