150 anni d’Italia
Ok, molti di voi storceranno il naso e romperanno gli occhiali nerdici che avevano poggiato sopra, ma io sono una persona patriottica… mi piace l’Italia e sono contento che il nostro paese abbia raggiunto la veneranda età di 150 anni. Capisco che le cose non vanno come devono andare al momento, ma il mio paese mi manca, con la sua cultura, le sue feste, il suo mare, la sua cucina, la sua gente…
Storia (con l’help obbligato di mamma Wiki)
Ecco come si presentava l’italia nel 1800.
Agli inizi del 19º secolo l’italia era parzialmente controllata dai francesi. In giro per la penisola cominciarono a farsi sentire i primi risentimenti nazionalisti, perché era figo essere divisi in piccoli staterelli, ma essere dominati dai quei puzzoni dei cugini transalpini era un oltraggio (senza parlare dei wurstelloni austriaci).
Cominciano così i primi moti rivoluzionari:
– 1820-21, la società segreta della Carboneria da luogo ad alcuni atti
– 1844, i fratelli Bandiera, disertori della marina austriaca, cercarono, molto invano, di creare scompiglio nell’impero Borbonico
– 1848, la prima guerra di indipendenza contro gli austriaci vede i cittadini di svariate città del nord, impegnati in prima persona contro i governanti: Cinque Giornate di Milano, Dieci Giornate di Brescia, l’invasione della Toscana da parte degli austriaci e alcune spedizioni contro il Regno delle Due Sicilie furono alcune delle vicende del periodo ’48-’57.
– 1859, la seconda guerra d’indipendenza vede finalmente la sconfitta austriaca a nord. Il Regno di Sardegna (Savoia, Sabaudo, Piemonte, chiamatelo come
– 1866, terza guerra di indipendenza, il Veneto viene annesso al Regno d’Italia
– 1870, vi è la famosa Breccia di Porta Pia e l’annessione di Roma al regno.
– La capitale viene spostata da Torino a Firenze e poi a Roma.
La Bandiera
La Bandiera Italiana risale al lontano 1794, quando due studenti bolognesi unirono il bianco di Bologna e il rosso di Asti con il verde speranza a formare il tricolore. La sua valenza non era nazionalistica e nel corso degli anni fu usato più volte l’accostamento Rosso/Bianco/Verde come emblama di movimenti o stati, anche se il tricolore a bande verticale è dovuto alla Repubblica Cisalpina.
Approfondimenti qui, quo e qua.
L’inno nazionale
Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Fratelli d’Italia, o Inno di Mameli, è l’inno nazionale della Repubblica Italiana, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.
Che ci abbiamo messo 59 anni per deciderci, fa riflettere e non poco.
L’Inno degli Italiani fu composto da Goffredo Mameli nel 1847 e musicato da Michele Novaro. Si diffuse immediatamente grazie al periodo in cui era stato redatto (vedi i moti rivoluzionari del ’48) e nel corso della seconda metà dell’800 divenne tanto famoso che fu spesso e volentieri cantato agli inizi del ‘900 come opera lirica. Dopo la Guerra si dovette scegliere un Inno per la nuova nazione e tra i candidati (La Canzone del Piave, Va’ pensiero e l'Inno degli Italiani) fu scelta la canzone di Mameli
Approfondimenti radiomarconi.com e quirinale.it
Eventi
Su questo sito Italia Unita 150 (per il piemonte c’è quest’altro sito), potrete scoprire tutto quello che avverrà nel 2011 per la celebrazione dell’unificazione nazionale. Le manifestazioni si terranno lungo tutta la penisola partendo da Reggio Emilia, da dove oggi, il presidente dello Stato Giorgio Napolitano ha tenuto il discorso di apertura con relativa parata. La data del 7 Gennaio è simbolica perché 213 anni fa, proprio a Reggio Emilia veniva scelto il Tricolore come stemma universale.
P.S.
Una chicca per gli Appleomani: qui
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AGGIORNAMENTO
Opinione di Stefano Folli (il Sole 24 Ore) a riguardo il 150enario.
Da Perymgael è tutto, a voi la linea